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Letteratura artistica castiglione, Durer, Albrecht Durer albercht durer,…

- - - - “Grazioso signore e amico, finora nei nostri paesi tedeschi molti giovani abili sono stati indirizzati a praticare la pittura istruendoli solamente con la pratica quotidiana, ma senza inculcare loro i fondamentali della loro arte. Sono cresciuti così nell’ignoranza come un albero selvatico che non fosse mai stato potato”
    - - “Mi ricordo le tante volte in cui avete criticato con particolare intelligenza le opere dei nostri pittori e scultori tedeschi, prive delle giuste proporzioni perché eseguite nell’ignoranza, e nel dispiacere che vi hanno provocato. Ma vostra signoria non deve meravigliarsi comportandosi come fosse cieco perché è impossibile a chi ignori ciò chi sono le misure e l’arte di misurare produrre un’opera secondo una giusta misura”
      - Traduzione riassuntiva: come se nelle proporzioni ci fosse la ragione di esistenza della pratica verso la naturalezza.
  - - - Si era familiarizzato con gli scritti d’arte, passando dal suo “Fitrufium”, cioè Vitruvio, che legge nella volgarizzazione italiana e aveva capito le tavole, dunque aveva costruito una chiara struttura del trattato, con l’idea che alla base dell’opera d’arte doveva esserci la misurazione, quindi l'obiettivo di rendere la pratica trasferibile su carta e quindi comprensibile agli altri. Vediamo l’uso di questa ricerca delle misurazioni, nella “Dea nemesi”.
    - - E’ illustrato, dunque idea di Alberti di pittura come finestra nel mondo, lo si vede nell’illustrazione: un liuto poggiato su un piano, da cui vengono presi tutti i punti di costruzione dal punto di vista che apre questa finestra, una sorta di filo teso con una cosa pesante che lo tiene.
  - - - Viso: dall’attaccatura dei capelli al mento, è 1/10 della lunghezza totale del corpo.
      - il capo: dalla sommità al mento, è ⅛
      - Mano: dal polso all’estremità del dito medio, è 1/10
      - Dalla attaccatura del collo alla sommità del capo, è ⅙
      - Lunghezza dell’arto superiore del braccio, è ⅙
      - Torace: l’ampiezza, è 1/4
- - - - “Lettera a Leone X” di Teodoro: il quale studiò questa lettera scrivendo un libro nel 2003 e fu lui a trovare la lettera nell’archivio del Castiglione, egli promosse gli studi e si convinse che la produzione fosse una collaborazione intellettuale tra Raffaello e Castiglione.
      - “Il letterato e il pittore” di Amedeo Quondam: uscì durante la mostra di Raffaello alle scuderie, contemporaneamente uscì un altro libro “La modernità di raffaello dalla lettera a Leone X alla Costituzione italiana” di Salvatore Settis, che difende l’importanza di Raffaello nella lettera, perché insiste che i princìpi inseriti nella lettera sono l’attività la poetica di Raffaello.
      - Quondam reagisce in polemica al libro di Settis, dal quale inizia l’attacco tra i due, proprio da questo che Quondam dopo aver scritto questa polemichetta, pubblica “il Pittore e il Letterato”; storia dell’amicizia tra Raffaello e Castiglione, riprendendo i vari rapporti.