Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
Strumenti pratici per lo sviluppo dell’alfabetizzazione emotiva…
Strumenti pratici per lo sviluppo dell’alfabetizzazione emotiva nell’infanzia
Gioco
Attività spontanea ed istintiva
Distrazione e divertimento
Azione fondamentale di vita
Comunicare con gli altri
Adattare i propri desideri alla realtà che lo circonda
L’adulto la consente e la stimola predisponendo di mezzi e occasioni
Funzioni pedagogiche
Imitazione e “come se”
Gioco simbolico
Usa oggetti del mondo adulto per ripercorrere il modo di essere e di operare delle figure di riferimento
Relazione con l’oggetto e il mondo che lo circonda
Pedagogisti dell’attivismo
Gioco come strumento didattico utile ai fini dell’apprendimento
Minimo sforzo e massimo interesse
Wittgenstein
Chiave ermeneutica per lo studio della natura del linguaggio (gioco di suoni e segni)
Sviluppo fisico e della personalità del bambno
gioco esplorativo
3 mesi: movimenti delle dita, poi movimenti grossolani e infine scoperta delle funzioni sensoriali
gioco imitativo
12 mesi: riproduzione della realtà
Conoscenza dellarealtà circostante fisica e sociale
gioco costruttivo
Non prima dei 2 anni: ricerca di modelli da realizzare
gioco simbolico o di finzione
Intorno ai 3 anni
Giocomotricità
Libera espressione motoria basata sul movimento e sul gioco
Acquisizione e sviluppo delle competenze senso-motorie e della percezione dello schema corporeo
Psimomotricità
Disciplina educativa usata in campo rieducativo e terapeutico
Unità psicosomatica
Struttura somatica, cognitiva, affettiva
Obiettivi: comunicazione, creazione, operazione (formazione del pensiero operatorio)
Incanala l’attività motoria volontaria verso una maggiore consapevolezza di sè, delle relazione con l’ambiente esterno e con gli altri
Educazione musicale
La musica è un linguaggio espressivo che libera il bambino dalla passivià (si abbandona al ritmo)
Alfabetizzazione emozionale
Teatro
Teatro interattivo
Finalità e obiettivi
Esprimere i vissuto emotivo con linguaggi diversi (verbale e non verbale)
Riconoscere espressioni attraverso la mimica facciale
Ampliare le esperienze percettivo-sensoriali
Attività di esplorazione e di gioco che coinvolgono tutti i sensi
Sviluppare competenze comunicative usando linguaggi diversi
5 spettacoli ciascuno relativo ad una singola emozione (gioia, paura, tristezza, rabbia, amore)
Due attori coinvolgono i bambini in modo attivo, assegnando loro ruoli nel percorso e cercando di costruire insieme il finale della storia con delle rielaborazioni reali del vissuto emozionale in modo da prevedere un vero apprendimento
Attività extrascolastiche disposte durante tutto l’anno che durano un’ora ciascuno
Acquisizione di comportamenti e atteggiamenti diversi
Scatola dei tesori
Vasta scelta di materiale
Stimoli che scatenano la fantasia dei bambini (es. telo azzurro impersona il mare)
Allestimento del setting
Fiaba
Gestione delle proprie emozioni
Importanza di chiedere aiuto agli adulti
Valore dell’amore, della fiducia,
Supporto delle illustrazioni
Mansione esplicativa
Santagostino
Modo per accedere al mondo interiore del bambino
Insegnano ad affrontare creativamente i problemi e a risolverli
La presenza dell’adulto che racconta è rassicurante per il bambino
Le fiabe classiche rispettano lo schema inizio-crisi-soluzione positiva
I buoni nel finale devono prevalere sui cattivi (streghe, orchi)
Lieto fine
La fiaba preferita può corrispondere a un problema del bambino
Le fiabe didattiche punitive sono decisamente dannose
Devono essere attinenti alla cultura del bambino, perchè altrimenti sono incomprensibili
Abbandono alla fantasia
Costruzione
Chiarire se inizia prima l’adulto o il bambino
È più semplice per il bambino iniziare: può presentare i personaggi ed eventualmente il problema
Se inizia l’adulto: usare personaggi famliari alle fiabe e dare qualche accenno agli alleati
Bambino racconta l’intera fiaba: non intervenire con correzioni
Adulto cerca la soluzione attraverso la comparsa di un aiutante o mediante le capacità del protagonista
Non suggerire la soluzione se il bambino è in dfifficoltà, ma proporre l’arrivo di un aiutante magico, oppure chiedere le motivazioni dei vari personaggi
Suggerire il disegno per lo sblocco e per l’elaborazione
Drammatizzazione: mettere in scena la fiaba impersonando i vari personaggi
Deve avere una conclusione positiva perchè potrebbe rispecchiare un vissuto reale del bambino
Il corpo emozionato, riconoscere e gestire le emozioni
Bambino dai 24 ai 36 mesi
Sviluppo psicomotorio (autonomia e consapevolezza di sè)
Rappresentazione corporea delle sei emozioni di base (felicità, tristezza, rabbia, paura, meraviglia, disgusto) in seguito al loro riconoscimento
Obettivi
Far riconoscere le emozioni di base
Far esprimere con il viso e con il corpo le sei emozioni primarie
Allenare nel riconoscimento dell’espressione emotiva negli altri
Verificare l’efficacia del training emotivo
Metodo
Fase iniziale: pre-test
Fase centrale: training emotivo (giochi-esercizi)
Fase conclusiva: post-test (cambiamenti rispetto alla situazione iniziale)
Emozioni più difficili da esprimere: paura e meraviglia perchè rappresentate con immagini simili tra loro; più facili: felicià e disgusto
Strumenti
Sei palette raffiguranti ciascuna un’emozione sotto forma di emoticon
Trattazione verbale, poi sperimentazion dei bambini attraverso musica, attività motoria, giochi-esercizi
Sei disegni che illustravano il prima e il momento che ha fatto sorgere ogni singola emozione
Raccontare un episodio che esplicitava ogni emozione (chi è il personaggio, cosa gli succede, cosa prova, quale evento gli ha fatto cambiare emozione)
Carte delle emozioni con: termini relativi a una specifica emozione, accompagnata da un disegno (uso del linguaggio verbale e linguaggio iconico)
6 carte con emozioni primarie, 25 carte con emozioni primarie e secondarie e immagini neutre
Il bambino pesca una carta e la imita
Cartelloni interattivi con in cui i ambiti posson attaccare e staccare i personaggi a seconda del momento della storia
Tre cd musicali: audio commerciali, percorso specifico per l’alfabetizzazione emozionale, fiaba di Rosapina
Momento musicale: ascoltatore la registrazione di suoni comuni e reagire in modo libero, poi di canzon dello zecchino d’oro
Momento musicale guidato con giochi e canti
Rappresentazione musicale di torria di un pesciolino curioso: imitare le andature degli animali w, dopo aver riconosciuto suoni e ritmi della musica, hanno elaborato lo spazio in cui potersi muovere, stabilendo rapporti con gli altri
Rosapina: brani usicali di autori classici e contemporanei e successiva drammatizzazione della fiaba
Narrazione mimica di piccole fiabe appositamente create (prima volta: mimare le emozioni che venivano nominate, seconda volta: indicare l’emozione correlata alla situazione descritta)