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SCUOLA SOVIETICA DEL MONTAGGIO - Coggle Diagram
SCUOLA SOVIETICA DEL MONTAGGIO
Cinema russo e Rivoluzione d'ottobre
Prima della guerra il cinema russo era condizionato dalla presenza delle filiali della Pahté e della
Guamont; con lo scoppio del conflitto e la chiusura delle frontiere si sviluppa una cinematografia
nazionale. Nel cinema pre-rivoluzione si affermano Evgenij Bauer e Jakov A. Protazanov, con
melodrammi di matrice letteraria, dal ritmo lento, costruiti sulla presenza di alcuni divi.
Scoppio della guerra, peggioramento crisi, 1917 deposizione zar e governo provvisorio, rivoluzione
bolscevica ottobre 1917 con Lenin.
Il cinema sotto il comunismo si divide in quattro fasi:
• L’era del comunismo di guerra (1918-20): documentari, film di propaganda, 1919
fondazione della Scuola statale di cinematografia a Mosca (VGIK);
• L’era della Nuova Politica Economica (1921-24): ricomincia l'importazione di film europei
e dal 1923-24 iniziano le prime produzioni private con i Le straordinarie avventure di Mr.
West nel paese dei bolscevichi (Lev Kulešov, 1924) ;
• L’era del consolidamento del sistema (1925-33): con il successo internazionale nel 1925 di
La corazzata Potëmkin di Sergej Ejzenštejn il governo inizia ad investire di più nel cinema e
nella realizzazione di film nazionali;
• Il realismo socialista e la stagnazione (1934-53): muore Lenin, sale Stalin: unica linea
estetica di “realismo socialista” per coinvolgere le masse popolari nella condivisione degli
obiettivi del partito; predilezione film epici/popolari/didascalici. Con l'ascesa di Chruščëv si
apre un periodo di distensione
Dal futurismo al costruttivismo
Negli anni Dieci si impongono il cubo-futurismo (attacco caotico contro l'arte tradizionale) e il
suprematismo (ricerca più astratta/geometrica). All'indomani della rivoluzione si impone il
costruttivismo, basato sui seguenti principi:
• Funzione sociale dell’arte (sostenere/promuovere la nuova società comunista);
• Superamento della distinzione fra arti alte e arti basse (oggetto comune=oggetto artistico);
• Assimilazione di lavoro artistico e lavoro meccanico (artista=operaio);
• Concezione dell’opera d’arte come macchina produttrice di senso (macchina di adesione
socialista);
A teatro il massimo esponente è Vsevolod Mejerchol’d che rivoluziona scenografie, costumi e
recitazione con scene simili a catene di montaggio e attori che seguono il principio della
biomeccanica (recitazione=performance fisica astratta/acrobatica).
Lev Kulesov
Figura di riferimento nella scena cinematografica sovietica postbellica; inizia come scenografo e dal
1919 insegna alla Scuola Statale di Cinematografia; lavora con prove, sedute di recitazione ed
esperimenti di montaggio su pellicole vecchie per via dell'assenza di materiale.
Effetto Kulešov: crea una sequenza a partire da materiali di vecchi film (collegamento inquadrature
con raccordo sullo sguardo).
Mirava a dimostrare che è sempre il montaggio a dare il senso del film, non i singoli materiali
(inquadrature).