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mondo contadino doc.1 Goffredo Fofi (CONTADINI) - Coggle Diagram
mondo contadino doc.1 Goffredo Fofi (CONTADINI)
ieri
concetto di
civiltà contadina
elaborata
da antropologi
e sostenuto
in Basilicata
e nel Mezzogiorno
dai Levi
e dai Rossi-Doria,
dagli scotellaro
e dai Mazzarone,
dai De Martino
e dai Fiore,
venne osteggiato
da cultura luigini
e dalle istituzioni,
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e peri
i potenti,
e loro complici
universitari,
borghesia,
laureati, ecc
i contadini
analfabeti,
rozzi terragni,
bifolchi,
cafone,
non potevano avere
una loro
cultura
civiltà
oggi i contadini
sono tutt'altro
di ieri,
e in campagne superstiti
sono meccanizzate
e condizionate
da monopoli,
da grandi distribuzioni,
da banche,
e dove
la mano d'opera
è formata da
immigrati
privi di diritti,
mal difesi,
che non sono
in grado di
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e così come
la nostra civiltà,
massicciamente
e genericamente unica,
condizionata
e livellata,
ricattata da
una mutazione imposta
dall'alto
e però accettata
senza risposte
e rifiuto
il cristo di Levi
è il capolavoro
del 900
con il Fontamara di Silone
sono libri
che hanno raccontato
i contadini
anche se ve ne erano
di precedenti
come
la Percotto e altri veneti,
tozzi e altri toscani
di Verga e altri siciliani,
e vi era Jovine
che racconta in Signora Ava
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nel secondo dopoguerra
dopo Fontamara del 1930
che noto all'estero,
e in Italia
circolava clandestinamente
ne3l 1945
ed era stato Levi
a richiamare
l'attenzione
sulla cultura contadina
del meridione,
e a rivendicare
la sua differenza
e il suo radicamento
storico
e antropologico
poi il libro
di Rocco Scotellaro
di breve vita,
su l'inchiesta su
contadini del sud
fatto per storie
di vita,
e di vita contadine
quindi non sono
molti libri
in quanto
pochi italiani
sapevano
leggere
e scrivere
e potevano studiare
per tempo
soni i figli dei contadini
dopo che
scolarizzati
diplomasti
e laureati
a negare
l'esistenza della
civiltà contadina
perché si vergognavano
del loro passato
ed essere nati
da lì
per molti
è vergogna,
e si è trattato quindi
di un tradimento,
le cui tracce
evidenti oggi
perchè una ragione
centrale nel ripudio
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e quindi ripudio
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e quindi nessuno
è innocente
da chi ha condiviso
benessere collettivo,
ancorchè disparato
che ha segnato
i decenni della
nuova economia
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e che rende
evidente
come va il mondo
a tutti coloro
che non si lasciano
incantare
da chiacchiere
e miti diffusi
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è una storia
di lunga durata
che si è spenta
o mutata
la rottura
è avvenuta negri anni 60 del 900
con abbandono
campagne
e emigrazione
verso Nord
europa
e Italia
dopo quella avvenuta
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e gli anni
di ricostruzione
dopo guerra
e dei miracoli economici
hanno finito
con uccidere,
la specie portante
la vera spina dorsale
della società
i contadini
e ciò lo ha detto
Kapushinski
che girando il mondo
ha visto
e raccontato
dalla paerte
di chi sta sotto
e non sopra
o è al suo servizio:
e più grave genocidio
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e ciò significa
mettere il futuro
della vita
umana,
mettere in conto
distruzioni future,
massacri
ecologici,
e umani
di prodotti
e animali
i contadini
ieri
fuggono in massa
da terre
sperando in una
società migliore
e sul piano dei consumi
l'hanno trovata,
una realtà
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i loro motivi
erano evidenti,
la scarsità,
le condizioni
di vita
pur dichiarando
nostalgia
per il mondo
scomparso
da cui provenivano,
diceva mia madre:
dirò sempre
qualcosa per
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ed emigrata
con figli
e marito
non ha trovato
la libertà sperata,
ma col benessere,
nuove costrizioni
e non una
nuova civiltà
come diceva
Rocco Scotellaro:
ho perso
schiavitù contadina/
non mi farò più
un bicchiere contento/
ho perso la mia libertà
nei paesi del sud
e non solo,
erano i pochi
che sapevano
avendo studiato
Levi poi
nei paesi
non solo del sud
dove più disperati
c'erano i
don Traiella
cioè i preti
e intellettuali
frustati,
disperati
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nel mondo di ieri
vi erano
contadini,
artigiani,
ambulanti,
carabinieri,
"i luigini",
Sono la folla dei burocrati,
degli statali,
dei bancari,
degli impiegati di concetto,
dei militari,
dei magistrati,
degli avvocati,
degli studenti,
dei parassiti
sono
quelli che
dipendano
e comandano,
amano e odiano
gerarchie,
servono e imperano
i padroni,
i commercianti,
i professionisti
che erano proprietari
terrieri
come nell'Italia mezzadrile
dei luigini
contrapposti
ai contadini
perfino fisicamente
e diceva Salvemini
che dopo morti
rimaneva l'impronta
del sedere nei circoli
i luigini
non volevano sapere,
nascondevano il vero
e si giustificavano
mentendo,
e i don Traiella
potevano poco,
incapaci di azioni
che potevano coinvolgere
i contadini,
o spaventati di farlo
o, ed erano tuttavia
i migliori
fiduciosi
in interventi dall'alto
e da lontano,
prigionieri
del mito buongoverno,
autoritario
o democratico
e definiti
la più vasta specie
umana sulla terra,
che si somigliava ovunque,
e venuta dopo
i raccoglitori,
ai coltivatori
non è riconosciuto
di avere
una cultura propria
una sua civiltà
come se
rapporto con natura
(stagioni,
seminagioni,
sperimentazioni,
innesti, selezioni,
orti e terrazze,
vino e mele,
grano e riso,
conservazione e
lavorazione die prodotti,
il bue e l'asino e capra,
porco e gallina,)
e vita associata
(famiglia
e famiglia allargata,
sagrato e osteria,
favola e mito,
musica e recita,
lotte
i padroni abusivi
di terre)
non fossero cultura
e civiltà
con usurpatori,
e non fossero
le associazioni,
il mutuo soccorso,
i sindacati,
i partiti,
manifestazioni,
scioperi,
le lotte
e ciò è durato
fino a quando
i padroni
l'anno avuta vinta,
e la storia
è stata cambiata
non tanto
dall'acciaio
quanto dalla plastica,
e poi dalle comunicazioni
ed un arma
a doppio taglio
inizialmente
liberatoria
ma poi
costrittiva
e corritrice
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