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Continuo XV - XVI secolo dopo cristo, L'Italia nel Quattrocento: la…

- - - - Le sorti di vittoria della guerra a Napoli fu spagnola nel 1503, che si aggiudicò unica padrona del Mezzogiorno d’Italia, com’era già di Sardegna e Sicilia, grazie all’abilità militare del comandante Gonzalo Fernandez de Cordoba.
  - - - Alla morte di Ferdinando II d’Aragona 1516, il nipote Carlo d’Asburgo, nato a Gand il 1500 nelle Fiandre, dalla figlia di Ferdinando, Giovanna la Pazza, e Filippo d’Asburgo, figlio di Massimiliano I.
        Ereditò la corona di Spagna, giacché la madre pur nominalmente era regina, non era in condizioni di regnare. Pochi anni dopo muore Massimiliano I nel 1519.
      - Si hanno le elezioni imperiali: alla candidatura di Carlo si contrappose Francesco I, anche appoggiato da Papa Leone X de’ Medici.
      - Durante le elezioni, nasce una gara che vede da una parte, l’ostilità invincibile degli elettori tedeschi contro la Francia e l’oro comprato dai banchieri di Augusta e Fugger, Welser, per comprare i voti degli elettori.
      - L’elezione fu vinta da Carlo, eletto all’unanimità dalla Dieta riunita a Francoforte, nel 1519, e nel 1520 venne incoronato ad Aquisgrana come imperatore del Sacro Romano Impero.
        
        L’idea imperiale:
        
        Era di guidare la cristianità, di mantenerla nella giustizia e nella fede; una visione subita dall’influsso esercitato sul sovrano da Mercurino di Gattinara, un piemontese imbevuto di ideali umanistici e danteschi, fu suo cancelliere dal 1518 al 1530.
        In un memoriale steso per Carlo, dopo l’elezione imperiale, lo attribuiva a un disegno provvidenziale il suo innalzamento al trono “unico pastore”.
        
        La rivolta dei Comuneros:
        
        Tale obiettivo sopracitato, presentò degli ostacoli. Nel suo triennale soggiorno in Spagna; Carlo aveva scontentato la nobiltà locale distribuendo cariche ecclesiastiche e laiche ai suoi gentiluomini fiamminghi e borgognoni e aveva irritato le città di Castiglia per la richiesta di tasse da pagare per le spese dell’incoronazione imperiale.
        Proprio per questo nell’estate del 1520, parte per la Germania, scoppia una rivolta; nata una coalizione di città per la rivendicazione delle proprie autonomie, fu detta comuneros, cioè cittadini, assunse carattere popolare e antifeudale, estendendosi nelle campagne.
        
        Il timore del sovvertimento delle gerarchie sociali indica il venir meno all’impegno dell’aristocrazia locale, inizialmente favorevole alla rivolta, fu però un esercito, guidato prevalentemente da nobili nel 1521 a sconfiggere i comuneros.
      - Questa lezione non andò perduta, Carlo imparò a rispettare l’orgoglio dei suoi sudditi spagnoli: egli trascorse in Spagna, 16 anni frazionati, su i suoi 40 anni di regno; comunque gli spagnoli crescono numericamente come suoi consiglieri e capitani, poi anche il matrimonio con l’infanta di Portogallo, Isabella d’Aviz, che fa da reggente del regno quando il monarca è assente, ciò si inquadra nella tradizione dinastica dei re di Spagna.
    - - Pre battaglia; Milano dovette essere evacuata dai francesi fin dalla primavera del 1521 e la situazione si fece difficile per loro con l’elezione al soglio pontificio di papa Adriano VI, l’ex precettore fiammingo di Carlo V, e il passaggio al campo imperiale di Enrico VIII d’Inghilterra e la Repubblica di Venezia.
      - Nel 1524, Francesco I con un esercito, composto in gran parte da svizzeri, rientrò a Milano e mise sotto assedio Pavia; l’impero spagnolo riceve i rinforzi dalla Germania, e sconfigge nuovamente Francesco I nella Battaglia di Pavia nel 1525, che viene imprigionato.
      - Esportato in Spagna, Francesco per riottenere la libertà è costretto a firmare il Trattato di Madrid nel 1526, il quale si impegna a rinunciare al Ducato di Milano, a consegnare la Borgogna.
      - Trattato di Madrid che cessò di durata. Poiché già nel 1526, era stata stipulata una Lega a Cognac, detta Lega di Cognac dalla città, ne facevano parte: papa Clemente VII (Medici), FirenMentre i turchi, alleati di Francesco I, avanzavano in Ungheria.ze, Venezia, la stessa Francia, Genova.
      - Nel 1527 il sacco di Roma; Carlo V fa scendere un esercito di 12.000 lanzichenecchi in Italia, non trovando resistenze, arrivano sotto le mura di Roma, senza capi e il Borbone, poi quasi tutti di fede luterana, sottoposero a un orribile saccheggio la città, che i francesi avevano tardato mesi per arrivare in Italia. Papa Clemente VII si rifugiò presso Castel Sant’Angelo, dove rimase sotto assedio per mesi.
- - - - Nel frattempo a Napoli, Ferrante è morto, gli succede il nipote Ferdinando II, che non volente di contrastare l’esercito francese, scappa in Sicilia, per cercare di formare qualche resistenza. Infine il Regno di Francia conquista Napoli, in poco tempo.