Nei testi degli anni ’70, il post moderno vede una pari rilevanza di tutte e tre le istanze che vengono implicate nel discorso, ma nessuna è dominante sull’altra. Si dà rilevanza alla soggettività che produce la narrazione, sia l’atto narrativo in se, sia l’atto di lettura e decodifica da parte degli spettatori nei confronti del prodotto narrativo. L’elemento di interesse vede una soggettività utilizzata non in grado di attingere a qualcosa di originale, ovvero che tutti i racconti sono già stati fatti, le parole e informazioni già dette, quindi si può solo ripensare e confrontarsi con qualcosa di già esistente (pensiero di Lyotard).