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La Poesia - Coggle Diagram

- - - - La lunghezza e il nome di un verso sono dati dai numeri di sillabe metriche. Esistono però versi che non tengono nessun conto delle sillabe metriche. La poesia è in versi liberi.
        
        le sillabe più note sono:
        
        settenario: l'accento capita sulla 6° sillaba ; altri accenti sono su tutte le altre sillabe tranne la 5°
        
        endecasillabo: l' accento ritmico sempre sulla 10° sillaba; altri accenti ritmici sulla 4°, 6°,7° o 8° sillaba
- - - - Poesia
        
        Lo stagno risplende. Si tace
        
        la rana. Ma guizza un bagliore
        
        d'acceso smeraldo, di brace
        
        azzurra: il martin pescatore...
    - - Poesia:
        
        Nel mezzo del cammin di nostra vita
        
        mi ritrovai per una selva oscura,
        
        ché la diritta via era smarrita.
        
        Ahi quanto a dir qual era è cosa dura
        
        esta selva selvaggia e aspra e forte
        
        che nel pensier rinova la paura!
    - - Poesia
        
        Una donna s'alza e canta
        
        La segue il vento e l'incanta
        
        E sulla terra stende
        
        E il sogno vero la prende.
        
        Questa terra è nuda
        
        Questa donna è druda
        
        Questo vento è forte
        
        Questo sogno è morte.
    - - Poesia:
        
        Chi è questa che vèn, ch’on om la mira,
        
        che fa tremar di claritate l’are
        
        e mena seco Amor, sì che parlare
        
        null’om non può, ma ciascun ne sospira?
        
        Deo, che rasembra quando li occhi gira!
        
        Dical Amor, ch’io nol savria contare:
        
        cotanto d’umiltà donna mi pare,
        
        ch’ogn altra ver’ di lei i’la chiam’ira.
- - - - Amor, ch’a nullo amato amar perdona,
      - mi prese del costui piacer sì forte,
      - che, come vedi, ancor non m’abbandona.
      - Amor condusse noi ad una morte.
      - Caina attende chi a vita ci spense".
      - Queste parole da lor ci fuor porte.
    - - Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori,
      - le cortesie, l’audaci imprese io canto,
      - che furo al tempo che passaro i Mori
      - d’Africa il mare, e in Francia nocquer tanto,
      - seguendo l’ire e i giovenil furori
      - d’Agramante lor re, che si diè vanto
      - di vendicar la morte di Troiano
      - sopra re Carlo imperator romano.
    - - “O cavallina, cavallina storna,
      - che portavi colui che non ritorna;
      - tu capivi il suo cenno ed il suo detto!
      - Egli ha lasciato un figlio giovinetto;