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CINEMA DELLE AVANGUARDIE STORICHE pt2 - Coggle Diagram
CINEMA DELLE AVANGUARDIE STORICHE pt2
Astrattismo e cinema delle avanguardie storiche
Bordwell e Thompson, “cinema sperimentale fuori dall'industria”:
• Autofinanziamento/mecenati;
• Sulla scia di cubismo, futurismo, astrattismo, dadaismo e surrealismo;
Astrattismo
Insieme di ricerche collegate che si svolgono nella scena artistica tedesca (1921-1929); coinvolgono
artisti come Viking Eggeling, Hans Richter, Walter Ruttman e László Moholy-Nagy.
VISIONE DI: Rhythmus 21 (Hans Richter, 1921)
È una ricerca che “nega qualsiasi forma di comunicazione con lo spettatore che non sia puramente
ritmica, percettiva, percussiva”; una successione dinamizzata di elementi grafico-cinetici, forme
astratte, geometriche che dialogano con la musica e la pittura non figurativa.
Questo cinema astratto vuole ricostruire attraverso un’esperienza sinestetica il dinamismo delle
metropoli industriali europee, secondo una progettualità che fa dialogare il cinema con la musica e
con altre forme di espressione visuale (fotografica/grafica/design).
Procedimenti adottati dalle avanguardie:
• Sostituzione delle didascalie con associazioni di immagini;
• Creazione di immagini-mosaico;
• Costruzione di immagini centrate su oggetti;
• Costruzione di immagini centrate su parole;
Domina la proposizione di un modello di cinema antinarrativo e astratto, attraverso slogan, che
influenza tutte le avanguardie nel corso del Novecento.
Futurismo
La cinematografia futurista è un testo scritto nel 1916 da Filippo Tommaso Marinetti, Bruno Corra,
Emilio Settimelli, Arnaldo Ginna, Giacomo Balla e Remo Chiti, diviso in pars distruens e pars
costruens: vengono rifiutati il “neutralismo”, la cultura libresca e museale (“passatismo”) ed esaltati
patria, guerra, macchina e velocità.
Si scontrano due nozioni teoriche in apparente contraddizione, il cinema puro (“il cinematografo è
un'arte a sè”, deve ispirarsi solo alla pittura e mirare alla rappresentazione visiva astratta) e la
poliespressività (direzione verso cui tendono tutte le tecniche artistiche moderne; tendenza a
“contaminarsi” attraverso sintesi o sincretismo)
Il cinema è arte della sintesi, perché manipola elementi eterogenei e i mezzi espressivi più diversi
(pittura, scultura, architettura, musica, poesia)
Procedimenti adottati dalle avanguardie:
• Sostituzione delle didascalie con associazioni di immagini;
• Creazione di immagini-mosaico;
• Costruzione di immagini centrate su oggetti;
• Costruzione di immagini centrate su parole;
Domina la proposizione di un modello di cinema antinarrativo e astratto, attraverso slogan, che
influenza tutte le avanguardie nel corso del Novecento.