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OZU E VIAGGIO A TOKIO - Coggle Diagram
OZU E VIAGGIO A TOKIO
Kurosawa deve la sua fama in occidente drammaturgie solide, strutture narrative aperte e
problematiche e al sodalizio con l’attore Mifune Toshiro in L'angelo ubriaco, 1948 e Barbarossa,
1965 associandolo un’idea di maschilità dominante ma anche ironica, nervosa e non priva di lati
oscuri. Lavora con Francis Ford Coppola e Georges Lucas in Kagemusha, con Spielberg in Sogni.
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Inizia alla Toho ed esordisce nel 1943 con Sugata Sanshiro che influenza il genere jidai-geki con il
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della letteratura e del teatro europeo, adattandoli all’etica e all’immaginario epico giapponese:
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Kagemusha. L’ombra del guerriero (1980), che influenzano Sergio Leone (Per un pungo di dollari,
1964), John Sturges (I magnifici sette, 1954) e il cinema di arti marziali di Hong Kong; reinterpreta
con pathos epico classici shakesperiani come Macbeth (1957), Re Lear (1985) e L’idiota da
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. Il clima bellico affonda la produzione, incoraggiata dal
governo a produrre film di propaganda e cinegiornali/documentari, portando allo sviluppo di una
vena patriottica che ispira Mizoguchi (Storia dell’ultimo crisantemo, 1939) e Ozu (C’era un padre,
1942). Nonostante i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki, lo Studio System rinasce e mantiene
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Nella seconda metà degli anni Trenta a, il potere imperiale intensifica l’azione di controllo sulla
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hollywoodiana, la Shochiku e la Nikkatsu lasciavano molta libertà al regista e allo sceneggiatore;
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la produzione è accorpata in tre gruppi: Shochiku, Toho e Shinko (Daei); la Shinko rileva la
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180° ma è uno spazio a 360°, in cui la macchina da presa è libera di muoversi: è frequente lo
scavalcamento di campo e il raccordo a 180°; inquadrature statiche, pv ribassato, “a livello di
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Da Tarda primavera, 1949, si dedica a una serie di variazioni sul tema della decomposizione della
famiglia tradizionale e del suo sistema di valori sotto l’urto della modernità (padre Ryu Chishu,
figlia Hara Setsuko); : Tarda primavera, Il tempo del raccolto del grano (1951) e appunto Viaggio a
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Esordisce alla regia a 24 anni nel 1927 con un jidai-geki, La spada della penitenza, e passa allo
shomin-geki, una variante realistica del gendai-geki, con ambientazione contemporanea e
personaggi di estrazione umile; passa al sonoro nel 1936 con Figlio unico, che anticipa i temi di
Viaggio a Tokyo: è influenzato Chaplin, Lubitsch (commedie sociali) e Lloyd (commedie sociali):
attenzione al dettaglio microespressivo degli interpreti, film intimisti e malinconici costellati di gag
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universali come “la famiglia, l’ineluttabile trascorrere del tempo, il senso dello scacco, il nostro
modo di rapportarci con l’effimero che ci circonda” (Tomasi), partendo da una considerazione delle
cause sociali delle crisi che sconvolgono le famiglie dei suoi intrecci e riassorbite da uno sguardo di
comprensione le riconduce a una dimensione metafisica. Viene riscoperto ben dopo la morte,
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