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COSA VOGLIONO GLI STATI UNITI (giornale internazionale) Kiev, 2 maggio…
COSA VOGLIONO GLI STATI UNITI (giornale internazionale) Kiev, 2 maggio 2022
il cambio di strategia di Washingtonper indebolire la Russia è rischioso. Potrebbe spingere Vladimir Putin a portare la guerra oltre i confini dell’Ucraina e far saltare completamente la possibilità di una soluzione diplomatica
Negli ultimi giorni il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e i suoi alleati della Nato hanno cambiato tattica: sono passati dagli aiuti all’Ucraina contro l’aggressione russa a una manovra per indebolire il potere e l’influenza di Mosca.
Il presidente statunitense ha detto di voler inviare un messaggio chiaro a Putin: “Non avrai il controllo dell’Ucraina”. E dalla Casa Bianca ha precisato che la nuova politica si propone di “punire l’aggressione russa e ridurre il rischio di conflitti futuri”.
Il 28 aprile Biden ha chiesto al congresso di stanziare 33 miliardi di dollari per l’Ucraina (di cui venti per il sostegno militare)
La svolta degli Stati Uniti potrebbe essere il motivo per cui il ministro degli esteri russo, Sergej Lavrov, ha accusato Washington e l’occidente di portare avanti una guerra “per procura” contro la Russia, rischiando un conflitto mondiale che potrebbe essere nucleare. “Il pericolo è grave e concreto. Non dobbiamo sottovalutarlo”, ha detto il ministro.
E Putin ha ribadito per l’ennesima volta dall’inizio dell’invasione lo scorso 24 febbraio di non escludere l’uso delle armi atomiche contro i paesi della Nato: “Abbiamo tutti gli strumenti per rispondere a una minaccia diretta alla Russia, nessun altro li ha. E li useremo, se sarà necessario”.
“Agli occhi del Cremlino l’occidente è pronto a conquistare la Russia. Prima era un obiettivo nascosto, ora è dichiarato”
Per George Beebe, la Casa Bianca sembra dimenticare che “il primo interesse nazionale degli Stati Uniti è evitare una guerra nucleare con la Russia”, aggiungendo che “i russi hanno la certezza di poter fare in modo che, in caso di una loro sconfitta, perdano anche tutti gli altri. Forse stiamo andando verso questo scenario e sarebbe una strada molto pericolosa”.
MINACCIA NUCLEARE
Solo un mese fa Zelenskyj valutava l’idea di un’Ucraina neutrale al di fuori della Nato e ipotizzava un riconoscimento delle forze separatiste in Ucraina orientale, ma di recente ha spiegato al presidente del Consiglio europeo Charles Michel che alla luce delle atrocità russe l’opinione pubblica ucraina non lo avrebbe accettato.
Nel frattempo la Finlandia e la Svezia hanno detto di essere interessate a entrare nella Nato, abbandonando la loro lunga politica di non allineamento e creando potenzialmente una nuova polveriera al confine settentrionale della Russia. Per Putin sarebbe un colpo terribile. In diverse occasioni il presidente russo ha indicato l’allargamento della Nato a est come casus belli per l’invasione su larga scala dell’Ucraina.
UNA FERITA APERTA
Robert Gallucci, sostiene che le minacce russe evidenziano un cambiamento tattico e dovrebbero “essere prese sul serio nel caso di un coinvolgimento degli Stati Uniti in un conflitto diretto con le forze russe all’interno o intorno all’Ucraina, ovvero sul confine o oltre il confine russo”.
Truss ha dichiarato che “la Nato deve avere una visione globale ed essere pronta ad affrontare le minacce in tutto il mondo. Dobbiamo prevenire le minacce nell’Indo-Pacifico lavorando con i nostri alleati come Giappone e Australia per garantire che il Pacifico sia protetto. Inoltre bisogna assicurarsi che le democrazie come Taiwan possano difendersi da sole”.
Posizioni del genere consolidano la prospettiva di una guerra fredda globale e prolungata non solo contro la Russia ma anche contro la Cina.
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