PIRANDELLO IL FU MATTIA PASCAL 1904 e UNO NESSUNO E CENTOMILA 1925
fu mattia pascal trama: Bibliotecario in un paesino della liguria, Miragno,Mattia Pascal conduce un’esistenza grigia e vuota; per sfuggirla, decide di emigrare segretamente in America ma, facendo tappa a Montecarlo, tenta la sortee incredibilmente vince una somma ingente al casinò. Sulla via del ritorno, legge per caso sul giornale la notizia della propria morte: il cadavere di un uomo è stato riconosciuto da sua moglie come Mattia Pascal. Deciso a cogliere l’occasione per cambiare vita, prende il nome di adriano meis viaggia fino a stabilirsi a roma casa dello stravagante Anselmo Paleari, appassionato di occultismo, e si innamora, ricambiato, di sua figlia. Tuttavia, privo com’è di un passato e di un’identità anagrafica, Adriano Meis purtroppo deve prendere atto di essere persona fittizia, inconsistente, e decide pertanto di “suicidarsi”, inscenando il proprio annegamento nel Tevere. Tornato a Miragno, non può però riprendere la vita di prima: sua moglie si è risposata e il posto di bibliotecario è ormai occupato da un altro. così scrive le sue memorie e visita la sua tomba rassegnandosi a non esistere più.
il protagonista scopre che non gli è possibile acquistare una casa, denunciare un furto, sfidare a duello chi l’ha offeso, coltivare relazioni di amicizia o di amore. In fuga da un’esistenza opprimente e soffocante, si illude di poter ricominciare a vivere in modo più genuino, vero: in realtà tutta la sua nuova pseudoesistenza viene a essere fondata sulla menzogna .Il caso guida la storia devia la vita in balia dell'assurdità e non la provvidenza o il destino. PER PIRANDELLO gli uomini come mattia pascal non sono più persone ma personaggi recitano una parte nell' ambigua commedia sociale, ogni uomo ha una maschera e recita il ruolo che convenzionalmente gli è stato assegnato.
UNO NESSUNO E CENTOMILA 1909,pubblicato nel 1925 Una banale osservazione della moglie sulla forma del suo naso scatena in Vitangelo Moscarda una serie di riflessioni che mettono radicalmente in crisi il concetto di identità, Resosi conto che gli altri non lo vedono come lui si vede, il protagonista decide di sfatare la propria nomea di usuraio, ottenendo però il risultato di essere creduto anche pazzo. La situazione precipita quando Anna Rosa, un’amica della moglie, svela a Moscarda il piano dei parenti teso a farlo interdire per impedirgli di dilapidare il patrimonio; allorché l’amica, in preda a una crisi isterica a seguito dei ragionamenti di Vitangelo, gli spara ferendolo, egli per difenderla lascia intendere di averla aggredita, guadagnandosi anche la fama di maniaco sessuale. Lo scandalo viene infine messo a tacere dal vescovo, che convince Vitangelo a devolvere tutti i propri beni alla costruzione di un ospizio per i poveri e ritirarsi.
Invece di estraniarsi dalla vita come in serafino gubbio operatore e nel fu mattia pascal Vitangelo moscarda qui scopre la vita nelle forme dell' adesione all' istinto naturale ,si conclude divenendo nessuno con conclusione positiva dove il protagonista esce dalla forma per entrare nella vita nella natura .