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CAPITOLO 1 - STORIA DELLE NEUROSCIENZE - Coggle Diagram
CAPITOLO 1 - STORIA DELLE NEUROSCIENZE
ANTICHI GRECI fecero il salto teorico che portò alla comprensione della separazione tra noi e il mondo che occupiamo
TALETE - monismo (cervello in carne e ossa produce pensieri)
CARTESIO (Renè Descartes) - dualismo (teoria secondo cui la mente emerge da qualcosa "altro" non essendo il risultato delle elaborazioni cerebrali) - ghiandola pineale
THOMAS WILLIS
1600 - coniò termine neurologia e fu il primo anatomista a collegare specifiche lesioni cerebrali a specifici deficit comportamentali
FRANZ JOSEPH GALL
cervello=organo della mente, facoltà innate localizzate in regioni specifiche della corteccia cerebrale, 35 funzioni specifiche
ipotizzò che se una persona utilizzava una facoltà con maggiore frequenza, la parte corrispondente del cervello aumentava in grandezza con formazione di protuberanze nella scatola cranica soprastante ------->
FRENOLOGIA
(così chiamata da Spurzheim): l'idea che il carattere potesse essere predetto attraverso la palpitazione del cranio (poi messa in dubbio da Napoleone
FLOURENS
sezionò parti del cervello di piccioni e conigli, dimostrò che certi parti del cervello erano responsabili di certe funzioni ma non riuscì a trovare alcuna area che regolasse capacitò superiori dunque concluse che erano distribuite più diffusamente nel cervello
TEORIA DEL CAMPO AGGREGATO
: al comportamento partecipa l'intero cervello (contrario della teoria del localizzazionismo)
IN SEGUITO TORNA IN AUGE LA TEORIA LOCALIZZAZIONISTA
MARC DAX
JOHN HUGHLINGS JACKSON
- attacchi epilettici - corteccia cerebrale
organizzazione topografica
(a ogni area corticale si associa una data regione corporea) + giunse alla conclusione che molte regioni cerebrali contribuiscono a uno stesso comportamento (perdita totale di una funzione evento raro)
PAUL BROCA
- studi paziente Tan lesione lobo frontale inferiore dell'emisfero sinistro no produzione parole
KARL WERNICKE
- lesione regione posteriore emisfero sinistro (dove vengono a contatto lobo temporale e parietale) no comprensione linguaggio
NEL 1900 I NEUROANATOMISTI TEDESCHI ANALIZZANO IL CERVELLO AL MISCOSCOPIO
BRODMANN
52 regioni distinte della corteccia
VIENE CONIATO IL TERMINE
CITOARCHITETTONICA
PER INDICARE LE DIFFERENZE DI ORGANIZZAZIONE CELLULARE NELLE VARIE REGIONI CEREBRALI
molti ricercatori scoprono che le vare aree del cervello, distinte in base alla loro citoarchitettura, effettivamente rappresentano regioni cerebrali distinte dal punto di vista funzionale
IN ITALIA E IN SPAGNA INVECE
CAMILLO GOLGI
sviluppa metodo di colorazione cromo-argentica per i singoli neuroni. Egli credeva che l'intero cervello fosse un SINCIZIO (massa di tessuto i cui elementi costitutivi avevano in comune il citoplasma).
usando la colorazione di Golgi, lo spagnolo
Santiago Ramòn y Cajal
giunse a scoprire che i neuroni, contrariamente a quanto Golgi credeva, erano unità discrete. Scoprì la loro natura unitaria, capì che la trasmissione avviene in una sola direzione (dendriti-assone) e articolò la
DOTTRINA DEL NEURONE
(sistema nervoso costituito da singole cellule).
Jan Evangelista Purkinje
fu il primo a descrivere una cellula del sistema nervoso
Hermann Von Helmholtz
comprese che la corrente elettrica cellulare rappresentava il mezzo che trasportava informazioni lungo l'assone