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Letteratura artistica Da Vinci, Leonardo Da Vinci download - Coggle Diagram

- - - - Leonardo è un uomo che non finisce niente, moltissimi progetti che ha iniziato pochi sono conclusi, anche riguardo alla scrittura.
      - Alla fine della sua vita detterà all'allievo e amico Francesco Melzi; un modo per sistemare la sua eredità a Melzi, che sono quintali di carta.
    - - Il problema dell’eredità di Leonardo, che non è un trattato, ma una raccolta di aforismi.
      - Il manoscritto della pittura, Melzi lo redasse nel 1530 e va a finire nella corte di Urbino, dove rimase lì in incognito fino al settecento, quando i della Rovere sono costretti a vendere la propria biblioteca alla Biblioteca Apostolica Vaticana.
      - Nel frattempo girava una versione del manoscritto più ridotta, pubblicata nel 1630 a stampa, da quell’anno fino al 1805, noi conosciamo l’eredità di Leonardo tramite questo manoscritto riduttivo rispetto a quello di Melzi.
- - - - 1651: dall editio princeps a Parigi da Raffaele du Fresne e illustrata da i disegni di Nicolas Poussin
      - 1817: viene ripubblicato l’editio princeps da Manzi
      - 1882: viene poi ripubblicato da Ludwing
      - 1914: viene ripubblicato dal Borzelli
      - Tutti lo riproducono parzialmente il testo, così come lo conosciamo nel codice vaticano
  - - - Sempre nel capitolo XXXIII di Lomazzo del suo “Trattato dell'arte della pittura”, dedicata alla composizione delle allegrezze e i risi, come Leonardo: “molto si dilettò di disegnare vecchi e villani e villane diformi che ridessero, i quali si veggono ancora in diversi luoghi…”
  - - - Libro di pittura: manoscritto vaticano urbinate 1270, completo
      - Trattato di pittura: versione principes del 1651, ridotta
      - Pubblicato in forma estesa il Codice vaticano urbinate per la prima volta nel 1817, chiamato “Trattato della pittura”.
- - - - L’idea di farne un trattato che aiuti i pittori; le parti come la rifrazione della luce nell’acqua vengono tolte in quanto ritenute difficili per i pittori. Per la Farago, invece, vengono fatti dei tagli verso la metà del XVI con la controriforma; spariscono riferimenti anticlericali, sul nudo e sugli animali.