Gestualità, passeggiata, attesa, sguardo distratto sul mondo attorno e si intreccia a quello apparentemente altrettanto casuale della mdp in una circolazione affettiva fra autore, spettatore e personaggio. Si ha quindi un rapporto privilegiato con l’interprete dove all’interno della comunità creativa (autoscale) si ha anche la dinamica creativa (es. Vitti - Antonioni, compagni). Si fa si che il corpo e il volto della Vitti diventino, nel cinema di Antonioni, un’esperienza gestuale dove viene valorizzato, non la dimensione psichica (come anni ’40), ma del gesto in rapporto con il volto. Rapporto volto-corpo dei performer fanno si che si identifichino non in senso psichico (riferito al desiderio) ma costruiscano una forma di riconoscimento della relazione affettiva (riconoscimento reciproco).