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LA COMMISSIONE EUROPEA - Coggle Diagram

- - - - Per il periodo del loro mandato (5 anni rinnovabile) essi non possono svolgere alcuna altra attività professionale, nemmeno a titolo gratuito.
- - - - Il candidato presidente sceglie i potenziali vicepresidenti e commissari sulla base dei suggerimenti dei paesi dell’UE. L’elenco dei candidati deve essere approvato dai leader nazionali nel Consiglio europeo.
        
        Ogni candidato compare dinanzi al Parlamento europeo per illustrare la propria visione politica e rispondere alle domande. Il Parlamento procede quindi ad approvare o meno, mediante votazione, i candidati non singolarmente ma in quanto gruppo. Infine, questi ultimi vengono nominati dal Consiglio europeo a maggioranza qualificata.
        
        La designazione del presidente della Commissione è compito del Consiglio europeo e viene successivamente approvata dal Parlamento europeo. Gli altri commissari sono invece designati dagli Stati membri in accordo con il presidente. Infine, l’intero collegio riceve l’approvazione del Parlamento europeo.
- - - - Essa è in parte assimilabile alla nostra mozione di sfiducia. Non è un meccanismo sovrapponibile pienamente all’istituto della fiducia della nostra forma di governo ma ci porta nella direzione di inquadrare il rapporto tra Commissione e parlamento europeo come un rapporto simile a quello delle forme di governo parlamentari.
        
        Questo ovviamente è frutto di una evoluzione, non è sempre stato così.
        
        Nel modello originario, disegnato dai Trattati istitutivi, sia la nomina della Commissione che del Presidente erano del tutto rimesse all’esclusiva e unanime decisione dei Governi nazionali, escludendo qualsiasi intervento del Parlamento.
        
        È con il Trattato di Maastricht del 1992 che si ha il primo significativo intervento del Parlamento nella nomina della Commissione e del suo Presidente. L’art. 159 TUE rimetteva alla piena determinazione dei Governi degli Stati membri la nomina del Presidente della Commissione, prevedendo però la “previa consultazione” del parlamento europeo. Siamo ancora lontani da un coinvolgimento pieno.
        
        Il ruolo formale del Parlamento nella procedura di nomina del Presidente della Commissione è stato però introdotto in seguito al Trattato di Amsterdam, che ha integrato l’art. 158 disponendo che: i Governi degli stati membri designano “di comune accordo”, l’incaricato alla presidenza della Commissione, sottoponendo la nomina di tale carica al voto del Parlamento europeo.
        
        La posizione del Parlamento viene ulteriormente rafforzata dalle modifiche introdotte con il Trattato di Nizza, che fece venir meno la decisione all’unanimità tra i Governi nella nomina della Commissione e della sua presidenza, istituendo la votazione a maggioranza qualificata.
- - - - La scorsa legislatura si è aperta con l'elezione di Jean - Claude Juncker a Presidente della Commissione europea. Il Presidente Juncker non era solo "candidato giuda", ma apparteneva alla coalizione che aveva ottenuto più seggi in Parlamento.
        
        Gli effetti positivi derivati dalla prassi dei “candidati guida” nel corso delle elezioni del 2014 sono stati tali che sia la Commissione sia il Parlamento europeo hanno sentito la necessità di ribadirla ulteriormente in vista delle elezioni del maggio 2019. In una risoluzione adottata nel febbraio del 2018, l'Eurocamera ha avvertito che respingerà i candidati alla presidenza della Commissione che non siano Spitzenkandidaten.
        
        Diversamente dal predecessore Juncker, Von Der Leyen non è stata scelta a partire dai candidati guida . Durante le elezioni del 2019 si è fatto un gran riferimento agli “Spitzenkandidaten”. Quando però si sono chiuse le elezioni per il Parlamento europeo e si è avviata la trattativa per la nomina del Presidente della Commissione il meccanismo di nomina degli Spitzenkandidaten è totalmente saltato.
        
        Il 2 luglio 2019, dopo diverse riunioni e a seguito di un negoziato finale assai difficile, protrattosi per tre giorni, è stata designata dal Consiglio europeo alla carica di presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen.