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SCUOLA SOVIETICA DEL MONTAGGIO pt4 - Coggle Diagram
SCUOLA SOVIETICA DEL MONTAGGIO pt4
La corazzata Potemkin
1925, su commissione, celebrazione della rivolta armata del 1905, doveva essere diviso in otto
episodi in posti diversi ma per complicazioni decidono di concentrarsi sulla corazzata di Potemkin
(scalinata sul mare, arrivo dei Cosacchi); presentato al Teatro Bol'šoj di Mosca il 21 dicembre del
1925, non viene molto apprezzato; esplode a Berlino diventando il primo film del nuovo cinema
sovietico ad essere conosciuto in Europa.
Notazioni critiche
Rinuncia approccio attrazionale della regia; uso limitato movimenti mdp, attenzione su
composizione inquadratura e montaggio; attenzione ai dettagli rivelatori, raffinatezza fotografica,
angolazioni alto/basso; superamento montaggio delle attrazioni; lavoro sul conflitto dinamico tra
inquadrature (overlapping editing=ridondanza, valore simbolico); composizione sintattica basata
sulla discontinuità; montaggio ellittico (tagli sensibili), montaggio discontinuo (jump cuts),
contrasto grafico, contrasto cromatico/volumetrico.
Sintesi nell'attacco a Odessa: campi/controcampi e raccordo sullo sguardo; scansione libera/caotica
del montaggio per scuotere visualmente lo spettatore.
La dialettica della forma cinematografica
1929, superamento del cinema delle attrazioni verso un cinema intellettuale, tentativo di costruzione
di sintassi cinematografica a partire dal montaggio; il cinema colpisce lo spettatore sul piano
percettivo (scosse emotive) e trasmettendogli concetti astratti.
La natura è retta dalla dialettica, quindi lo sono anche tutte le manifestazioni del pensiero; l’Essere
non può essere pensato al di fuori della Dialettica; la natura vive della dialettica tesi/antitesi che
produce una sintesi dinamica.
L'arte è conflitto e il conflitto ne è la sua matrice; è conflitto per missione sociale, per la sua natura
e per la sua metodologia
Il cinema deve la sua ragione stessa d’esistenza al principio della dialettica (persistenza retinica). È
arte di sintesi, arte spaziale (arti visive) e temporale (musica) e si basa su i due elementi
fondamentali di inquadratura e montaggio. L'inquadratura è una “cellula di montaggio”(montaggio
spaziale); il montaggio cinematografico come tale si ricollega all'arte temporale.
Nell'ultima parte tenta una sintassi cinematografica, “drammaturgia della forma cinematografica”,
con una doppia classificazione: conflitti formali su cui strutturare il montaggio e tipologie di
composizione
• Composizioni ottico/percettive (scossa percettiva nello spettatore);
• Associazioni psicologiche (da composizioni emotive, metafore per rendere più incisiva una
situazione);
• Nuovi concetti (da composizioni intellettuali, metafore astratte)
Ottobre (Oktjabr’, 1928)
Primi esperimenti «verso una forma completamente nuova di espressione cinematografica: verso un
cinema intellettuale, liberato dai limiti tradizionali, capace di esprimere in forme dirette idee,
sistemi e concetti senza bisogno di transizioni e di parafrasi, «sintesi di arte e scienza».
Il ritorno del realismo e il passaggio al sonoro
Dal 1934 con il realismo socialista è impossibile continuare le sperimentazioni cinematografiche;
l'avvento del sonoro rende chiara la fine delle avanguardie, perché rafforzava la dimensione del
realismo rappresentativo in un modo che non poteva più essere controbilanciato. Scrive nel 1928 la
Dichiarazione sul sonoro insieme ai registi Pudovkin e Aleksandrov, cercando di mantenere la
dimensione visiva e quella sonora separate (asincronismo). La dimensione realista prevale su quella
“scritturata”, che ormai si affaccia solo nel cinema d'autore.