Ci troviamo nell’ambito del belcanto, in cui viene esaltata la voce dei cantanti e la musica viene composta per mettersi al loro servizio. Nell’Ottocento, con l’avvento del Romanticismo, le vicende portate sulla scena non vengono composte solo per fare da sottofondo ad una giornata di svago. Iniziano a porsi come modelli di comportamento, dando voce a sentimenti passionali e spesso contrastati. Nella sua evoluzione l’opera lirica arriva ad abbracciare tutte le fasce della società. Nella Germania di quegli anni nasce e vive Richard Wagner, il massimo autore di opere liriche tedesche. Nasce nel 1813 a Lipsia. La musica contribuisce a fermare il tempo della finzione, per sviluppare al massimo grado l’emozione che deve essere rappresentata in quel momento. Subito dopo la trama riprende dal punto in cui si era interrotta.
Ecco quindi che la linearità dell’opera si interrompe. In questo senso l’opera viene vista come una successione di momenti isolati tra loro, che vengono cuciti insieme da più o meno lunghi momenti musicali. Tutto questo per Wagner è inconcepibile. Ritiene assolutamente inaccettabile la continua alternanza dei momenti di supremazia della musica sullo svolgimento del dramma e viceversa. Modificando alla base le strutture musicali dell’opera tradizionale, ciò a cui aspira Wagner è la realizzazione dell’opera d’arte totale. In essa, tutte le arti (musica, poesia, danza, pittura, scenografia, ecc) devono fondersi. Musica e dramma in particolare devono cooperare. Ecco allora che Wagner elimina la struttura tradizionale dell’alternanza di recitativo e arie, creando un flusso musicale ininterrotto in cui l’azione drammatica si svolge senza rallentamenti. L’orchestra si amplia per numero di strumenti, permettendo evoluzioni timbriche e cromatiche mai pensate prima d’ora. Vengono introdotti nuovi strumenti. L’uomo entra a far parte di un legame tra la vita e la Natura. Come chiudere gli occhi in un bosco e lasciarsi trasportare dai suoni della natura che ti circonda e diventare tutt’uno con essa. In fin dei conti l’intento di Wagner era davvero quello di trasportare il suo pubblico in un contesto in cui tutti venissero coinvolti in un rinnovamento spirituale. Per questo motivo, prende spunto dai miti e dalle leggende nordiche. Wagner attinge al mito, conferendogli un significato attuale, con l’intento di attribuire all’evento teatrale una funzione di comunicazione.