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La Nouvelle Vague e la stagione dei nuovo cinema - Coggle Diagram
La Nouvelle Vague e la stagione dei nuovo cinema
Le esperienze delle varie Nouvelles Vagues sono accumunate da due elementi: l'emersione di una
nuova generazione di registi formatasi attorno al Neorealismo e le innovazioni tecnologiche in
ripresa e suono, che consentono un contenimento dei costi di produzione e una maggiore libertà
creativa.
Il naturalismo di fondo e la drammaturgia sul principio della concatenazione causa/effetto sono
stravolti da narrazioni incentrate su un realismo soggettivo, flashback, visioni, racconti
tendenziosi/plurimi, e da una struttura narrativa più libera, finali aperti accompagnati da un livello
di riflessione sul piano metalinguistico
Le differenze tra le diverse cinematografie nazionali si basano su diversi fattori: il ruolo dello Stato,
che favorisce il ricambio generazionale; il ruolo delle riviste nell'affermazione di una certa cultura
cinematografica; la polemica verso la “generazione dei padri”.
La Nouvelle Vague francese (1958-63) è caratterizzata da:
• Azione forte dello Stato (Centre National du Cinéma, 1953, sovvenziona la realizzazione di
cortometraggi; avance sur recettes, anticipo sugli incassi, 1959, facilita l’avvento degli
esordienti);
• Cultura cinematografica diffusa (riviste Cahiers du Cinéma, Arts e Positif e frequentazione
della Cinémathèque Française);
• Avvento parallelo dei registi della Rive Gauche (radicali);
Il termine Nouvelle Vague è usato per la prima volta dalla giornalista Françoise Giroud nell’ottobre
1957 su L’Express (riferito alle nuove generazioni); si afferma grazie a Claude Chabrol (Le beau
Serge e I cugini del 1958), François Truffaut (I quattrocento colpi, 1959) e Jean-Luc Godard (Fino
all’ultimo respiro, 1960) : questi film hanno in comune la scelta di modi di produzione contenuti,
troupe ridotte, interpreti non professionisti, figure di garanzia come il direttore della fotografia
(Henri Decaë, Raoul Coutard); Parigi è utilizzata come “sfondo” in un atteggiamento
ambiguo/esplicito rifiuto per le questioni sociali e politiche; vengono omaggiati registi francesi e
hollywoodiani.
Le differenziazioni interne sono il rapporto con il sistema dei generi e i modi di produzione del
cinema commerciale, il dialogo con le altre arti, la capacità di esprimersi nel cinema documentario e
l'accompagnamento della propria pratica con un’attività di riflessione teorica.
Con Rive Gauche si fa riferimento al percorso parallelo di autori come Alain Resnais, Agnès Varda,
Chris Marker, Jacques Demy, Georges Franju, Jean Rouch, accomunati da: investimento marcato
nel dialogo con la letteratura contemporanea (nouveau roman, sperimentazione di forme di
narrazione non-lineari/aperte/provocatorie); interesse per il cinema documentario; uno sguardo
attento a eventi dell’attualità storico-politica (olocausto/bomba atomica/guerra in Algeria) che
polarizzano il dibattito pubblico.