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VALUTAZIONE SCOLASTICA - Coggle Diagram

- - - - La valutazione formativa si compie durante il processo formativo, per rilevare come gli studenti recepiscono le nuove conoscenze, adeguando l’attività didattica alle diverse esigenze e caratteristiche degli alunni. Criterio dell’utilità ad “aggiustare il tiro”, ad adeguare l’attività didattica alle diverse esigenze e caratteristiche degli alunni.
      - rapidi quiz a risposta multipla (anche in gruppo, sotto forma di gioco e con l’impiego delle tecnologie digitali
        
        brevi interrogazioni orali
        
        controllo delle attività individuali e di gruppo effettuate a scuola e dei compiti a casa.
      - A differenza della valutazione sommativa, quella formativa non è finalizzata a stabilire un giudizio di valore, ma a porre gli studenti nelle migliori condizioni per poter migliorare le proprie performance, attraverso lo sviluppo di competenze metacognitive (tra cui l’autovalutazione e l’autocorrezione) e dell’imparare ad imparare nell’ottica del lifelong learning (vedi competenze chiave europee per l’apprendimento permanente).
  - - - Gli indicatori che più frequentemente vengono utilizzati per condurre la valutazione ex-post riguardano: 1 efficacia, rapporto obiettivi-risultati; 2 efficienza: rapporto obiettivi-risultati-costi;
        3 innovazione e soprattutto 4 trasferibilità delle esperienze in altri contesti.
      - Le tipologie di prove più adatte alla valutazione sommativa sono quelle che garantiscono, contemporaneamente, un adeguato livello di validità e di attendibilità, quesiti di tipo oggettivo (scelta multipla, corrispondenze, vero-falso, etc.), sia quesiti semi-strutturati (domande strutturate, saggio breve, etc.) che permettono di rilevare gli obiettivi cognitivi di più alto livello: elaborazione, creatività, etc.
      - Le prove sommative devono essere elaborate in maniera che prevedano difficoltà crescenti, quindi quesiti “facili” accessibili agli alunni in difficoltà e altri “difficili” che possano stimolare e mettere alla prova gli alunni più competenti. Per gli alunni con disabilità e con DSA le verifiche devono essere corrispondenti a quanto è stato stabilito nella stesura dei PEI e dei PDP.
  - - - conoscenze pregresse (basi fondamentali per i nuovi apprendimenti – Ausubel, apprendimento significativo).
      - Novak, teorizzatore delle mappe concettuali
      - test d’ingresso
        
        questionari.
        
        brevi domande aperte
        
        domande chiuse a risposta multipla
      - da Jonassen, il quale ha definito le caratteristiche dell’apprendimento significativo.
      - autovalutazione
        
        (oltre alle conoscenze pregresse): motivazione, interessi, stili cognitivi e di apprendimento
        
        gli alunni sono pertanto considerati come protagonisti dell’apprendimento e costruttori attivi di conoscenze (Costruttivismo).
      - documentazione proveniente dal grado o dall’ordine precedente di scolarizzazione
- - - - DIMENSIONE SOGGETTIVA = chi valuta
        
        Micro-livello di valutazione: a livello di singola classe. Si riferisce alla valutazione degli apprendimenti in ciascuna disciplina e del comportamento. Chi se ne occupa: docenti, alunni (autovalutazione).
        
        Meso-livello di valutazione: a livello di intero istituto. Si veda il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV, DPR 80/2013): RAV, PdM, visite dei NEV (Nuclei Esterni di Valutazione), azioni di miglioramento, rendicontazione delle istituzioni scolastiche.
        
        Macro-livello di valutazione: sistema scolastico nazionale, anche a confronto con altri Paesi (ex. INVALSI – partecipazione alle indagini OCSE-PISA).
    - - CONOSCENZE (sapere cosa: know what): indicano il risultato dell’assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento. Nel Quadro europeo delle Qualifiche e dei Titoli (EQF), le conoscenze sono teoriche e/o pratiche;
        
        ABILITA’ (saper fare: know how): indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare a termine compiti e risolvere problemi. Nell’EQF sono descritte come cognitive (l’uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l’abilità manuale e l’uso di metodi, materiali, strumenti);
        
        COMPETENZE (saper essere: know why): indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale. Nell’EQF le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia.
        
        Le competenze richiedono una VALUTAZIONE AUTENTICA (Grant Wiggins, anni ‘90), secondo secondo la quale è necessario valutare anche ciò che gli studenti sanno fare con ciò che sanno, al fine di capire se gli studenti sono in grado di usare in modo intelligente ciò che hanno appreso.
    - - La valutazione serve all’intera comunità scolastica:
      - Docenti: per capire come regolare la didattica.
      - Studenti: per ricevere dei feedback sui processi di apprendimento.
      - Famiglie: per essere informate sui risultati dei figli.
      - Scuola: per apportare delle modifiche o delle aggiunte all’offerta formativa (PTOF).