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WELLES E QUARTO POTERE - Coggle Diagram
WELLES E QUARTO POTERE
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Bambino prodigio e orfano a 12 anni, recita in Irlanda e stati uniti: a vent'anni collabora con il
Federal Theatre, gruppo d’avanguardia di impronta rooseveltiana, realizzando adattamenti
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fonda insieme a John Houseman una sua compagnia, il Mercury Theatre, sciolta nel 1946, dove
scopre Joseph Cotten, George Coulouris and Agnes Moorhead (tutti presenti poi in Quarto potere);
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G. Wells, terrorizzando i cittadini; realizza un cortometraggio sperimentale (The Hearts of Age,
1934) e un lungometraggio muto, non portato a termine (Too Much Johnson, 1938).
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a lavorare con la RKO con i ruoli di sceneggiatore, produttore, regista, attore e final cut per due
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(Cuore di tenebra, Joseph Conrad da girare in soggettiva), e nemmeno il secondo e il terzo. Inizia a
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Ispirato alla vita di William Randolph Hearst, noto imprenditore, sceneggiato da John Houseman e
Hermann J. Mankiewicz, girato in 15 settimane. Le anticipazioni sul film della stampa fanno
scoppiare il caso Hearst: per paura delle ritorsioni (aveva grande influenza sull'ala Repubblicana del
governo) una a cordata formata dai più importanti produttori di Hollywood, capeggiata da Louis B.
Mayer della MGM, cercò di comprare il negativo del film e distruggerlo offrendo in compenso 750
mila dollari, il budget del film.
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1941 ma è boicottato dai grandi circuiti (influenza Hearst) e proiettato solo in sale indipendenti,
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Il film inizia con una costruzione a incastro, estremamente frammentaria e moderna. Prologo (morte
di Kane, enigma Rosebud) ed epilogo (distruzione slittino, ritorno “al di qua” del cancello,
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svolte direttamente dall’istanza narrante, rappresentata dalla macchina da presa, senza la
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L'andamento lento della mdp ne rivela e definisce il suo ruolo di investigatore, attratto dal mistero
del personaggio, con il quale il pubblico si immedesima; il doppio cartello “No Trespassing”
inizialmente ignorato dalla mdp sta ad indicare che quella libertà in realtà non basta a cogliere la
complessità del personaggio (ritorno “al di qua”). Bazin analizza il tema dello slittino come trauma
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