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BIOPSIA EPATICA - Coggle Diagram
BIOPSIA EPATICA
COLORAZIONI
IMPREGNAZIONE ARGENTICA (reticolo di Gomori)
Collagene di tipo 1-4 in nero, collagene di tipo 3 colorazione dorata. Utile per valutare la progressione della fibrosi: da un aumento del collagene dei tratti portali (nero) a tralci fibrosi che connettono i tratti portali tra di loro (setti porto-portali) e alla vena centrolobulare (ponti porto-centrali) fino ai noduli della cirrosi.
COLORAZIONE TRICROMICA
Tre colori, in blu il collagene. Importante per valutare progressione di una forma particolare di fibrosi, la fibrosi pericellulare (piccoli valli fibrotici attorno agli epatociti, tipica del pz alcolizzato).
PAS DIASTASI
PAS colora glicogeno e alcuni tipi di mucine ma fegato pieno di glicogeno --> tutto rosso-magenta. Aggiunta di diastasi permette degradazione del glicogeno.
Per:
- Difetto genico di A1AT: depositi di varia dimensione che si colorano. Conferma con immunoistochimica.
- Valutazione membrana basale dei dotti biliari
- Colorazione cellule di Kupffer quando si ha danno epatico con apoptosi e necrosi --> intorno detriti di colore rosa ceroide che indica la presenza di processo infiammatorio, anche non recente.
PERLS PER IL FERRO
Nello screening dell'emocromatosi, ferro in azzurro.
Gradi:
- 0 = nessun deposito.
-1 = deposito lieve
- 2 = deposito lieve-moderato
- 3 = deposito moderato
- 4 = deposito severo
Fino al secondo stadio deposito di rame potrebbe essere associato ad altre patologie, dal 3-4 è necessaria rivalutazione dal pdv emocromatosico.
ORCEINA
Colorazione per screening dell'infezione da HBV (cellule infette si colorano di rosso/bruno).
Puntini neri = proteina associata al rame, si lega al rame e precipita negli epatociti in condizione di colestasi cronica (rame eliminato attraverso la bile, se presente ostacolo al suo deflusso la proteina associata al rame si deposita negli epatociti. colestasi cronica --> depositi si formano nell'arco di decennio, non acuto).
TIPOLOGIA
TRANSCUTANEA/PERCUTANEA
Ago di 16-18 Gauge inserito nello spazio intercostale per prelievo di campione bioptico. Sotto guida ecografica o a mano libera.
TRANSGIUGULARE
Catetere nella giugulare, di qui vena cava superiore, atrio dx, vena cava inferiore e parenchima epatico di cui preleviamo campione bioptico attraverso la parete della vena.
ECOENDOSCOPICA TRANSGASTRICA
Sulla testa di esofago-gastro-duodenoscopio montato ecografo che permette di rilevare il fegato attraverso le pareti di stomaco e duodeno.
TECNICA LAPAROSCOPICA SUBGLISSONIANA
Rara, quando pz è sotto ai ferri per altro motivo e chirurgo vede alterazione macroscopica del fegato. Prelievo bioptico della regione subglissoniana, problematico perchè la glissoniana invia dei tralci di tessuto fibroso nel parenchima sottostante per cui è difficile capire se si tratti di tessuto fibrotico o meno.
PROBLEMATICHE
ADEGUATEZZA DEL CAMPIONE
Il campione è rappresentativo della situazione dell'intero organo?
Uno dei criteri di adeguatezza = dimensioni.
Per avere campione adeguato necessario che contenga almeno cinque tratti portali.
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VARIABILITA' DI CAMPIONAMENTO
Allo stesso quadro istologico corrispondono più eziologie -> fondamentale integrare quadro istologico con notizie cliniche.
RIPASSO FEGATO
VASCOLARIZZAZIONE
Duplice:
- Vena porta (80% della vascolarizzazione complessiva, sangue ricco di nutrienti e povero di ossigeno).
- Arteria epatica (20% vascolarizzazione, ricco di ossigeno).
MICROSCOPIA
LOBULO EPATICO
Esagono, ai vertici tratti portali (ramo vena porta+ramo arteria epatico+dotto biliare, tutto incluso in collagene di tipo 1 e 4) e al centro vena centrolobulare.
Tratto portale e vena centrolobulare uniti da tralci di epatociti separati dai sinusoidi (endotelio fenestrato per permettere scambio di molecole con epatociti). I sinusoidi separati dagli epatociti circostanti attraverso spazio di Disse contenente cellule di Kuppfer (macrofagi) e cellule stellate/ di Ito (quiescenti in condizioni normali, deposito di vitamina A. In condizioni di infiammazione attivazione e produzione collagene con ruolo nella fibrosi epatica)
Passaggio tra epatociti e tratto portale (interfaccia) è molto netto, in condizioni di epatite o infiammazione dell'interfaccia il confine può diventare meno netto poichè i linfociti si estendono a coinvolgere il parenchima lobulare.
ACINO DI RAPPAPORT
- Zona 1 vicino al tratto portale (ossigenato)
- Zona 2 intermedia
- Zona 3 vicino alla vena centrolobulare (meno ossigenata, più suscettibile a necrosi)
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