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[9] RITRATTO LETTERARIO: LEOPARDI - Coggle Diagram
[9] RITRATTO LETTERARIO: LEOPARDI
la figura intellettuale di Leopardi e l'insieme della sua opera poetica che sono sostenute da un'intesa riflessione filosofica
alcune fonti sono: Liriche, Opere in Prosa
a fianco allo Zibaldone vi sono 111 Pensieri e le prose filosofiche delle "Operette Morali" composte nel 1824 in un momento di abbandono alla poesia
qui si raccontano dialoghi e racconti di personaggi e ambientazioni stravaganti e dal tono in apparenza umoristico ma serio nella sostanza
tutti i motivi possono essere riassunti nel trema fondamentale del destino di infelicità che sovrasta ogni creatura. Per l'essere umano tale condizione è determinata dalla sua tendenza alla ricerca del piacere, dell'immaginazione egli si prefigura come illimitato e perenne
il saggio sa che la felicità è irraggiungibile e non si illude, gli uomini comuni che non conoscono la verità coltivano illusioni
alla prova della realtà ogni piacere può essere alla più limitato e contemporaneo; la felicità irraggiungibile è solo un'illusione
fra queste ultime spicca il vasto quaderno dello "Zibaldone di pensieri" che è il diario fedele o il registro della sua vita intellettuale, infatti esso è la fonte più importante per costruire l'origine della poesia e insieme del pensiero leopardiano
alla base del pensiero di Leopardi si pone la concezione della Natura, essa gli appare prima benigna e in seguito matrigna -> questo perché essa illude l'uomo con la promessa della felicità senza poi mantenerla
3 fasi nel pensiero di Leopardi sulla Natura sono:
inizialmente Leopardi ritiene che ogni progresso allontana dall'innocenza e dalla libertà originarie. Questa è la
fase del pessimismo storico
. La nascita dell'organizzazione sociale, gerarchica è la causa dell'infelicità. Più felice di quella umana è l'esistenza degli animali, che vivono secondo lo stato di natura esprimendo i propri istinti. Una simile condizione di ingenuità e spensieratezza è concessa all'uomo solo nell'infanzia
dal 1823 in poi Leopardi si corregge, ora denuncia l'inganno della Natura che ci condanna al dolore è la
fase del pessimismo cosmico
-> il male è universale e perenne indipendente dalle condizioni storiche, sociali e individuali. La Natura è come una forza cieca guidata da intrasformabili leggi e volta ai fini della creazione e distruzione -> si rivela non più benefica ma indifferente alla condizione delle sue stesse creature. Per il poeta l'unico bene non è la Natura ma la ragione -> perché smaschera le illusioni e rivela il vero
preso lo svolgere dei fatti della Natura nel comune dolore non rimane agli uomini che la possibilità di allearsi tra loro allo scopo di combattere il destino. Questa è la
fase del pessimismo eroico*
-> in cui si evidenza l'apertura del poeta a un valore positivo, quello della solidarietà e fratellanza
la Natura è uno dei temi principali delle poesie dell'autore, questa rappresenta nella forma concreta il paesaggio e inoltre viene cantata con accenti di profonda emozione ed esaltata in tutta la sua bellezza con toni sereni
i componimenti leopardiani procedono in modo diverso -> i toni si fanno malinconici quasi disperati anche se sempre composti
il poeta affronta i temi che connotano la sua visione pessimista della vita: inevitabilità del dolore; illusorietà del piacere; vanità di ogni ideale
a ciò consegue che l'unica speranza per l'uomo è la morte perché lo libera da ogni bisogno e desiderio inoltre dal dolore
Leopardi ritiene sapere è sempre meglio di non sapere -> benché la consapevolezza accresca il dolore essa è preferibile all'ignoranza
sa qui nasce la polemica contro coloro che si accontentano di false speranze e nutrono fede in un avvenire che è destinato a deludere
la noia per la vita può costituire uno stimolo alla conoscenza; può sollecitare azioni eroiche e aspirazioni grandi