Il luogo è stato interpretato come riflesso simbolico del carattere del suo proprietario, che vive in solitudine su una montagna isolato da tutto. Il castello si trova in una valle posta al confine dello stato di Milano e del Bergamasco, in cime ad un colle accessibile solo da un lato, in basso scorre un torrente che funge da confine tra i due territori. Nessuno può salire senza essere visto dal castello, ciò lo rende una fortezza inespugnabile (l'innominato vive lì circondato da una guaernigione di bravi). All'interno è un intrico di corridoi bui, alle pareti moschetti e sciabole, mentre di guardia ad ogni stanza si trova un bravo.