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Il diritto pubblico dell'impresa - Coggle Diagram
Il diritto pubblico dell'impresa
LO STATO LIBERALE:
I DIRITTI DI LIBERTÀ NEGATIVA
da pag. 373 a pag. 379
Stato forte nella tutela delle
libertà
e dei
diritti inviolabili
dei cittadini ma debole nella disciplina dei rapporti economici.
I
principi giuridici
dello Stato liberale sono:
uguaglianza
in senso formale
(
articolo 3
comma 1 della Costituzione)
ragionevolezza
(non tutti i soggetti devono essere trattati allo stesso modo)
concezione della legge
come
generale
e
astratta
(si rivolge a una pluralità indeterminata di soggetti ed è applicabile a tutti i casi che sono riconducibili alla fattispecie considerata)
massimo grado di generalità
(art. 575 del codice penale)
si rivolgono "
a chiunque
"
CONSEGUENZA
certezza del diritto
stabilità nel tempo
massimo grado di astrattezza
si riferiscono
"
a qualunque fatto
"
Stato minimo
astensionismo
del potere pubblico in campo economico
Spesa pubblica
e
sistema tributario
dello Stato liberale
Il bilancio dello Stato si basava su
due principi fondamentali
:
pareggio di bilancio
prelievo fiscale
Il sistema tributario non seguiva il
principio di progressività
: le aliquote non erano differenziate in base alla ricchezza dei contribuenti
Le entrate delle imposte e delle tasse potevano aumentare solo nei momenti in cui la
classe dominante
godeva di una situazione positiva nella gestione degli affari
crisi degli
anni Trenta
del Novecento
IL WELFARE STATE
E I DIRITTI SOCIALI
da pag. 383 a pag. 386
Il concetto su cui si fonda il nuovo Stato è la
pari dignità sociale
riconosciuta
ai cittadini dalla Repubblica.
La nostra Costituzione dedica specifiche
disposizioni
ai diritti sociali e presta attenzione alle situazioni caratterizzate da
debolezza individuale e sociale
.
La Costituzione richiede che ogni uomo possa avere pari opportunità di
autorealizzazione
.
L'effettivo godimento dei diritti sociali da parte dei cittadini deve essere garantito da un
intervento positivo
da parte dello Stato.
La ricerca dell'equilibrio tra erogazione delle prestazioni a favore dei cittadini ed esigenze finanziarie dello Stato è garantita nell’
articolo 81 Cost
.
INTRODUZIONE
divieto di indebitamento
principio del
pareggio di bilancio
RIFORMA COSTITUZIONALE
Il principio del pareggio è contenuto nell'articolo 81, il quale stabilisce, al
primo comma
, che lo Stato assicura l’
equilibrio
tra le entrate e le spese del proprio bilancio, tenendo conto delle diverse fasi del ciclo economico.
Ai sensi del
secondo comma
dell’articolo 81, alla regola generale dell’equilibrio di bilancio è possibile derogare, facendo ricorso all’
indebitamento
. Esso deve essere autorizzato con deliberazioni delle due Camere sulla base di una procedura aggravata, che prevede un voto a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti.
Il nuovo
terzo comma
dell’articolo 81 prevede che ogni legge che importi nuovi o maggiori oneri provvede ai
mezzi
per farvi fronte.
Il
quarto comma
dell’articolo 81 conferma il principio dell’
annualità
del bilancio e del
rendiconto consuntivo
, che devono essere presentati dal Governo e approvati dalle Camere.
Il
quinto comma
conferma la possibilità dell’
esercizio provvisorio
per un periodo non superiore complessivamente a quattro mesi.
Nel nuovo
sesto comma
dell’articolo 81, vi è la definizione del
contenuto
della legge di bilancio, delle
norme
fondamentali e dei
criteri
volti ad assicurare l’equilibrio tra le entrate e le spese dei bilanci.
FISCAL COMPACT
Noto anche come il
Patto di Stabilità
, è un accordo tra alcuni stati membri dell'Unione Europea volto a rafforzare la disciplina di bilancio e a garantire la
stabilità finanziaria
all'interno dell'area dell'euro. Le principali disposizioni del Fiscal Compact includono:
Gli stati membri si impegnano a mantenere il proprio
deficit di bilancio
annuale entro il
3% del PIL
e a ridurre il
debito pubblico
al di
sotto del 60% del PIL
, se superiore.
Se uno stato membro supera il limite del 3% del deficit di bilancio o il 60% del debito pubblico rispetto al PIL, deve adottare
misure correttive automatiche
per ridurre il disavanzo.
I
limiti
alla tutela dei diritti sociali sono:
principio di
gradualità
nell’attuazione delle riforme legislative
principio di
costituzionalità
provvisoria di una disciplina
principio con cui la legge deve indicare i mezzi attraverso i quali il diritto può essere esercitato in
concreto
LO «STATO IMPRENDITORE»
da pag. 386 a pag. 388
Nasce negli
anni Trenta
del Novecento per fronteggiare la crisi dello Stato sociale, ma prende pieno potere alla fine degli
anni Sessanta
.
Lo Stato iniziò ad assumere un ruolo diretto nel mercato, mediante la
gestione di imprese
e la
produzione di beni e servizi
. Vennero costituite
società a partecipazione pubblica statale
, nelle quali lo Stato assunse la veste di azionista.
Nel
1933
venne costituito l'
IRI
(Istituto per la Ricostruzione Industriale) prima come ente provvisorio di salvataggio delle imprese in crisi, poi come ente permanente di conseguimento degli obiettivi di politica economica dello Stato. Divenne
proprietario delle banche e delle imprese
, controllando il sistema bancario e industriale italiano.
Nascita dell'
iniziativa economica pubblica
(art. 41 Cost) che può manifestarsi con due
modalità
:
riserva
esercitata solo dallo Stato
trasferimento
art.43 Cost.
lo Stato acquista un'impresa privata
Nel
1953
venne istituito l'
ENI
(Ente Nazionale Idrocarburi)
Nel
1962
venne costituito l'
ENEL
(Ente Nazionale per l'Energia Elettrica).
CRISI DELL'INTERVENTO PUBBLICO IN ECONOMIA
L’intervento pubblico in economia cominciò ad affievolirsi
solo a partire dagli
anni Sessanta
del Novecento a causa di:
eccessiva
espansione
dei settori d'intervento dello Stato
dalla logica imprenditoriale a quella di
sostegno
per settori in crisi
finanziamento gestito dal
potere politico
I MODELLI DI GOVERNO DELL’ECONOMIA
da pag. 372 a pag. 373
Il diritto è necessario a regolare le differenti
forme di convivenza
di gruppi di persone.
Esso regola l'uso delle risorse economiche, mediante differenti
tipi di
norme giuridiche
.
A partire dagli
anni Trenta del Novecento
è nato
DIRITTO PUBBLICO DELL'ECONOMIA
Studia i rapporti giuridici
tra i
pubblici poteri
e il
sistema socio-economico
.
I
modelli del governo pubblico
dell’economia sono:
Stato liberale
Stato sociale
Stato regolatore
L’AFFERMARSI DELLO STATO SOCIALE
da pag. 379 a pag. 383
Lo Stato sociale è fondato su un
principio
opposto allo Stato liberale:
interventismo
dei pubblici poteri in campo economico
La Costituzione, essendo rigida, assicura alla società che la volontà della maggioranza parlamentare incontra i
limiti posti dal patto costituzionale
.
L'
uguaglianza in senso sostanziale
è il principio giuridico più importante introdotto dallo Stato sociale.
prevede l’obbligo di
differenziazione
vieta sempre la
discriminazione
articolo 3
comma 2 della Costituzione
La Repubblica deve rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.
Nasce in seguito all'affermazione del
suffragio universale
e del
principio democratico
(art.1 Cost.)
LA COSTITUZIONE ECONOMICA
da pag. 389 a pag. 393
Insieme dei
princìpi fondamentali
di un ordinamento giuridico che regolano i processi di produzione e distribuzione della ricchezza.
La Costituzione italiana contiene una serie di
indicazioni
sulle modalità con cui la ricchezza deve prodursi e distribuirsi nel Paese.
La libertà di iniziativa economica:
deve ammettere
limiti
imposti dall’utilità sociale
non prevede una
pianificazione
deve essere
limitata
nel rispetto della dignità, libertà, sicurezza delle persone
si ispira all’
economia mista
Lo Stato interviene ma deve garantire l'
autonomia complessiva del mercato
.
I diritti sociali sono l'
istruzione
, la
previdenza
,
il
servizio sanitario
e il
sistema tributario
.
DALLO STATO SOCIALE ALLO STATO REGOLATORE CON PRINCIPIO DELL’ECONOMIA SOCIALE DI MERCATO
da pag. 393 a pag. 401
Lo Stato sociale in Italia è entrato in crisi negli anni Settanta del Novecento. Al nuovo Stato regolatore sono affidati compiti finalizzati a
scopi di natura economica e sociale
. Lo Stato regolare è
interventista
nella misura in cui garantisce ampia
concorrenza
, non dispone più di forme di
monopolio
statale
e introduce soggetti quali
Autorità amministrative indipendenti
.
principio di
decentramento
(art. 5 Cost.)
principio di
sussidiarietà
modifica costituzionale
2001
Nella Costituzione italiana il riferimento centrale è rappresentato dall’
art. 41
, che definisce il
rapporto
fra iniziativa economica e intervento dei poteri pubblici. Viene affermata la
libertà di iniziativa economica privata
ma allo stesso tempo è necessario il rispetto dei fini di utilità sociale.
1990
- legge antitrust
La
riforma del 2012
ha modificato gli art. 81, 97, 117 e 119 della Costituzione.
È stata approvata con la
legge costituzionale 1/2012
ed è entrata in vigore il 1°gennaio 2014.
Ha introdotto il
principio dell’equilibrio
tra entrate e spese del bilancio (pareggio di bilancio).
La legge ha correlato il principio del pareggio di bilancio a un
vincolo di sostenibilità
del debito di tutte le Pubbliche amministrazioni (Fiscal compact).
Prevede che le forme di indebitamento dovranno essere autorizzate con
deliberazioni
conformi delle due Camere sulla base di una procedura aggravata, con un voto a maggioranza assoluta dei rispettivi componenti