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Francis Ford Coppola - Coggle Diagram
Francis Ford Coppola
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che vede nei registi europei: dopo il successo de Il Padrino gira La conversazione, 1974, omaggio a
Blowup di Antonioni. Con il boom de Il Padrino che lo rilancia agli occhi delle Major e gli consente
di tenere vivo il rapporto col pubblico, la saga affina le sue doti di narratore e rappresenta
l’ennesima testimonianza delle sue doti di direttore d’attori (Marlon Brando, Robert De Niro, Al
Pacino, Robert Duvall): con il successo della saga inizia a dedicarsi ad Apocalypse Now (1979), la
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Si iscrive alla UCLA di LA nel 1960; come Scorsese, Bogdanovich, Milius, DePalma e Demme,
comincia a lavorare nella factory di Roger Corman (Questa notte di sicuro, 1962, e Terrore alla 13a
ora, 1963 il primo film ufficiale); con Buttati Bernardo!, 1967, riprende il montaggio rapido e
ironico dei film di Richard Lester; dopo lo sfortunato Sulle ali dell’arcobaleno, 1968, che avvia il
sodalizio con Lucas, da prova di voler produrre un cinema fortemente personale e di ricerca, sul
piano narrativo, della scrittura filmica ma anche produttivo. Fonda l'American Zoetrope che
produce i primi film di Lucas (L’uomo che fuggì dal futuro, 1970, American Graffiti,1973);
collabora con la sceneggiatura di Patton, generale d’acciaio (Franklin J. Schaffner, 1970) con cui
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di Volker Schlondorff. Nel 200 cura un'edizione estesa, Apocalypse Now Redux, e nel 2019
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riscrive su modello di Cuore di tenebra, Joseph Conrad; è prodotto dalla United Artists che mette a
disposizione un budget di 13 milioni di dollari. Il film incontra enormi difficoltà che ne prolungano
i tempi di ripresa: gli attori chiamati per il ruolo di Willard (17 settimane di ripresa) rifiutano,
accetta Martin Sheen; la sceneggiatura non è mai completata, ci sono problemi con la guerriglia
comunista nel Sud delle Filippine dove giravano, Marlon Brando sovrappeso e non memorizzava i
dialoghi, Sheen ha un infarto, un tornado distrugge il set e la Zoetrope rischia il fallimento.
La forza espressiva del film e la radicalità della sua interrogazione sugli orrori dell’imperialismo
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disinvolti produttori e registi statunitensi a caccia di guadagni facili, “l’esperienza di Apocalypse
Now fu solo il culmine della lunga storia di rapporti produttivi tra Stati Uniti e Filippine, e che si è
sempre connotata come un rapporto di forze impari, reminiscente del passato coloniale”
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La struttura narrativa è innervata sul punto di vista di Willard; il rapporto tra Willard e Kurtz ha
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insieme più flussi di immagini, creando frammenti di poesia visuale, sostenuti da un trattamento
altrettanto virtuosistico del suono, a cura di Walter Murch; in quanto esperienza produttiva-limite
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restaurata del Napoleon di Abel Gance. Con Un sogno lungo un giorno, 1982, sperimenta con le
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fallimento del film lo costringe a vendere i suoi studi e cimentarsi con progetti non sempre alla sua
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