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CINEMA DELLE AVANGUARDIE STORICHE - Coggle Diagram
CINEMA DELLE AVANGUARDIE STORICHE
Arte VS industria
Dopo la guerra i paesi europei devono confrontarsi con la crisi dei valori della belle epoque,
l'affermazione della nuova superpotenza USA e il declino economico e commerciale di Francia,
Germania e Regno Unito.
Nel cinema, le cinematografie europee si trovano in una situazione di sudditanza rispetto ad
Hollywood. È un momento di evoluzione in senso industriale di tutto il comparto della produzione
culturale e artistica: le diverse risposte delle specifiche cinematografie si accomunano dall'artisticità
dei prodotti rispetto alla commercialità americana.
Arte:
• Esperienze di avanguardia;
• Movimenti e scuole (astrattismo, “cinema puro”), avanguardie storiche (futurismo,
dadaismo, surrealismo), avanguardie cinematografiche (scuola sovietica del montaggio);
Industria:
• Modelli Studio System (USA, Giappone);
• Società produttive dominanti (Pathé, Gaumont, UFA ecc);
• Generi e filoni (impressionismo, espressionismo)
Il cinema come arte produce dei movimenti e delle scuole; il cinema come industria produce
modelli di Studio System; esprime società produttrici in posizione dominante come la Pathé e la
Gaumont in Francia e l’UFA in Germania, e tende ad organizzare la sua produzione in generi (più
strutturati) o filoni (più contingenti e legati alle mode culturali del momento).
Bisogna distinguere tra le esperienze delle avanguardie storiche propriamente dette (futurismo,
dadaismo e surrealismo) dall’esperienza della scuola sovietica del montaggio, che mantiene contatti
sia con le avanguardie storiche che con impressionismo ed espressionismo
L’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica
Per il critico Walter Benjamin (L’opera d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica, 1936), la
fotografia e il cinema determinano la perdita dell’aura da parte dell’opera d’arte, facendola uscire
da una dimensione elitaria e trasportandola in una dimensione quotidiana alla portata di tutti.
Il modernismo spinge per il superamento della distinzione tra prodotto artistico e prodotto
industriale (arti maggiori/minori), secondo l'idea di funzione sociale dell’arte: elevare il gusto delle
masse grazie la qualificazione del prodotto di serie.
Alcune avanguardie reagiscono invece recuperando le componenti soggettive del fare artistico
(pulsione distruttive/autodistruttive):l ’opera d’arte deve essere espressione dell’individuo e delle
sue esperienze percettive/oniriche, libera dalle funzioni sociali.
I punti in comune sono:
• Tendenza a ridefinire l’operare artistico a partire da una base teorica;
• Volontà di rottura con i valori estetici condivisi;
Nel rapporto con i cinema questi gruppi si dividono in due: sperimentalismo, astrattismo e
posizionamento rispetto alle altre arti VS realismo rappresentativo, narratività e divismo.
Lo sperimentalismo ha come base il rifiuto del realismo rappresentativo o fenomenologico
(realismo ontologico di Bazin), rifiuto di narratività e divismo attraverso un atteggiamento
sincretico o mimetico che si realizza sia nel dialogo sia nel rifiuto delle altre arti, in particolare
musica e pittura, alla ricerca di un'arte “pura” (forza visuale immagini, no contaminazioni di nessun
tipo).