I CIRCUITI ELETTRICI
Quando gli utilizzatori sono inseriti in parallelo si tratta di un collegamento in parallelo
Quando gli utilizzatori sono inseriti uno dopo l'altro si parla di collegamento in serie.
In questo caso gli utilizzatori sono attraversati dalla stessa corrente elettrica
Ricordiamo che una corrente elettrica è un moto ordinato di cariche elettriche, nel caso di conduttori metallici una corrente elettrica è un moto ordinato di elettroni.
In questo caso gli utilizzatori sono sottoposti alla stessa differenza di potenziale.
Ricordiamo cos'è il potenziale e la differenza di potenziale:
Definiamo la grandezza potenziale in un punto come il rapporto tra l'energia potenziale posseduta da una carica posta nel punto e la carica stessa.
Invece di definire il potenziale però è più corretto definire la differenza di potenziale tra due punti A e B, essa infatti è uguale all'opposto del lavoro fatto dalla forza elettrica per spostare una carica da una posizione A alla posizione B fratto la carica stessa.
In un collegamento in serie la differenza di potenziale agli estremi del sistema di utilizzatori è uguale alla somma delle differenze di potenziale agli estremi di ogni singolo utilizzatore.
Le leggi di Kirchhoff sono due relazioni connesse con la conservazione della carica e dell'energia nei circuiti elettrici a parametri concentrati (Un dispositivo si dice a parametri concentrati quando presenta una grandezza fisica di valore trascurabile rispetto al valore della stessa grandezza riferita al sistema fisico in cui tale dispositivo agisce). Furono formulate da Gustav Robert Kirchhoff nel 1845 a seguito di esperimenti empirici.
I legge di Kirchhoff: la somma algebrica delle correnti che concorrono in un nodo è uguale a 0.
II legge di Kirchhoff: partendo da un punto di un circuito sommando tutte le variazioni di potenziale che si incontrano in una maglia del circuito, si ritorna al punto di partenza che ha lo stesso potenziale di partenza.
Affinchè in un circuito ci sia corrente elettrica è necessario che ci sia un dislivello energetico cioè una differenza di potenziale o anche detta tensione.
Nei circuiti elettrici, per mantenere una differenza di potenziale che consenta alla corrente di circolare, si inserisce un generatore di tensione (es. pila) che funziona come una sorta di "pompa di elettroni".
All'interno dei generatori più diffusi, che utilizzano energia chimica, avvengono delle reazioni chimiche per fare in modo che gli elettroni che raggiungono il polo positivo, cioè quello a potenziale maggiore, vengano riportati al polo negativo, cioè quello a potenziale minore e possa ricominciare il ciclo.
Se in un circuito c'è un dislivello energetico, si crea una corrente elettrica e la velocità di questo moto d'insieme è dell'ordine di 10 alla -4 m/s.
Lo strumento per rilevare la carica elettrica e l'AMPEROMETRO
mentre lo strumento per rilevare la differenza di potenziale è il VOLTMETRO
La forza elettromotrice è la differenza di potenziale ai poli del generatore a circuito aperto, quando il generatore viene inserito in un circuito e il circuito si chiude, bisogna considerare una caduta di tensione dovuta alla resistenza interna del generatore. Per la prima legge di Ohm questa caduta di tensione è r*i da cui segue che DELTAV=f-ri
La forza elettromotrice può essere definita anche come il rapporto tra il lavoro compiuto dal generatore per portare una carica negativa dal polo positivo a quello negativo fratto la carica stessa f=L/q
I conduttori si fanno attraversare più o meno facilmente dalla corrente e ciò dipende dal tipo di conduttore; la grandezza che descrive la "resistenza" che un conduttore oppone al passio di corrente è chiamata RESISTENZA
Il sistema di resistori ha una resistenza che dipende dalle resistenze dei singoli resistori e dal tipo di collegamento. Usando delle semplici relazioni è possibile calcolarsi la resistenza equivalente del sistema cioè la resistenza di quell'unico resistore da inserire al posto del sistema di resistori dato per ottenere un circuito totalmente equivalente a quello di partenza
II legge di Ohm: in un filo conduttore metallico la resistenza è direttamente proporzionale alla lunghezza del filo, inversamente proporzionale alla sua sezione e la costante di proporzionalità è indicata con rho ed è detta resistività. Essa dipende dal materiale del filo ed è legata tramite una relazione alla temperatura-> rho= rho0 (1+alfa(t-t0))
I legge di Ohm: a temperatura fissata, la differenza di potenziale agli estremi di un conduttore metallico è direttamente proporzionale all'intensità di corrente che lo attraversa. La costante di proporzionalità è la resistenza
La resistenza di un conduttore è definita come il rapporto tra la differenza di potenziale ai suoi estremi e l'intensità di corrente che vi circola
Un conduttore per il quale vale la prima legge di Ohm si chiama conduttore omico o resistore
Il reciproco della resistenza equivalente in un collegamento in parallelo è uguale alla somma dei reciproci delle singole resistenze
La resistenza equivalente di un collegamento in serie di n resistori è uguale alla somma delle resistenze di ogni singolo resistore Req= R1*R2+R3...+Rn
I circuiti elettrici sono assemblamenti di dispositivi elettrici collegati a un generatore di tensione per mezzo di un filo conduttore, con lo scopo di distribuire la corrente elettrica erogata dal generatore alle varie componenti che li costituiscono
Essi sono costituiti da:
Nodo: punto in cui convergono 3 o più fili conduttori
Ramo: tratto di circuito compreso tra 2 nodi
Maglia: tratto chiuso di circuito
In un circuito possiamo inserire anche i condensatori. In questo caso possiamo calcolarci la Capacità equivalente ovvero la capacità di quell'unico condensatore che vado ad inserire al posto del sistema di condensatori iniziale e che mi riesce ad accumulare la stessa quantità di carica del sistema
A livello qualitativo: la capacità di un condensatore è legata alla quantità di carica che esso riesce ad accumulare
A livello quantitativo: la capacità di un condensatore è il rapporto tra la carica presente su ciascuna delle armature del condensatore e la differenza di potenziale tra le armature stesse.
Il reciproco della capacità equivalente in un collegamento in serie è uguale alla somma dei reciproci delle singole capacità
La capacità equivalente di un collegamento in serie è uguale alla somma delle capacità di ogni singolo condensatore