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Mappa 3 - Coggle Diagram

- - - - A Natale un tizzone del ceppo che bruciava nel camino veniva conservato per essere
        
        utilizzato nella stagione primaverile, che è anche la stagione dei temporali.
        
        Il maltempo e i cali improvvisi di temperatura erano infatti molto pericolosi per la
        
        salute dei bachi. Il tizzone natalizio, benedetto da Gesù Bambino, veniva usato per
        
        accendere i bracieri che riscaldavano i locali destinati all’allevamento, gli stessi locali
        
        della cascina dove viveva e spesso dormiva la famiglia.
        
        Una variante di questa pratica era quella di bruciare rametti di alloro o di lauro che
        
        erano serviti per preparare il presepio e che il prete aveva benedetto in occasione della
        
        vista natalizia presso la cascina.
- - - - Anche i contadini della Brianza riconoscevano nella proverbiale pazienza di san
      - Giobbe, detto Sa’jop, il protettore «naturale» di un allevamento che richiedeva
      - sicuramente questa virtù. Fede e fantasia popolare stabilivano una similitudine
      - tra la fedele pazienza di Giobbe, amato da Dio, con il beneficio economico
      - promesso al contadino come ricompensa per le sue fatiche nell’allevamento dei
      - bachi.
      - In Brianza sono presenti ancora preziose testimonianze iconografiche di questo
      - culto: sui muri di molte cascine è ancora leggibile l’immagine di Giobbe sdraiato
      - sotto un gelso sul quale salgono i vermi delle piaghe, per trasformarsi in
      - bozzoli.
  - - - Questi ultimi furono identificati dai contadini come i bachi da seta da loro allevati.
      - Fu in questo modo che la devozione rese San Giobbe il protettore della bachicoltura.
      - Il particolare delle piaghe è descritto nella Bibbia (Gb., 2,7-8) ma ovviamente nel testo sacro
      - non c’è traccia dei bachi da seta!
- - - - Le caratteristiche profane del rituale derivano da antichi riti primaverili di origine pagana,
      - legati all’impiego di simboli vegetali che erano diffusi in tutta Europa come ad esempio
      - il Calendimaggio.
      - La Chiesa locale tollerava questi riti quando non costituivano un pericolo per la moralità
      - della popolazione.