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[2] RITRATTO LETTERARIO: MANZONI - Coggle Diagram
[2] RITRATTO LETTERARIO: MANZONI
l'evento più importante della vita di Manzoni fu la conversione religiosa maturata nel 1810 e da quel momento in poi egli intese la propria opera di scrittore come una vocazione a testimoniare l'ordine che Dio ha impresso nel mondo
il Dio di Manzoni è nascosto e spesso silenzioso, non è il Dio onnipresente del Paradiso di Dante bensì quello misterioso e terribile come definito in un incompiuto Inno
questo Inno compost6o in ricordo della moglie Blondel comincia con il verso famoso e tragico rivolto a Dio e Manzoni esplicita da un lato la ricerca della fede da parte di individui, dall'altro la scoperta di Dio da parte di chi se ne sente lontano
la religiosità di Manzoni fu improntata dal giansenismo corrente del cattolicesimo molto diffusa nella Francia del '600 e '700 che è caratterizzata da una spiritualità intransigente e fiduciosa solo nella grazia di Dio
erede della cultura illuminista Manzoni si fece portavoce di una letteratura pensata non come gioco/funzione ma come rappresentazione del vero ed espressione di precise tensioni morali e sociali
la letteratura non può che basarsi su ragione e riflessione, ma su ciò egli sovrappose nuovi elementi che provenivano dal Romanticismo europeo
dopo la conversione del 1810 Manzoni intese la propria opera di scrittore come una missione affidatagli da Dio
da qui nasce il progetto di letteratura: capace di sentimento e passionalità; immersa nella storia in quel passato oscuro; razionale e obiettiva perché fedele alla realtà o civile
la provvidenza più che essere una forza che salva dall'esterno è una voce che risuona nell'interiorità della coscienza, è la capacità di ascoltare la voce di Dio e di seguirne la parola. Se esiste l'ingiustizia essa dipende dalla responsabilità dell'uomo -> è proprio tutto questo tema a fare da sfondo a tutta l'opera di uno scrittore morale
la personalità e opera letteraria di Manzoni appaiono segnate dalla sua religiosità e in questo ambito il cattolicesimo dell'autore appare mediatore tra vecchio e nuovo -> ovvero una posizione di equilibrio che ritornerà anche nella sua teoria letteraria
la conversione di Manzoni maturò nel clima spirituale del giansenismo parigino, la denuncia di quanto è facile per l'uomo di allontanarsi da Dio e compiere il male rimane uno dei suoi motivi di ispirazione
in seguito Manzoni utilizzò un cattolicesimo più sereno -> la denuncia del male si addolcisce; prevale la fiducia che Dio è sempre capace di tratte dal male il bene
il poeta si pone al servizio della verità religiosa non è più alla ricerca della gloria individuale ma assume una funzione pedagogica
il suo compito divenne testimoniare a tutti l'ordine di Dio che ha impreso nel mondo. In lui la dimensione religiosa si incontra con quella civile -> il suo scopo nelle opere è di offrire ai lettori occasioni di riflessione individuale in vista di un progresso della società
la conversione religiosa fu per Manzoni un evento decisivo anche sul piano letterario, fino ad allora il giovane scrittore aveva seguito i modelli della letteratura classicista d'inizio sec.
parlare di un cattolicesimo più aperto e fiducioso non significa parlare di un Manzoni ottimista, perché in tutte le sue opere si traggono domande drammatiche -> perché il male e il bene convivono?; Perché il malvagio spesso trionfa?; Un individuo può cambiare la società?; Quale senso hanno vita e storia?
Manzoni è convinto che male e bene convivono nella storia e nel core degli individui perché l'uomo cade facilmente preda del peccato; senza Dio il mondo è una foresta di belve
i giusti soffrono perché Dio chiede loro di cooperare con lui alla redenzione del mondo espiando con le proprie pene il peccato altrui
Manzoni risponde che tutti gli individui hanno una personale responsabilità di fronte a Dio e alla propria coscienza; compiere la cosa giusta è fondamentale per non assomigliare a quei giudici indegni
secondo Manzoni la vita umana cammina verso la sua meta trascendente proprio come la storia è attesa del suo riscatto supremo. Bisogna percorrere molta strada prima di poter chiarire il senso e direzione del proprio cammino
il capolavoro di Manzoni ricostruisce un'epoca precisa per uno scopo di migliorare la società contemporanea ma dentro il più vasto sfondo collettivo si collocano drammi morali e psicologici degli individui e dove si mette in rilievo l'opera divina
elaborazioni in 3 fasi:
Prefazione alla tragedia del 1820
coerente con le nuove teorie romantiche Manzoni abbandona le vecchie leggi aristoteliche e raccomanda la creazione di un nuovo tipo di coro teatrale ripreso dagli antichi cori del teatro greco ma allo stesso tempo moderno perché esprime direttamente le idee e visione del mondo dell'autore
dopo la
Lettre à M. Chauvet
scritta in francese a Chauvret che aveva discusso le novità del Carmagnola dove Manzoni abbandona il Classicismo. Per egli è la letteratura ad adattarsi alla vita solo nella felicità della storia il poeta può farsi educatore di bene ma non per questo dovrà essere uno storico
ultimo documento
Lunga lettera sul Romanticismo
inviata dall'autore a D'Azegno. L'autore afferma che la poesia e letteratura debbano proporsi utili per iscopo, il vero per soggetto, interesse per mezzo. Egli deve essere fedele interprete della storia e affidare i propri scritti una missione anche educativa ma deve conferire alla propria scrittura una forma coinvolgente