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DIRITTO COMMERCIALE, SPA, SAPA SOCIETÀ IN ACCOMANDITA PER AZIONI, SAS…

- - - - A quali condizioni un’attività agricola per connessione, per esempio di commercializzazione, è considerata anch’essa un’attività agricola, pur essendo per sua natura considerabile come un’attività commerciale?
        ci dev’essere una connessione oggettiva e una connessione soggettiva.
        
        connessione soggettiva: chi svolge un’attività agricola per connessione, che sarebbe di per sé commerciale, deve poter essere identificato come imprenditore agricolo, in quanto svolge un’attività agricola principale.
        In altri termini, può essere identificato imprenditore agricolo per connessione chi vende vino, ma solo a condizione che quel vino, almeno in parte sostanziale, sia da lui prodotto.
        
        connessione oggettiva: prevede che lo svolgimento dell’attività agricola per connessione, non dev’essere prevalente rispetto allo svolgimento dell’attività agricola principale. Ovvero, non solo chi svolge un’attività agricola per connessione dev’essere anche un imprenditore agricolo a titolo principale, ma inoltre lo svolgimento dell’attività agricola per connessione non dev’essere prevalente rispetto all’attività agricola principale. Per semplificare, il fatturato di un imprenditore agricolo che produce e vende vino (coltiva la vigna e vende le bottiglie che derivano dall’uva coltivata nella sua vigna), la gran parte di questo fatturato non deve derivare dalla vendita del vino, ma deve derivare dalla coltivazione della vigna e, quindi, principalmente dal valore di questa attività economica.
- - - - Il numero delle azioni della società A, da attribuire ai soci della società B, viene determinato in base al rapporto di cambio. Il rapporto di cambio di stabilisce comparando il valore della società A con il valore della società B. non è detto che questo valore determini un rapporto di cambio lineare: ad es., 1,3 azioni della società A devono essere attribuite ai socci della società B, a fronte di 1,1 azioni della società B.
        
        Può anche accadere che, in seguito ad un’operazione soprattutto di frazionamento, un socio non si veda attribuire il medesimo valore nominale delle azioni che precedentemente aveva. Si possono formare dei resti.
  - - - Se lo svolgimento di questa attività determina un utile, quest’utile è distribuito solo ai titolari di azioni correlate MA se non c’è un utile generale della società, allora non ci sarà neppure un utile distribuibile per i titolari di azioni correlate.
  - - - Le azioni con prestazioni accessorie non possono essere trasferite, se non c’è il consenso degli amministratori.
      - Non sono trasferibili le azioni liberate con un conferimento in natura, se il conferimento in natura è ancora soggetto a quella revisione da parte degli amministratori.
    - - possibilità che per un certo periodo di tempo, al massimo 5 anni, possa essere vietato in toto il trasferimento delle azioni
      - CLAUSOLA DI PRELAZIONE: quando c’è un socio che intende cedere le proprie azioni oppure che ha ricevuto un’offerta da un terzo per l’acquisto di quelle azioni, il socio deve prima informare la società (normalmente il presidente del consiglio di amministrazione). In tal modo, il presidente del consiglio di amministrazione offrirà queste azioni ai soci esistenti. I soci esistenti potranno decidere se comprare queste azioni oppure no. Nel caso in cui decidano di non comprarle, il socio, che intende cederle, potrà cederle liberamente al terzo. in proporzione al conferimento es se ha partecipazione per 33% avrà prelazione su 33% di quelle azioni
        
        È un diritto proporzionale, che spetta a tutti i soci. Pertanto, può essere che alcuni soci non intendano esercitare la prelazione, mentre altri soci intendano esercitarla. i soci hanno un diritto di opzione, quindi di acquistare con preferenza, sulle azioni che non hanno formato oggetto di prelazione da parte degli altri soci.(clausola di diritto di prelazione solitamente lunga perché facile eludere)
        
        PROPRIA: I soci possono esercitare la prelazione alle medesime condizioni offerte dal terzo.
        
        IMPROPRIA: la prelazione può essere esercitata non alle medesime condizione, ma alle condizioni determinate da un terzo arbitratore (esperto). determinato ex post
      - CLAUSOLA DI GRADIMENTO: I soci Sottopongono il trasferimento delle azioni a terzi al gradimento da parte di un determinato organo della società, che spesso è il consiglio di amministrazione oppure l’assemblea.MA se il soggetto, a cui le azioni possono essere potenzialmente trasferite, soddisfa i requisiti è ok. per un certo periodo di tempo si riteneva che queste clausole fossero invalide perché in contrasto con questo principio di libera trasferibilità delle azioni e di trasferibilità che non può essere esclusa in senso assoluto. Con la riforma del diritto societario del 2003-2004 ok. L'unica condizione è che il socio, che si vede rifiutare il gradimento al trasferimento delle sue azioni, possa recedere dalla società. quel socio potrà comunque uscire dalla società, esercitando diritto di recesso
      - CLAUSOLE DI MERO GRADIMENTO: Sono quelle clausole che non ancorano al gradimento particolari e specifici requisiti, che devono essere posseduti dal soggetto che vuole acquistare le azioni. E’ un gradimento espresso liberamente e discrezionalmente dall’assemblea o dal consiglio di amministrazione.
    - - sono frutto di accordo tra i soci. Gli accordi sono i patti parasociali. es: il sindacato di blocco: è un patto parasociale, con cui un certo numero di soci si impegnano a non trasferire le azioni
        
        In molti casi, di società chiuse, nello statuto di queste società, compaiono le limitazioni statutarie e, in particolare, le clausole di prelazione e gradimento (hanno lo scopo di limitare, sia pure non in modo assoluto, la circolazione delle azioni, in modo da mantenere chiusa la compagine sociale e per evitare che soggetti sgraditi facciano l’ingresso nella società, quantomeno senza il consenso dei soci esistenti della società). Un limite convenzionale alla circolazione delle azioni ha effetti meramente obbligatori, cioè soltanto tra le parti di quel contratto che prevede questo limite (es. un sindacato di blocco o un altro patto parasociale). Al contrario, i limiti statutari alla circolazione delle azioni (le clausole di prelazione e di gradimento) hanno un’efficacia reale. Cosa significa reale? Lo statuto è iscritto a registro delle imprese e quindi quel terzo, che vuole comprare le azioni della società da un socio, sa che la trasferibilità delle azioni è limitata. Questa limitazione è a lui opponibile, quindi è un’opponibilità erga omnes (nei confronti di tutti i terzi).
- - - - Il collegio sindacale focalizzerà i suoi controlli non più sugli amministratori, ma sui liquidatori.
      - COMPITI LIQUIDATORI: realizzazione dell’attivo; pagamento del passivo; distribuzione dell’eventuale residuo attivo per il rimborso delle partecipazioni dei soci. OBIETTIVO: pagare creditori sociali massimizzando attivo
        
        NB non siamo nel caso del fallimento, in cui vale il principio rigido di parcondicio creditorum: prima i creditori prededucibili, poi quelli privilegiati secondo vari gradi di privilegio, poi quei chirografi e ultimi quelli subordinati. MA conviene seguirlo, no pagamento preferenziale
        
        spesso la società in liquidazione si trova in una situazione di difficoltà finanziaria e quindi è vicina ad una situazione di insolvenza e di crisi. conviene seguire parcondicio creditorum perché quel pagamento preferenziale, se la società fallisce, è potenzialmente revocabile.
      - Occorre che venga redatto un bilancio iniziale di liquidazione dall’amministratore. Anche perché se il bilancio fosse redatto e firmato dal liquidatore, il liquidatore assumerebbe anche la responsabilità di ciò che risulta da quel bilancio e, naturalmente, il liquidatore non lo vuole né lo può fare.
        si dismette dal suo incarico quando redige un bilancio finale di liquidazione, che naturalmente deve essere accompagnato da una relazione puntuale e numerica su ciò che ha fatto il liquidatore. se c'è residuo attivo deve allegare anche piano di riparto. i creditori più postergati sono i soci. L’approvazione del bilancio finale e del piano di riparto deve essere fatta da tutti i soci entro 3 mesi. FINE LIQUIDAZIONE
        
        FINE DELLA SOCIETÀ = CANCELLAZIONE DELLA SOCIETA’ DA REGISTRO IMPRESE.
- - - - convertibili = il diritto di conversione è una facoltà che spetta all’obbligazionista.
      - convertende=si convertono in automatico, c’è un obbligo di conversione qualora si verifichino determinate situazioni oppure passi un certo periodo di tempo
- - - - messi nella condizione di conoscere gli strumenti finanziari: azioni o obbligazioni. Se si tratta di obbligazioni, sarà importante conoscere i tassi d’interesse, i termini del rimborso, se si tratta di obbligazioni subordinate, etc.
      - può anche essere delegata al CDA ma solo qualora questo aumento sia con diritto di opzione. Se anche soltanto alcuni soci non sottoscrivono, le azioni si chiamano INOPTATE. Può esistere una certa quantità di azioni inoptate, rispetto alle quali i soci non hanno esercitato il diritto di opzione.
      - se le azioni vengono offerte ai terzi, si diluisce. “Si diluisce” significa: siccome entrano in società dei terzi
      - la delibera può prevedere che il capitale debba essere interamente sottoscritto e liberato (inscindibile). L’aumento di capitale può anche essere scindibile, nel caso in cui la società accetti anche una sottoscrizione parziale delle azioni di nuova emissione.
  - - - operazione è delicata soprattutto per i creditori sociali. I creditori sociali vedono diminuita quella garanzia. i creditori hanno un termine di 90 giorni per presentare opposizione al tribunale (perché riduzione non è giustificata ed è fatta semplicemente per liberare risorse disponibili che i soci si possono distribuire sottoforma di dividendi).
      - Può essere attuata in molti modi diversi.
        
        rimborso e annullamento azioni. teoricamente dovrebbe avvenire secondo un principio di parità di trattamento dei soci, rimborso offerto proporzionalmente a tutti i soci. se non è possibile, allora si può procedere ad un sorteggio delle azioni da rimborsare: e al socio, le cui azioni vengono annullate, vengono assegnate azioni di categoria speciale, cioè quelle famose azioni di godimento.
        
        Si può semplicemente diminuire il valore nominale delle azioni già in circolazione.
        
        annullare azioni proprie che la società ha a patrimonio.
        
        liberare i soci dai versamenti non ancora effettuati per liberare le azioni già in circolazione.
  - - - il capitale sociale è stato ridotto, ma in misura inferiore a un terzo del valore del capitale sociale esistente in quel momento.
        
        riduzione del capitale sociale è meramente facoltativa
      - Se la riduzione del capitale sociale è superiore a un terzo del suo valore in quel momento, allora i soci devono fare qualcosa:
        
        devono convocare l’assemblea straordinaria della società
        
        I soci della società possono decidere anche di ridurre il capitale sociale per riportarlo al suo valore reale (perdite)
        
        Questa riduzione incide proporzionalmente su tutti i soci: comporta una riduzione del valore nominale
        dell’ammontare delle azioni che sono in loro possesso, le quali dovranno essere annullate.
        
        possono anche decidere di non fare nulla e di “rinviare a nuovo” le perdite
      - non solo le perdite hanno inciso per un valore almeno pari ad un terzo del capitale sociale, ma hanno anche comportato una riduzione del capitale sociale al di sotto del suo minimo legale, cioè del suo valore minimo previsto per legge (50.000 euro).
        
        Nel caso in cui c’è ancora un po’ di capitale sociale a disposizione i soci possono decidere di ridurre il capitale sociale fino al suo ammontare effettivo e poi devono ricostituire il capitale sociale in misura almeno superiore al minimo legale: ricapitalizzano,
        
        non vogliono investire nuove risorse decidono di sciogliere la società e di aprire la fase di liquidazione.
        
        i soci, anziché ricapitalizzare la società, decidono di trasformare la società in un tipo sociale diverso (ad es. una S.r.l.), che prevede un capitale minimo obbligatorio più basso.
        
        Se la società dovesse fallire, una delle prime cose che il curatore fallimentare fa è andare a vedere quando si è determinata l’erosione del patrimonio netto e se gli amministratori hanno fatto qualcosa (responsabilità), soci responsabilità limitata a capitale di rischio azione/obbligazione. verifica poi curatore fallimentare
        
        Ad esempio, c’è un patrimonio netto negativo e i soci devono innanzitutto coprire le perdite, apportando nuove risorse.
        In questa situazione può anche capitare che i soci non vogliano né coprire le perdite né aumentare il capitale sociale fino ad un valore almeno pari al minimo del capitale sociale. Pertanto, può capitare che relativamente all’operazione di aumento e di copertura delle perdite venga chiamato un terzo: il cosiddetto “cavaliere bianco”. nuovo soggetto che ha voglia di reinvestire: coprire le perdite e sottoscrivere l’aumento del capitale sociale.
        
        Almeno per quanto riguarda l’aumento del capitale sociale, che serve per ricostituire il capitale sociale almeno in misura pari al minimo legale, c’è un’esclusione del diritto di opzione. In questo caso, l’interesse della società lo esige
- - - - approvazione del bilancio
      - nomina e la revoca degli amministratori
      - nomina e la revoca dei sindaci e del presidente del collegio sindacale
      - nomina del revisore legale dei conti (se previsto per legge, controlla bilancio + esprimere giudizio e consulenza in alcuni casi. per piccole società può esserci collegio sindacale composto da tutti revisori che effettua revisione)
      - determinazione del compenso di amministratori e sindaci, quelli con cariche particolari (esecutivi) es amministratore delegato della società e il presidente della società decisi da consiglio escluse le persone in causa. È possibile anche che lo statuto e l’assemblea possano determinare il compenso globale, che dev’essere attribuito al consiglio di amministrazione della sua generalità e anche agli amministratori esecutivi. (non avviene mai)
        
        all’interno del consiglio di amministrazione delle società quotate, molto spesso, viene istituito un comitato compensi (decide sulla politica di remunerazione degli amministratori esecutivi, ma anche dei dirigenti, i quali svolgono funzioni manageriali all’interno della società)
      - delibera sulla responsabilità degli amministratori e dei sindaci per promuovere un’azione sociale di responsabilità
      - società chiuse:
        prima convocazione: QUORUM COSTITUTIVO: metà del capitale sociale con diritto di voto, QUORUM DELIBERATIVO: voto favorevole della maggioranza assoluta (metà più una azione) delle azioni che hanno preso parte all’assemblea.
        seconda convocazione: no quorum costituivo , maggioranza assoluta del capitale presente quorum deliberativo
        normalmente l’assemblea in prima convocazione “va deserta” e quindi si passa alla seconda convocazione.
        società aperte: metà + metà, 1/3 e 2/3
    - - ASSEMBLEA STRAORDINARIA
        
        modificazioni dello statuto
        
        nomina e la sostituzione ai poteri dei liquidatori
        
        Ogni altra materia espressamente attribuita dalla legge alla sua competenza.
        
        QUORUM
        
        SOCIETÀ QUOTATA / aperta
        
        prima convocazione metà del capitale + 1 (più della metà del capitale)
        
        seconda convocazione costituitvo più di 1/3 e 2/3 deliberativo
        
        SOCIETÀ NON QUOTATA / chiusa
        
        prima convocazione metà del capitale + 1 e anche per deliberazione metà capitale presente + 1 (implicitamente c’è un quorum costitutivo)
        
        seconda convocazione: quorum costitutivo 1/3 capitale sociale, deliberativo 2/3 capitale presente
        
        MODIFICA ATTO COSTITUTIVO
        
        Modificazioni che riguardano determinate clausole dello statuto, ad es.: Le maggioranze assembleari, Le modalità di nomina del consiglio di amministrazioni e modificazioni del capitale sociale (aumento e diminuzione)
        
        Ci sono dei casi in cui non c’è competenza dell’assemblea straordinaria, ma queste modificazioni possono essere approvate semplicemente dal CDA. Si tratta di alcuni casi in cui la modificazione dell’atto costitutivo è meno rilevante:
        (il verbale assembleare dev’essere redatto da un notaio [=atto pubblico] e dev’essere anche obbligatoriamente iscritto a registro delle imprese. l’effettiva modifica dell’atto costitutivo si ha quando la delibera è iscritta a registro delle imprese, diventa efficace nei confronti dei terzi)
        
        Le deliberazioni riguardanti fusioni semplificate.
        
        L’istituzione o la soppressione di sedi secondarie.
        
        L’indicazione di quali amministratori hanno la rappresentanza della società.
        
        La riduzione del capitale in caso di recesso del socio
        
        L’adeguamento allo statuto a determinate, nuove disposizioni di legge, che quindi ne rendono necessaria la modificazione.
        
        L’aumento del capitale sociale a pagamento.
        
        Il trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale.
        
        la modifica del numero e della persona dei soci
        
        chi non sia d’accordo rispetto a questa modifica dell’atto costitutivo, soprattutto se questa modifica ha un impatto significativo sull’assetto contrattuale, e non vuole subire la decisione della maggioranza ha diritto al recesso e rimborso della partecipazione / azione. NB Il problema del socio di minoranza, che subisce una decisione assembleare del socio di maggioranza, si pone soltanto nel caso in cui questa decisione comporti una modifica significativa dell’assetto contrattuale della società. Qualsiasi altra deliberazione (es. approvazione del bilancio), ma anche queste deliberazioni assunte con il voto decisivo della maggioranza sono vincolanti per tutti i soci perché esprimono la volontà della società.
        
        pochi soci hanno la possibilità di uscire dalla società, senza essere costretti a vendere le proprie azioni.
        
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      - convocazione può anche mancare in caso di assemblea totalitaria, ES capita per società chiuse. si riunisce assemblea spontaneamente, senza convocazione, a condizione che sia presente tutto il capitale sociale e sono presenti almeno la maggioranza degli amministratori e sindaci. (Lo statuto può anche prevedere che debbano essere presenti tutti gli amministratori e tutti i sindaci)
    - - dopo richiesta da sindaci organo amministrativo può decidere di non convocare assemblea se ritengono che non vi siano gravi irregolarità.
        
        In questo caso, i sindaci possono rivolgersi al tribunale perché ordini la convocazione dell’assemblea
  - - - amministratori esecutivi
        
        1 o 2, amministratore delegato (formano un comitato esecutivo), hanno ricevuto delle deleghe di gestione
        
        Molto spesso, anche al PRESIDENTE del consiglio di amministrazione (= legale rappresentante della società) vengono attribuite alcune deleghe
        
        Che cos’è la delega= è una delibera del consiglio di amministrazione, che prevede l’attribuzione di determinate funzioni operative all’amministratore delegato.
        
        NON possono essere delegate funzioni del consiglio: facoltà di aumentare il capitale sociale, facoltà di emettere obbligazioni convertibili, decisioni in caso di riduzione obbligatoria del capitale sociale, redazione di un progetto di fusione o di scissione, operazioni particolarmente impattanti sulla situazione patrimoniale della società. Ad esempio, la vendita di un’azienda, l’affitto di un’operazione straordinaria, etc... Se la delega fosse molto ampia e fosse una delega generale, il consiglio di amministrazione si svuoterebbe delle proprie competenze NB È una delega che comporta l’attribuzione di poteri, ma rispetto ai quali comunque concorre il consiglio di amministrazione (non esclusiva) tutti i componenti del consiglio di amministrazione devono agire informati da CEO almeno ogni 3 mesi (se non lo fa, consiglio non può dire che non ne sapevano nulla proprio perché c’è questo obbligo, da parte di tutti i componenti del consiglio, di agire in modo informato)
      - amministratori NON esecutivi
        
        svolgono una funzione di controllo, si differenzia dalla funzione di controllo che svolge il consiglio sindacale perché devono valutare ciò che fanno gli amministratori delegati nel merito imprenditoriale ≠ collegio sindacale controllo di legittimità
      - FUNZIONI
        -hanno il potere di convocare l’assemblea dei soci
        -devono dare attuazione alle delibere dell’assemblea dei soci
        -Devono curare la tenuta della contabilità
        -predispongono il bilancio di esercizio (finché rimane nella sfera di competenza degli amministratori, prende il nome di progetto di bilancio o bozza di bilancio)
        -Devono adempiere agli obblighi pubblicitari previsti per legge (iscrizioni a registro imprese di una
        delibera di assemblea straordinaria, del bilancio, dello statuto, delle modificazioni dello statuto ecc)
        -responsabilità penale delle persone giuridiche è delle spa in questo caso legge n° 231 del 2001 (La responsabilità penale è sempre individuale e personale [no società] tuttavia, ci sono alcuni reati che, per quanto commessi da specifiche persone, se vengono commessi nell’ambito dell’organizzazione societaria, ne può rispondere anche patrimonialmente la società)
        -emissione obbligazioni (non convertibili)
      - gli amministratori hanno la competenza esclusiva per la gestione dell’impresa che svolge attività delimitata nell’oggetto sociale
        
        limite potere: amministratore intende vendere l’intera azienda di titolarità della società. Questo ha l’effetto di modificare l’oggetto sociale, sia pure senza che vi sia una delibera di assemblea straordinaria.
        Proprio perché questo atto di gestione è un atto che modifica sostanzialmente l’oggetto sociale non può essere posto in essere dall’amministratore (non possono modificare oggetto sociale in generale, i loro poteri circoscritti a quelle attività che sono previste nell’oggetto sociale)
      - NOMINA AMMINISTRATORI
        
        è di competenza dell’assemblea ordinaria, requisiti:
        
        possono essere soci o non soci
        
        Non possono essere persone giuridiche
        
        possono essere previsti requisiti nello statuto
        
        alcuni amministratori devono essere indipendenti (almeno 2 oltre al presidente. ma possono arrivare anche alla metà soprattutto nelle grandi società ad azionariato diffuso)
      - restano in carica 3 anni, poi si rinnovano i componenti (cessazione NATURALE) c'è però la prorogatio: anche se il suo incarico è scaduto prima, l’amministratore rimane in carica fino al momento dell’approvazione del bilancio
        
        CAUSE DI CESSAZIONE INNATURALI:
        
        revoca, ha effetto solo ex nunc, cioè dal momento in cui viene deliberata dall’assemblea
        
        per giusta causa.
        
        ha violato doveri
        
        senza giusta causa.
        
        Quando non sussiste una giusta causa, l’amministratore revocato ha diritto al risarcimento dei danni, che normalmente corrispondono a quei compensi che l’amministratore avrebbe ricevuto in pagamento, se fosse arrivato fino al termine naturale della scadenza del suo incarico.
        
        ALTRE CAUSE D CESSAZIONE:
        
        morte
        
        invalidità che impedisce svolgimento funzione
        
        quando l’amministratore presenta le proprie dimissioni irrevocabili, Questo può capitare per ragioni di opportunità es società sta per fallire, perché se la società fallisce, l’amministratore è esposto ad una serie di responsabilità, non solo patrimoniali, ma anche penali.
      - RESPONSABILITÀ amministratori
        
        responsabile personalmente se non agisce in modo corretto (azione deliberata dai soci); se l’amministratore, che ha deciso quell’operazione di acquisizione, avesse deciso di procedere senza aver ben valutato l’operazione. Ad esempio, senza essersi munito di un contratto tutelante
        
        DOVERI: svolgere il proprio incarico con diligenza QUALIFICATA = diligenza richiesta dalla natura dell’incarico e dalle loro specifiche competenze, Occorre stabilire e parametrare questo dovere di diligenza rispetto alle competenze specifiche di quell’amministratore. Questo dovere generale si specifica ulteriormente nel dovere di non agire in conflitto d’interessi con la società. Gli amministratori devono essere evidentemente diligenti, ma rimangono titolari del potere di decidere quali atti di gestione e quali iniziative imprenditoriali possano essere intraprese nel perseguimento dell’oggetto sociale.
        -predisporre il bilancio della società.
        -tenere la contabilità della società
        -iscrivere atti pertinenti a registro delle imprese
        -attuare le delibere dell’assemblea, che sono vincolanti per tutti i soci
        -Devono predisporre il progetto di fusione e di scissione. (nel caso avvenisse)
        -se società quotata dev’essere predisposta una relazione
        trimestrale/semestrale a cura degli amministratori, che contenga tutti i documenti di tipo contabile che sono previsti nell’ambito della disciplina delle società quotate
        
        azione deliberata dai creditori: può essere proposta dai creditori soltanto quando il patrimonio risulta insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti.
        
        i creditori devono dimostrare che esista un nesso di causalità tra danno e inosservanza dei doveri degli amministratori e possono far valere la responsabilità degli amministratori, soltanto quando il patrimonio sociale è insufficiente al soddisfacimento del pagamento dei loro crediti. può essere proposta anche da un singolo creditore.
        
        Nel caso in cui la società fallisca, i creditori non possono più proporre l’azione di responsabilità a loro spettante, ma ai creditori si sostituisce il curatore fallimentare. Infatti, il curatore fallimentare è un organo (un soggetto) preposto alla conservazione degli interessi dei creditori sociali nell’ambito del fallimento.
        
        dal momento in cui si è prodotto il danno la prescrizione e di 5 anni
  - - - organo collegiale, nel cui ambito le deliberazioni vengono assunte collegialmente (si riuniscono con ordine del giorno), normalmente le deliberazioni e le decisioni del collegio sindacale sono assunte all’unanimità.
    - - Responsabilità esclusiva dei sindaci: violazioni di doveri a loro specificatamente imputabili. esempio: i sindaci hanno scritto una relazione sul bilancio del tutto errata
      - Responsabilità solidale dei sindaci con amministratori: occorre effettivamente che vi sia una violazione di un dovere specificatamente imputabile al sindaco es di non avere vigilato. Mentre gli amministratori rispondono della responsabilità solidale per avere gestito non diligentemente, il sindaco risponde per colpa in vigilando. l sindaco è colpevole anche se, pur avendo vigilato, non ha fatto nulla per impedire la produzione del danno.
    - - più flessibile perché è soltanto previsto che il collegio sia composto al minimo 3 membri
      - per le società quotate nel Testo unico della finanza è concesso che lo statuto possa prevedere particolari sistemi di nomina dei sindaci. Perché nelle società quotate almeno un sindaco deve essere espressione dei soci di minoranza. La nomina deve essere riservata a soci che non hanno alcun rapporto con i soci di maggioranza e con gli amministratori della società. Questo sistema è il voto di lista.
      - i requisiti di professionalità sono stabiliti con un regolamento del Ministero della giustizia:
        -Il numero dei sindaci iscritti al registro dei revisori cambia a seconda della numerosità dei componenti del collegio
        -Sono previsti ulteriori specifici requisiti di onorabilità (assenza di sentenza penale definitiva o in corso)
        -vale la regola dell’equilibrio tra uomini e donne
    - - composto da 3 o 5 membri nominati dai soci (collegio sindacale). SE patrimonio netto o ricavi inferiori a 1 milione di euro 1 sindaco.
      - almeno un sindaco dev’essere iscritto nel registro dei revisori legali, persone fisiche ma anche società di persone (società di revisione), Gli altri sindaci devono essere scelti tra professori universitari di ruolo in materie economico-giuridiche o fra gli iscritti agli ordini professionali, quindi principalmente nell’albo dei dottori commercialisti.
    - - Revoca: È previsto che, in ogni caso, la revoca possa essere decisa dall’assemblea ordinaria soltanto se sussiste una giusta causa, la quale deve essere approvata dal tribunale.
      - sopravvengono dei motivi di ineleggibilità: es perda i requisiti di professionalità che possedeva e che erano richiesti per la nomina.
      - se, nel corso di un esercizio, saltano più di 2 riunioni del CDA
      - per cause di cessazione comuni a quelle degli amministratori. es dimissioni per malattia, morte ecc
        
        spesso i sindaci vengono coinvolti in azioni di responsabilità promosse dai curati fallimentari, con la conseguenza che, quando un sindaco si prefiguri una situazione di insolvenza futura, molto spesso dà le dimissioni. Si dimette per sfuggire alle proprie responsabilità o per limitarle
    - - -verificare che ci siano tutte quelle funzioni che servono per garantire che la società sia correttamente gestita
        -vigila sul funzionamento di queste funzioni organizzative.
        -Nel caso in cui ci sia un gruppo di società deve vigilare sull’adeguatezza delle disposizioni impartite dalla società controllante, affinché le controllate forniscano le informazioni necessarie nei confronti delle autorità pubbliche
        -deve vigilare sulle regole di governo societario
      - funzioni sostitutive:
        -qualora il CDA non convochi assemblea ma l’assemblea sia doverosa
        -provvedere all’iscrizione a registro imprese di determinati atti societari, qualora gli amministratori non provvedano
        -Nel caso in cui la società abbia perso il proprio capitale sociale o comunque si sia ridotto al di sotto di un certo livello e gli amministratori non provvedano ad una riduzione del capitale sociale o lo ricostituiscano
        compito di controllo riguarda la correttezza dell’attività degli amministratori. “Correttezza” non è banalmente “legalità”, violazione di legge (anche legge sulla diligenza 2392). controllo dei sindaci è un controllo di legittimità sostanziale.
        I sindaci partecipano obbligatoriamente alle riunioni del CDA, ma non esprimono un voto, se richieste, devono esprimere delle valutazioni e fare delle osservazioni.
- - - - significa che c’è un certo numero di soci fondatori, che si presentano da un notaio per stipulare l’atto costitutivo. atto costitutivo deve avere la forma dell’atto pubblico. redatto proprio dal notaio stesso (≠nella scrittura privata autenticata, il notaio assume una responsabilità diversa: semplicemente certifica la data in cui una scrittura privata)
        
        L’atto costitutivo (atto pubblico) deve contenere determinate disposizioni, che sono elencate contenuti obbligatori (a pena di invalidità)
        
        cognome e il nome o la denominazione/ragione sociale (quella che per imprenditore invidiare è la ditta), la data e il luogo di nascita o lo Stato di costituzione, l'oggetto sociale/scopo mezzo (è molto importante che abbia l’effetto di individuare il livello di rischio a cui si espone la società), il domicilio o la sede (primaria e secondarie), la cittadinanza dei soci e degli eventuali promotori, il numero di azioni di ciascun socio valore nominale delle azioni, le loro caratteristiche, le modalità di emissione e di circolazione, Occorre indicare l’ammontare del capitale sottoscritto e versato
        
        la sede può essere distinta rispetto al luogo dove la società svolge la propria attività ed è impo perché in base alla posizione farà poi riferimento ad una determinata camera di commercio che ha competenza provinciale
    - - poco comune. Consiste nel fatto che dei soci fondatori o promotori compilino un progetto di atto costitutivo, che non è ancora un vero e proprio atto costitutivo, e poi lo rendano disponibile ad una platea indifferenziata di soggetti oppure a un certo numero di soggetti a cui si vuole proporre questo progetto. si fa un aumento di capitale di una società già costituita. la modalità che si utilizza nei cosiddetti IPO (Initial pubblic offering). costituisce una vera o propria offerta al pubblico di strumenti finanziari.
        
        ci sono delle norme del testo unico della finanza, che devono essere rispettate per dare trasparenza a questa offerta:occorre che Consob approvi la pubblicazione di un prospetto informativo che siano esposte tutte le caratteristiche di questa futura spa, delle azioni che vengono offerte e dei fattori di rischio a cui gli investitori si espongono
    - - conseguenza al fatto che emerga un vizio rispetto a un contratto. opera retroattivamente.
      - cause di nullità: la contrarietà a norme imperative, la nullità dell’oggetto, la mancanza di causa (Ciò si verifica quando vi è una sproporzione tra gli interessi delle due parti, Prima che Tizio abbia consegnato il bene a Caio sopraggiunge una nuova norma che impedisce il commercio di quel tipo di bene), a mancata stipulazione dell’atto
        costitutivo nella forma dell’atto pubblico, Illiceità dell’oggetto sociale (Se l’attività fosse lecita, ma se fosse svolta senza la necessaria autorizzazione da parte dell’autorità di vigilanza competente ma non nullità), la mancanza, nell’atto costitutivo, di indicazioni riguardanti: denominazione della società, i conferimenti, l’ammontare del capitale sociale e l’oggetto sociale.
  - - - va liberato per almeno il 25% in sede di costituzione e sottoscrizione (azioni non interamente liberate). Il socio rimane debitore dell’ulteriore 75%. può essere riscosso quando amministratori ritengono di chiamare soci al versamento
        
        azioni non interamente liberate possono essere trasferibili e quindi cedute. Si crea una sorta di responsabilità solidale tra acquirente e alienante, quella del socio venditore / alienante dura soltanto tre anni.
- - - - hanno il diritto di concorrere, con gli accomandatari, alla nomina e alla revoca degli amministratori, quando questi sono nominati per atto separato (nel caso non tutti fossero amministratori). nomina e la revoca devono essere decise con il consenso di tutti i soci accomandatari, ma anche con il consenso di una maggioranza di soci accomandanti.
      - potere individuale di chiedere la revoca di un amministratore, quando sussiste giusta causa.
      - concludere affari per conto della società, in forza di una procura speciale che è loro conferita. (procura per singoli affari) , se fosse procura generale ci sarebbe una violazione del divieto di immissione
      - Possono anche prestare la loro opera manuale o intellettuale all’interno della società. Gli accomandatari, anche in questa ipotesi, mantengono un potere direttivo e gestionale della società.
      - se l’atto costitutivo lo prevede, possono dare autorizzazioni e pareri per determinate operazioni, nonché compiere atti di ispezione.
    - - se quota soci accomandatari/amministratori deve avvenire con il consenso di tutti i soci, sia accomandanti sia accomandatari.
      - se quota degli accomandanti questa quota è liberamente trasferibile mortis causa (e nel caso in cui non sia previsto il trasferimento nello statuto della società, dovrà essere loro liquidata). Per il trasferimento per atto tra vivi mediante una compravendita o per la costituzione di un diritto di garanzia sulla quota, occorre il consenso della maggioranza dei soci, calcolata in funzione della partecipazione al capitale sociale. Questa regola può essere naturalmente derogata dallo statuto della società.
- - - - SCIOGLIMENTO SOCIEÀ: decorso del termine fissato in atto costitutivo, conseguimento oggetto sociale, impossibilità oggetto sociale, insNbile discordia tra i soci, DECISIONE unanime dei soci , venire meno della pluralità dei soci (ricostituita in 6 mesi) non ammessa ss o sic unipersonakle, per la snc il fallimento o altra procedura ocnocrsulae
        la ss non fallisce perché non svolge attività commerciale
        una volta che si verifica causa di scioglimento società entra in liquidazione -> si monetizza attivo attivo per coprire passivo . soci possono scordarsi in che modalità eseguire la liquidaizone
        i soci nominano i liquidatori e amministratori devono consegnare ai liquidatori beni sociali e libri contabili . e un rendiconto delle ultime operazioni da ultimo rnediocnto e cause di sciogimento.
- - - - Nella fideiussione il fideiussore assume un obbligo solidale rispetto alla prestazione garantita. Normalmente il fideiussore è una banca o una compagnia assicurativa.
      - A fronte dei conferimenti effettuati da ciascun socio, la società attribuisce ai soci quote che sono di valore pari al conferimento. Ciascun socio è titolare di un’unica quota. Questa quota non è rappresentata da un titolo. Non esiste nessun certificato rappresentativo della quota, per quanto dematerializzato.
        è un bene immateriale. È un bene il cui valore può essere accertato facilmente, però è un bene immateriale perché non rappresentato documentalmente.
        
        problema processuale: quando c’è un socio di una SRL che è debitore nei confronti di terzi e magari anche insolvente, i terzi possono anche pignorare la quota, cioè vincolare la quota al soddisfacimento del credito.si dice che il pignoramento si effettua presso la società, che è un terzo rispetto al socio debitore e al suo creditore. Il pignoramento va poi iscritto a registro imprese.
      - Il conferimento può anche essere solo parzialmente imputato al capitale sociale. Fermo restando il principio inderogabile per cui il valore complessivo dei conferimenti non può essere inferiore al valore complessivo del capitale sociale perché altrimenti non ci sarebbe una copertura del capitale sociale con quegli elementi dell'attivo che sono stati conferiti dai soci. Tuttavia, il capitale sociale può essere ripartito tra i soci in misura non proporzionale rispetto ai conferimenti che hanno effettuato. Ad esempio, c’è un socio che conferisce 10, ma gli viene attribuita una partecipazione e quindi una quota che vale 20.
        
        spesso ci sono soci che non sono semplici investitori, ma che partecipano attivamente all’attività sociale. Proprio per queste ragioni, ad alcuni soci possono essere attribuiti dei diritti particolari -> diritti statutari, che sono diritti particolari relativi all’amministrazione della società o alla distribuzione dell’utile. NB Non può mai essere violato il divieto di patto leonino, anche nella SRL. Questi sono diritti individuali dei soci. Quindi, non spetta al socio in quanto titolare di una certa partecipazione sociale, ma al socio in quanto persona fisica. non è titolare di una quota di categoria speciale, come avviene nel caso delle azioni di categoria speciale.
        
        lo statuto può essere modificato con una delibera di assemblea straordinaria, ma rispetto all’approvazione di questa delibera deve concorrere necessariamente il voto del socio titolare del diritto.
    - - Se la SRL è a tempo indeterminato, il socio può sempre liberamente recedere in ogni momento, ma deve dare un preavviso di 180 giorni circa.
      - Se la SRL è a tempo determinato
        
        Se un socio non ha concorso all’approvazione di una modifica dell’atto costitutivo (socio assente, dissenziente, astenuto) riguardanti:
        -il cambiamento dell’oggetto sociale o del tipo di società
        -la fusione o la scissione
        -la revoca dello stato di liquidazione
        -il trasferimento della sede sociale all’estero
        -eliminazione di una o più cause di recesso previste nell’atto costitutivo
        -compimento di operazioni che comportano una sostanziale modificazione dell’oggetto della società
        determinato nell’atto costitutivo
        -una rilevante modifica dei diritti particolari attribuiti al singolo socio
        
        Queste sono cause di recesso inderogabili, poi nello statuto ne possono essere previste di ulteriori, che sono facoltative.
        
        Quando si verifica questa causa di recesso in fatto o che risulti da registro imprese, il socio ha la facoltà di esercitare il recesso, che deve essere comunicato alla società. A questo punto, scatta l’obbligo di rimborso della quota.
        
        I criteri per la valorizzazione della quota e quindi del valore di liquidazione sono gli stessi previsti per le SPA: occorre partire dalla situazione patrimoniale, ossia dal patrimonio netto, per poi valorizzare la quota anche rispetto alle prospettive reddituali della società e quindi al suo valore di scambio.Il valore di liquidazione deve essere stimato dagli amministratori o dall’amministratore
    - - il caso in cui un socio si rifiuti di sottoscrivere un aumento di capitale sociale deciso dai soci i una situazione di squilibrio patrimoniale della società. Oppure il caso in cui un socio si sia impegnato, a titolo di conferimento, a prestare prestazioni d’opera o di servizio e poi queste prestazioni diventino impossibili oppure se ne svaluti il valore. In tutti questi casi, può essere previsto che tutti gli altri soci deliberino l’esclusione del socio, che versa in quella particolare situazione. Se l’esclusione viene decisa, è chiaro che a quel socio andrà rimborsato il valore della sua quota. Se l’esclusione deriva da inadempimenti del socio, che hanno provocato un danno alla società, e se è previsto dallo statuto, gli altri soci possono escludere quel socio, ma hanno anche una pretesa al risarcimento dei danni.
        
        Mentre il diritto al rimborso della quota è un diritto previsto per legge, il diritto della società al risarcimento dei danni deve essere accertato. Occorre accertare sia le violazioni poste in essere dal socio escluso sia il danno che queste violazioni hanno provocato. Vi sono due diritti contrapposti, la cui azionabilità è però differenziata.
  - - - Al contrario, nel finanziamento-soci:
        
        All’attivo si scrive la liquidità oggetto del finanziamento; Al passivo si scrive un debito. Questa situazione è pericolosa nel caso in cui la società si trovi in una situazione di squilibrio patrimoniale: l’indebitamento sia eccessivo rispetto all’ammontare del capitale sociale e rispetto al valore del patrimonio netto.
        
        La società, in questa situazione di squilibrio patrimoniale, rischia una situazione di insolvenza. Lo squilibrio patrimoniale NON è sinonimo di insolvenza. Se la società ricorre sistematicamente ai finanziamenti soci, anche se non si verifica una situazione di insolvenza, ci sarà comunque una situazione di squilibrio patrimoniale.
        
        I finanziamenti soci possono anche essere improduttivi d’interessi: il socio finanzia e ciò determina un obbligo di rimborso della società entro un certo termine
        
        Qualora il finanziamento soci sia stato concesso in una particolare situazione in cui risultava, sulla base della situazione patrimoniale della società, un eccessivo squilibrio dell’indebitamento rispetto al patrimonio netto. Oppure, quando i finanziamenti soci sono postergati se sono stati concessi in una situazione finanziaria per la quale sarebbe stato ragionevole un conferimento allora il finanziamento è postergato (soci riceveranno pagamento crediti per ultimi). Anche se il debito della società nei confronti dei soci era stato iscritto in una posta di passivo non differenziata rispetto alle altre poste.
        
        Addirittura, è previsto che se quel finanziamento soci è stato rimborsato al socio finanziatore nell’anno precedente ad un’eventuale dichiarazione di fallimento, il socio finanziatore lo deve restituire alla società. C’è una forma revocatoria del rimborso del finanziamento soci, proprio perché il fallimento della società ha dimostrato in maniera inequivocabile la situazione di squilibrio finanziaria e quindi il fatto che quel finanziamento avrebbe dovuto essere postergato, mentre invece è stato rimborsato.
        
        Questo non vale nelle situazioni pre-concorsuali. Abbiamo accennato al concordato preventivo, che è una procedura concorsuale diretta ad evitare il fallimento. Ce ne sono anche altre: l’accordo di ristrutturazione di debiti, etc.
        
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      - rimedio rispetto a questa situazione
        
        i soci finanziatori non possano essere rimborsati nel caso in cui il loro rimborso metterebbe a repentaglio il soddisfacimento degli altri creditori. i finanziamenti soci sono postergati.
    - - ma sotto precise condizioni. Questi titoli di debito (obbligazioni) sono del tutto equiparabili a quelli di una SPA. obbligazionisti sottoscrivono e sottoscrivendoli acquistano il diritto al rimborso del capitale e anche al pagamento di interessi, che possono essere anche indicizzati.
        
        possono essere sottoscritti soltanto da investitori professionali. La SRL è una società con poco capitale e i cui soci sono a responsabilità limitata!! sottoscrivere obbligazioni corrisponde ad una sorta di investimento, ad un prestito rischioso. Infatti, normalmente il premio al rischio (interesse) è particolarmente elevato. questo soggetto non li può ricollocare nel portafoglio, cioè non li può svendere a investitori che non sono investitori professionali (si parla di investitori al dettaglio).
        
        Se la società che ha emesso le obbligazioni fallisce, chi si farà carico degli obblighi di rimborso saranno:
        -L’obbligato principale, cioè la società che ha emesso le obbligazioni.
        -Vi è anche una responsabilità dell’investitore che ha ricollocato queste obbligazioni sul mercato.
- - - - si debba obbligatoriamente ricorrere al metodo assembleare se la decisione riguarda: le modificazioni dell’atto costitutivo o una sostanziale modificazione dell’oggetto sociale o una rilevante modifica dei diritti dei soci o la riduzione obbligatoria del capitale sociale per perdite.
  - - - per la SRL non è menzionata la responsabilità degli amministratori nei confronti dei creditori sociali, ma un allineamento della dottrina e dalla giurisprudenza ritiene che anche questa responsabilità sussista. Pertanto, anche i creditori sociali saranno legittimati a proporre un’azione di responsabilità nei confronti di quegli amministratori che si siano comportati male. a differenza della SPA ciascun socio, se lo ritiene, può agire nei confronti dell’amministratore per ottenere un risarcimento che va a favore della società.
    - - può essere prevista la nomina di un collegio sindacale, un sindaco unico o la nomina di un revisore
        
        In alcuni casi può essere previsto che non venga neppure nominato nessuno. In quali casi? Nel caso in cui il capitale sociale delle SRL sia inferiore a 50.000 (minimo Spa), che la SRL non debba redigere un bilancio consolidato, non ricorrano le condizioni stabilite per la redazione di un bilancio semplificato. Quindi non c’è un organo di controllo, ma a fronte di questo vengono in rilievo le figure dei singoli soci.
- - - - procedimento di base si prevede pubblicazione nella gazzetta ufficiale almeno15 gg prima dell'assemblea. x società quotate in alcuni casi si estende periodo a 30 o 20 gg e il luogo dove si svolge assemblea indicato nell'avviso di convocazione . in caso di assenza di questa info si presume che avvenga presso la sede della società
        se non si arriva a quorum assemblea dovrà essere riconvocata , convocazione contiene anche ordine del giorno.
        
        due tipologie di quorum : costitutivo e deliberativo -> principio maggioritario diff della società di persone ((unaanoità , alcune azioni non hanno diritto di voto -> non contate nei quorum,)
      - presidente dell'assemblea: se non indicato nello statuto sarà assemblea a sceglierlo a maggioranza -> compiti di carattere generale. e organizzativo. apre la seduta e modera la discussione . compiti anche di certificazione e verifica quuorum. se veriifca positivo assemblea valida. verifica identità partefipanti e diritto a partecipare. SEGRETARIO: affianca presidente e deve essere ricoperto da notaio nelle assemble straordinarie -> compito = redigere il verbale. modalità di votazioni -> NO VOTO SEGRETO
        
        diritto di intervento: soci con diritto di voto. partecipazione diretta o tramite delega: -> delega di due tipi occasionale (singola assemblea o serie di assemblea, revocabile in ogni momento) , du limiti : quantitativo -> un soggetto può rapper al massimo un certo numero di soci. Nelle società aperte delega non può essere affidata a amministratori revisori e sindaci. DELEGA GESTORIA (riguarda tutte le assemblee ed è rilasciata al gestore del portafoglio di investimento).
        
        DIRITTO DI VOTO: sindacati di voto = patti parasocaili .
        
        INVALIDITÀ dele DELIBERE: se le delibere assembleari presentano dei
        vizi si parla di delibere invalide _> nulle (3 casi: impossibilità o illiceità oggetto delibera, mancanza di convocazione. mancanza del verbale -> totale mancanza, se manca solo alcuni requisiti è verbale irregolare. in caso di nullità chiunque abbia interesse deve agire impugnando entro 3 anni dall'iscrizone delibera registro imprese, eccezioni: per delibere di aumento / riduzione capitale limite di 180gg) e annullabili (delibera annullabile in tuti gl altri casi in cui delibera non conforme alla legge o con atto costitutivo -> possono impugnare amministratori , i sindaci, soggetti esterni es banca d'Italia oppure soci [cheb non hanno contribuito alla delibera])
        impugnazione non può essere chiesta se: verbale incompleto o se delibera viene sostituita nel frattempo da altra perfettamente valida -> entro 90 gg va impugnata per annullabilità
- - - - nullità: deriva da alcuni vizi dopo iscrizione, sono 3: mancanza di forma 8ato pubblico, illiceità oggetto sociale o mancanza die riferimenti in atto costitutivo (indicati prima). TUTTI gli altri vizi sono sanati dal momento di registro imprese.
        
        PATTI PARASOCIALI: durata max 5 anni x società quotate e 3 per le non quotate e sono rinnovabili. accordi costituiti separatamente da atto costitutivo da tutti o alcuni soci per regolare coxmportamentodell ambito della società. hanno validità solo internamente, non opponibili a terzi.
        esempi:
        patti di concertazione: per esercitare influenza dominante nella società
        patti di consultazione: partecipanti si impegnano reciprocamente a consultarsi prima di esprimere un voto nelle assemblee esprimere voto
        sindacati azionari:
        -di voto: si accordano a votare o in modo unanime o a maggioranza (occasionali o permanenti , tutte o alcune delibere)
        -di blocco: riguardano la circolazione delle azioni, partecipanti si impegnano a non vendere proprie azioni o a SOLO ad apteri partecipanti, no esterno.
        
        conferimenti: denaro o beni in natura e crediti -> per formazione patrimonio iniziale della società -> dotano società di capitale di rischio iniziale per svolgimento società d'impresa -> ha funzione operativa, organizzativa (si misurano partecipazioni soci<) e garanzia eni conforti dei creditori. prestazioni d'opera non conferimenti!!! (25%, se unipersonali o simultanea costituzione si versa subito tutto). non si può aumentare capitale sociale se non sono stati effettuati tutti versamenti . azioni NON INTERAMENTE LIBERATE = se non sono versati interamente conferimenti es 25%. se socio non adempie = SOCIO MOROSO -> e non può esercitare diritto di voto .
        in questo caso si pubblica diffida ad adempiere sulla gazzetta ufficiale. socio ha tempo 15gg per adempiere . se non lo fa amministratori possono o agire in giudizio per ottenere pagamento oppure ricorrere alla vendita coattiva delle azioni del socio moroso (prima società offere azioni ad altri soci in proporzione a partecipazione e non inferiore dei versamenti ancora dovuti).
        se vi è mancanza di offerte -> vendita a mezzo banca / o intermediari che offrono a terzi a spese del moroso, se la vendita non ha esito il socio dichiarato decaduto e i suoi conferimenti già versati vengono trattenuti (azioni socio escluso entrano a far parte patrimonio socuetà) -> se non si. riesce poi proprio a collocarle si annullano azioni e si fa riduzione del capitale sociale di pari importo.
        beni in natura: beni materiali, immateriali, crediti o diritto di godimento . conferito tutto subito. chi conferisce deve predisporre relazione giurata di stima redatta da un esperto ed entro 180 gg amministratori devono controllare valutazioni contenute nella vlsautazione di stima e se ci sono problemi rivedere la stima.
        se valore è minore del valore di stima di più di 1/5 deve esserci o diminuzione o conferisce altro
        
        AZIONI: sono le quote di partecipazione dei soci nelle spa. sono omogenee e standardizzate, liberamente trasferibili e rappresentate da documenti che circolano secondo disciplina dei titoli di credito.
        capitale sociale sottoscritto è diviso in numero predeterminato di azioni di identico ammontare e attribuiscono stessi diritti e ogni azioni è indivisibile. in relazione a conferimento ciascun socio diventa porpietario di una o più azioni che restano autonome e divise.
        valore nominale: parte di capitale sociale rappresenta da ciascuna azione in cifra monetaria. azioni non possono essere emesse ad un valore minore di quello nominale = valore di emissione deve essere = o maggiore del valore nominale.
        valore di mercato: valore di bilancio è il valore reale delle azioni. ottenuto con: patrimonio netto / numero di azioni. varia nel tempo in funzione delle vicende della società. (patrimonio netto = attività - passività)
        valore di mercato: risulta giornalmente dai listini ufficiali se azioni quotate in un mercato regolamentato, esso indica prezzo di scambio azioni in quel determinato giorno.
        azioni a voto limitato (solo per determinati argomenti), azioni a cui diritto di voto è attribuito a una certa condizione (se si verificano determinate condizioni), azioni prive di diritto di voto, azioni privilegiate (sia qui che , azioni correlate (solo ramo di azienda)
        
        circolazione AZIONI: titoli azionari rappresentano quote di partecipa<zione nella spa , la loro emissione non è essenziale nelle società non quotate in borsa mentre nelle società quotate le azioni NON possono essere rappresentate da titoli e la loro circolazione è basata su sistema di semplici registrazioni contabili
        azioni possono essere: o nominative, pochissimi casi sono al portatore (possono essere trasferite con la consegna del titolo -> azioni di risparmio e di sicav).
        azioni nominative: vige una doppia intestazione, il nominativo del propietaiero è indidcarto sia sul titolo , sia sul libro dei soci, quindi in caso di trasferimento le gneeraltà vanno modificate in entrambi. il cambio dell'intestazione può avvenir eni 3 modi:
        -transfert: cambio delle due intestazioni, a cura. e sotto la responsabilità della società emittente (può essere chiesto da alienante o acquirente )
        -la girata: l'annotazione sul titolo è fatta dall'alienante il quale compie una girata piena. questa girata piena deve essere datata e contenere informazioni del giratario (= acquirente) e sottoscritta dal girante e anche dal giratario se azioni non sono interamente liberate
        -scritture contabili: per semplificare. e rendere più sicuro mercato tittoli quotati in borsa si adottano meccanismi di circolazione svincolate dal trasferimento materiale del documento e basati su registrazioni contabili .
        
        LIMITI CIRCOLAZIONE AIZONI:
        limiti legali: azioni liberate da conferimenti in natura o di crediti non possono essere alienate finché non si ha relazione di stima
        limiti convenzionali: determinati da accordi tra soci e possono risultare o da atto costitutivo (vincolano tutti soci anche futuri) o da patti parasociali (solo efficacia tra le parti).
        VINCOLI SU AIZONI:
        iscritti su titoli o libro dei soci: in mancnaza dell'iscrizione vincoli sono improduttivi nei confronti i società e terzi
        azioni possono essere date in usufrutto o pegno : diritto di voto (attribuito al socio ma esercitato da socio usufruttuario o pignoratizio. se sono sotto sequestro esercitato dal custode), diritti amministrativi (spettano disgiutamente sia al socio sia al creditore pignoratizio o ususfruttuario, se sotto sequestro custode ""), di opzione (spetta al socio che però non lo eserciate direttamente . se si tratta did diritto connesso a aumento di capitale a titolo gratuito il vincolo si estende anche su nuove azioni, se invece aumenti di titoli onerosi il socio che vuole esercitare tale diritto deve mettere tre giorni prima a disposizione l'importo necessario al creditore pignoratizio ,
        
        [continuazione] /usufruttuario / custode, il quale effettuerà il versamento. se non esercita il diritto il socio o non mette a disposizione somma di diritto il diritto d'opzione può essere venduto agli altri soci. DIRITTO DI RECESSO E IMPUGNAZIONE DELLE DELIBERE: può essere esercitato dal socio ma in modo coerente del socio pignoratizio / usufruttuario / custode . DIRITTO DI PARTECIPAIZONE AGLI UTILI: spetta al creditore pignoratizio o usufruttuario e se azioni sotto sequestro spetta al socio. ULTIMO CASO infine l'apporto dei conferimenti spetta al socio
- - - - Nella gran parte delle società, in particolare quelle quotate, viene redatto un budget eventualmente pluriennale, un piano industriale, un piano degli investimenti. Questi documenti di rilevanza strategica, se redatti, devono anche essere esaminati e approvati dal consiglio di sorveglianza
- - - - Anche nel nostro sistema tradizionale, soprattutto se si tratta di una società quotata importante, è difficile distinguere effettivamente la funzione di controllo, svolta dagli amministratori non esecutivi nei confronti degli amministratori esecutivi, rispetto alla funzione di controllo svolta dal collegio sindacale.
        
        Nel sistema tradizionale c’è una sorta di sovrapposizione di competenze, che non c’è mai nel board delle grandi società quotate, proprio perché una gran parte degli amministratori non esecutivi sono nominati da soci di minoranza, i quali si pongono in una sorta di contrapposizione dialettica col socio di maggioranza che nomina gli amministratori.Questo capita anche perché, nei sistemi economici in cui è in auge il sistema monistico, il capitale delle società quotate è molto diffuso sul mercato. A volte non è neppure possibile individuare un socio di controllo. uesto modello ha avuto una grande fortuna in sistemi economici anche più evoluti del nostro, soprattutto dal punto di vista finanziario: le società quotate sono molto più numerose, il capitale è molto più diffuso, l’investimento azionario è più diffuso.
    - - Tuttavia, la controindicazione è che anche i componenti del comitato di gestione (consiglio?) sono anch’essi facenti parte del gruppo degli amministratori della società e anch’essi sono esposti alle stesse responsabilità degli amministratori e degli organi delegati
- - - - TRASFORMAZIONE SOCIETA’ DI PERSONE -> SOCIETA’ DI
        CAPITALI: bisogna convocare un’assemblea straordinaria, che deve deliberare in merito. C’è una
        conseguenza derivante dalla trasformazione:
        i soci che avevano responsabilità illimitata diventano soci a responsabilità limitata
        Occorre prendere il patrimonio netto della società di persone e imputarlo a capitale sociale in tutto o in parte (società di capitale ha bisogno di capitale sociale), fatto in base ad una perizia che stimi il valore del patrimonio netto della società di persone.
        I contratti della società trasformata vanno avanti senza soluzione di continuità (=non si interrompono).
    - - Prima di questo momento della riforma occorreva sciogliere la società che si vuole trasformare e costituire una nuova società.Ad esempio, era necessario sciogliere la società cooperativa e costituire una nuova società. Questa operazione comportava però una mancata continuità nei rapporti giuridici della società. Oggi si può effettuare questa operazione di trasformazione con delibera di assemblea straordinaria. le maggioranze nelle assemblee delle società cooperative si calcolano in modo molto diverso rispetto a come si calcolano le maggioranze in una società di capitali o in una società di persone. Un esempio concreto e di attualità è la trasformazione delle banche cooperative in SPA momento molto importante e che ha dato luogo a tutta una serie di problemi, soprattutto relativi all’attuazione di questa operazione di trasformazione. Vale anche l’ipotesi inversa: la trasformazione di una società in associazione, il capitale si trasformerà in patrimonio netto dell’associazione -> operazione che può essere semplicemente deliberata a maggioranza dall’assemblea straordinaria della società.
- - - - deve essere determinato dagli amministratori delle due società perché è contenuto nel progetto di fusione che deve essere approvato dal CDA delle due società. Molto spesso viene negoziato sulla base del valore economico, che chiamiamo anche valore di mercato o valore di scambio delle due società. Per determinare questo valore economico, occorre che venga fatta una valutazione sulla base di quei criteri aziendalistici che vengono normalmente utilizzati in questo tipo di situazioni: il metodo patrimoniale, metodi finanziari. Entrano in gioco dei consulenti e c’è una negoziazione perché è chiaro che le due società hanno un interesse contrapposto ad essere maggiormente valorizzate.
      - deve essere presentata una relazione di congruità di un esperto (molto spesso una società di revisione o un dottore commercialista) che attesti la congruità del rapporto di cambio. non deve attestare che il rapporto di cambio sia giusto perché in fondo il rapporto di cambio è il frutto di una negoziazione tra i CDA e le società coinvolte. Ad esempio, gli amministratori della società incorporata dicono che queste passività non ci sono perché, ad esempio, sono passività che derivano da un contenzioso pendente e gli amministratori della società incorporata sono sicuri che vinceranno quel contenzioso. Quindi, l’esperto che deve produrre la relazione di congruità non attesta che il rapporto di cambio sia giusto (perché non lo può fare), ma attesta semplicemente che i criteri sulla cui base è stato determinato quel rapporto di cambio sono dei criteri metodologicamente corretti.
    - - Sul rapporto di cambio, nella relazione gli amministratori dovranno spiegare quali sono i criteri che hanno adottato per arrivare a una determinata cifra.
      - Per quanto riguarda la ratio, dovranno spiegare quali sono le motivazioni di tipo industriale o di altro genere che stanno alla base del rapporto di fusione. es. c’è il cosiddetto accorciamento della catena di controllo. Un gruppo è organizzato in un’articolazione particolarmente complessa di società e si vuole integrare per semplificare la configurazione di gruppo. Ci possono essere anche motivazioni fiscali e di altro genere.
- - - - la società controllante ha più del 50,01 del capitale sociale della società controllatA
    - - il socio di controllo ha una partecipazione inferiore alla maggioranza assoluta (es. 30-35%), che gli dà una maggioranza relativa. Si parla di “influenza notevole”
    - - si realizza perché questo soggetto controllante ha un contratto con una certa società, che gli dà un potere di fatto di influire sulle attività e sulle decisioni di amministrazione della società controllata. soggetto compra tutta la produzione di un’altra società. È l’unico cliente di quella società, il cliente esclusivo.Vi è un rapporto di esclusiva: pertanto, il fatturato della società distributrice dipende dalla possibilità di ottenere forniture di quel determinato prodotto dalla società produttrice.Questa situazione di soggezione economica.
- - - - Sulla base di questo ragionamento, si applicheranno solo le norme della società semplice che riguardano i rapporti tra la società e i terzi (es. terzi creditori).
  - - - è come se quel contratto non fosse mai stato stipulato. La nullità opera retroattivamente, bisogna riportare lo stato di fatto nella situazione che c’era antecedentemente alla sottoscrizione del contratto
    - - Nel caso in cui sia stato stipulato un contratto con una società, se la società viene meno, viene anche travolto nella nullità il contratto. Quindi anche il contratto è invalido.
        conseguenze molto gravi. Questo dimostra perché l’ordinamento, nel caso delle società per azioni, limiti le cause di nullità.
        Mentre per un contratto qualsiasi la nullità opera retroattivamente, nel caso di contratto di società non opera retroattivamente.
        La nullità vale soltanto per il futuro: tutto ciò che è stato fatto in precedenza alla dichiarazione di nullità rimane valido. Questo è volto a tutelare i terzi e i contratti stipulati dalla società con i terzi.
        dichiarazione di nullità dev’essere portata a conoscenza dei terzi mediante iscrizione a registro imprese.Se dopo la dichiarazione di nullità vengono conclusi altri contratti, questi contratti naturalmente saranno nulli e la nullità potrà essere opposta ai terzi.
        
        La società è nulla, ma continua ad esistere come una società in liquidazione. Non può continuare a svolgere l’attività sociale perché la fase di liquidazione è proprio quella fase della vita di una società che serve per risolvere (sistemare) i rapporti pendenti:
        
        Porre termine ai contratti ancora in essere.
        
        **realizzare l’attivo sociale, quindi vendere i beni e con il ricavato derivante dalla vendita dei beni (qualora ce
        ne sia) pagare i creditori sociali**.
        
        Pagare i debiti.
        
        incassare i crediti non ancora incassati e con questo ricavato pagare i debitori sociali.
  - - - l’art. 2247 dice che può essere conferito in società tutto ciò che è suscettibile di valutazione economica e utile per il conseguimento dell’oggetto sociale.anche un’attività di fare: una prestazione d’opera. Una prestazione d’opera può essere sicuramente valutata economicamente e spesso è anche utile per lo svolgimento di un’attività sociale. socio che assume una denominazione particolare e che è il socio d’opera.
        non viene pagato in misura fissa, come sarebbe nel caso in cui avesse un rapporto di lavoro dipendente o autonomo in una misura predeterminata contrattualmente.
        Il socio d’opera è un socio che viene pagato come qualsiasi socio e quindi con la distribuzione dell’utile.
        C’è il rischio che quel socio d’opera effettivamente lavori per società, ma che la società non produca un utile e pertanto egli lavori senza alcuna remunerazione. D’altronde, questo rischio è stato assunto consapevolmente
    - - caratteristica comune di tutte le società. Anzi, nelle società di capitali ci dev’essere un capitale minimo che è previsto obbligatoriamente per legge.
        Anche nelle società di persone ci può essere un capitale sociale o, secondo alcuni, c’è comunque il capitale sociale. Il capitale sociale è formato dal valore attribuito ai conferimenti effettuati dai soci.
        il valore dei conferimenti, almeno all’inizio, costituisce il capitale sociale, ma naturalmente si tratta di conferimenti che entrano a far parte del patrimonio sociale, siamo effettivamente in grado di distinguere una posta che si possa definire capitale sociale all’interno del patrimonio?Per rispondere bisogna tenere conto che questa posta ha una funzione vincolistica, quindi è un’eccedenza di patrimonio netto che dev’essere coperta da elementi dell’attivo e ha una funzione organizzativa. Ha una funzione organizzativa nel senso che ha un valore sulla cui base si determinano alcune situazioni soggettive dei soci: il loro diritto di voto, il loro diritto di partecipazione agli utili.
        Siamo in grado di enucleare (individuare) all’interno del patrimonio quel qualcosa che sia considerato capitale sociale?
        occorre che i conferimenti siano effettivamente valutati e valutazione dev’essere esposta nell’atto costitutivo di una società in nome collettivo. Facendo una somma di questi valori, siamo in grado di determinare un’entità che è il capitale sociale.Nell’attivo patrimoniale entrano i beni e il denaro. Al passivo siamo in grado di scrivere una posta che è il capitale sociale.Nella società semplice non è necessaria la valutazione dei conferimenti e quindi non siamo in grado di attribuire un valore al capitale sociale, come somma del valore dei conferimenti.
        
        Esiste una disciplina, nella società in nome collettivo, che è posta a protezione dell’integrità del capitale sociale?
        Non esiste. Nelle società per azioni e più in generale nelle società di capitali, per poter variare questa posta di patrimonio netto è necessario che venga assunta una delibera di assemblea straordinaria dei soci e quindi il capitale sociale è un valore tendenzialmente rigido.
        ella società in nome collettivo non vale questa regola.
        Ci sono soltanto due regole che sono previste nella società in nome collettivo:
        
        Gli utili non possono essere distribuibili, quindi non possono essere distribuiti utili, anche se risulta un utile di esercizio a bilancio nel conto economico alla fine dell’esercizio, se questi utili non sono realmente conseguiti.
        
        Gli utili non possono essere distribuiti se le perdite conseguite in esercizi precedenti non sono state integralmente coperte.
    - - in funzione di frazione percentuale del conferimento del singolo socio si stabiliscono i diritti dei soci (diritti amministrativi = il diritto di voto. N.B. C’è un’eccezione in cui il socio esprime un unico voto indipendentemente dalla percentuale di capitale sottoscritta e diritti patrimoniali = quindi il diritto all’utile)
        Ci può essere anche un altro caso in cui è stata determinata soltanto la partecipazione dei soci agli utili e non la loro partecipazione alle perdite. Se questo avviene, si presume che la partecipazione alle perdite sia eguale,
        Partecipare alle perdite significa che, nel caso in cui la società perda il proprio patrimonio netto, il passivo eccede l’attivo.
      - Mentre nelle società di capitali occorre un’assemblea che approva il bilancio e poi decide come quell’utile, risultante dal bilancio, debba essere utilizzato. nel caso delle società di persone, siccome non c’è una vera e propria assemblea, la situazione è più semplice.
        
        Alla fine di ogni esercizio, soprattutto nella S.n.c. (questo non è previsto per la società semplice), occorre che venga predisposto un rendiconto, che è sostanzialmente un bilancio.
  - - - come le decisioni dei soci debbano essere approvate; se ci debba essere un organo di controllo oppure no; se ci siano delle limitazioni rispetto alla distribuzione dell’utile.
        
        Lo statuto dev’essere approvato dai soci unitamente all’atto costitutivo
- - - - responsabilità illimitata che tendenzialmente è inderogabile, quindi non è possibile che nello statuto ci sia scritto che ci sono alcuni soci nella società non rispondono illimitatamente per le obbligazioni sociali. Allo stesso tempo, la responsabilità illimitata e personale dei soci si dice che nelle società di persone è una responsabilità sussidiaria e solidale.(sussidiaria = i soci godono di un beneficio di preventiva escussione del patrimonio sociale. solidale = si contrappone alla parziarietà, ovvero al fatto che un’obbligazione nei confronti di qualcuno sia parziaria, la responsabilità parziaria, nell’ambito della disciplina del Cc, è un’eccezione alla regola generale della responsabilità solidale.La responsabilità parziaria consiste nel fatto che i co-obbligati rispondono di questa obbligazione ciascuno per la propria parte. L’obbligazione solidale implica il fatto che, per ottenere il pagamento del 100% del suo credito, il creditore si possa rivolgere indifferentemente ad uno dei soggetti co-obbligati. Se l’obbligazione è solidale, nessuno dei tre co-obbligati potrà rifiutarsi di pagare l’intero debito, volendo solo pagare la sua quota. Naturalmente, e tra i co-obbligati c’è un patto di ripartizione.
        
        Questo beneficio della preventiva escussione, però, segue una disciplina diverse nelle società in nome collettivo e nella società semplice. nella società in nome collettivo la preventiva escussione è obbligatoria. Nel caso della società semplice. Bisogna anche tenere conto del fatto che la società semplice è una società che non ha un capitale sociale, svolge attività agricola e non è tenuta a tenere delle scritture contabili, quindi non deve predisporre un bilancio. La società semplice versa in una situazione patrimoniale un po’ più opaca rispetto ai creditori sociali.
        Proprio per questo il creditore sociale si può naturalmente rivolgere alla società per il pagamento del suo credito, ma si può anche rivolgere direttamente ai soci illimitatamente responsabili.
        NB I soci illimitatamente responsabili possono invocare il benefico della preventiva escussione, ma condizione che siano in grado di indicare alcuni beni della società (es. liquidità o beni immobili) sui quali il creditore sociale possa agevolmente soddisfarsi.
        
        Tuttavia, questa diversa disciplina viene meno in quale caso? Questa diversa disciplina viene meno nella S.n.c. irregolare perché per le S.n.c. irregolari si applica la disciplina della società semplice, NON SI APPLICA PREVENTIVS ESCSSIONE