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Scultura greca – Periodo classico – Classico maturo, L'arte classica…
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L'arte classica nasce grazie a Policleto (465-417 a.C.) perchè riesce a risolvere i problemi della statuaria greca.
La soluzione consiste nel riunire in una sola statua sia il senso del movimento sia quello della stasi
- Le parti in tensione – poiché compiono un’azione – e quelle in riposo si corrispondono secondo uno schema contrapposto: alla gamba destra il braccio sinistro, alla gamba sinistra il braccio destro
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- Dorìforo (dal greco dory , lancia, e pherein , portare, «portatore di lancia»)
- Creato attorno al 445 a.C.
- Autore: Policleto (465-417 a.C.)
- L’atleta (o divinità o eroe) durante il movimento è rappresentato gravitante sulla gamba destra che viene detta per questo «gamba portante».
- La gamba non portante, su cui non insiste il peso del corpo è flessa e spinta molto indietro
- Il bacino a destra si solleva dalla parte della gamba portante e si abbassa sul lato opposto
- Le spalle hanno un moto inverso (la destra si abbassa, la sinistra si solleva)
- Il busto si inclina leggermente di lato: si comprime a destra e si tende a sinistra
- Il braccio destro scivola lungo il fianco, mentre quello sinistro si flette per reggere la lancia
- La testa, dai capelli cesellati, si volge verso il lato della gamba portante e si inclina leggermente.
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- Autore: Mirone (470-420 a.C.)
- (dal greco diskobolos , lanciatore del disco, composto di diskos , disco, e ballein , lanciare)
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- La sua posizione ci dice l’intera sequenza della dinamica dell’azione richiamandoci alla memoria sia i movimenti che hanno preceduto l’attimo raffigurato dall’artista sia quelli che lo seguiranno.
- Il busto si mostra frontale, mentre un grande arco, che sottolinea l’effetto di tensione, viene formato dal braccio destro sollevato e lanciato indietro, dalle spalle, dal braccio sinistro e dalla gamba sinistra arretrata
- Il punto di vista frontale permette di godere tutte le qualità della creazione. Infatti, se si osserva la scultura da una qualunque altra posizione, essa perde gran parte delle sue qualità e specificità
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- Copia romana in marmo dell'originale bronzeo
- Apollo Parnopio ("che allontana le cavallette")
- L’appoggio è sulla gamba sinistra ma i piedi sono poggiati a terra, perciò il fianco non si solleva
- Collocata in prossimità del Partenone, sull’Acropoli di Atene, è stato identificato con il cosiddetto «Apollo di Kassel»
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- Il dio che reggeva con la destra un ramoscello d’alloro (o, forse, una cavalletta) e con la sinistra un arco, è raffigurato nudo e in posizione stante
- Il busto è ampio, le spalle sono larghe, i muscoli decisi e modellati con precisione.
- Le arcate sopracciliari sono quasi orizzontali mentre gli occhi appaiono fissi e indagatori e la bocca dai margini netti caratterizzano il volto dal mento leggermente squadrato
- I piedi sono anche molto ravvicinati: è così che Fidia crea una forma che si restringe a fuso verso il basso
- I piedi vicini e poggiati a terra infondono alla statua un sapore arcaico.
- L’impronta arcaica, serve a conferire all’opera un forte carattere divino.
- I lunghi capelli mossi, neri e dai riflessi bluastri erano uno degli attributi tributi fisici del dio e costituivano motivo di grande attrazione per ninfe e fanciulle mortali
- La testa è incorniciata da una corona di riccioli.
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- La statua è colto proprio nel momento della massima contrazione che precede il lancio
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- Copia in marmo, originale in bronzo
- Nota come «La Bella» , l’ Athena Lèmnia, dedicata dai cleruchi ateniesi che si erano recati a Lemno, era collocata in prossimità dei Propilei d’accesso all’Acropoli di Atene
- Fidia era stato talmente fiero della sua creazione da aver inciso su di essa il proprio nome
- La dea stante, con il capo scoperto, priva dell’elmo, che è tenuto nella mano destra, stringeva una lancia nella mano sinistra
- Sul lungo peplo Athena indossa l’egida (pelle dalla capra nutrice di Zeus)che trasformata in ornamento, attraversa il busto della dea guerriera in segno di pace
- È proprio l’ovale perfetto del volto della dea a conferire alla statua di Fidia una severa dolcezza che si accentua per il morbido disegno delle labbra carnose.
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