ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA DEL 20 esimo secolo: sviluppo tecnologico se usato nella maniera errata non è sempre sinonimo di chiarezza e positivo.
Le armi di distruzione di massa rappresentano uno degli aspetti più spaventosi degli sviluppi tecnologici che sono intercorsi nell’ultimo secolo. Sebbene alcuni effetti delle armi chimiche e biologiche fossero noti già da centinaia di anni, solamente nel ventesimo secolo si è assistito ad un vasto uso delle armi di distruzione di massa in diversi contesti bellici le armi chimiche, le quali apparvero come un mezzo per superare lo stallo della guerra di trincea nella prima guerra mondiale (gas nervino)
Con la scoperta della fissione nucleare si diede il via al progetto manathann e la creazione della prima bomba atomica che fu usata nel 1945, dopo l’esplosione delle armi atomiche nei cieli giapponesi di Hiroshima e Nagasaki era chiaro che le superpotenze vincitrici della guerra non potevano prescindere dal possedere l’arma atomica.
Le armi biologiche apparvero in seguito, soprattutto dopo gli sviluppi delle biotecnologie. La capacità militare di virus, batteri e tossine era già ben chiara ai giapponesi durante la seconda guerra mondiale: tuttavia i sovietici, grazie alla colossale impresa “Biopreparat” riuscirono a creare ed ad accumulare un’enorme quantità di agenti biologici. SEConda guerra mondiale anche l avanzamento dei bombardieri quindi dell'avazione portarono ad un infinita lotta aerea che causò danni alle città e morti sanguinose ( stugass esempio di bombardiere)