D’Annunzio lasciò l’estetismo perché considerava l’esteta debole, con una visione del mondo passiva e che non poteva andare oltre alla ricerca della bellezza, così con l’avvento di nuove tematiche, in particolare lo scoppio della prima guerra mondiale, decise di ispirarsi al mito nietzschiano del superuomo, cioè l’esaltazione dell’uomo nelle sue reazioni, che gli consentiva un atteggiamento più attivo, sia in politica che nella letteratura. Proprio in questo periodo si cimentò in un’impresa bellica, nella quale D’annunzio lanciò al di sopra un aeroplano migliaia di volantini propagandistici su Vienna.