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DISINFORMAZIONE E SFIDE ALLA DEMOCRAZIA, IL GIORNALISMO CONTEMPORANEO E IL…
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GIOVANI, SOCIAL MEDIA E DISINFORMAZIONE
Ruolo dei social media
non elemento determinante, che ha dato inizio a una serie di trasformazioni, ma il substrato abilitante/elemento facilitante delle grandi trasformazioni che sembrano investire la sfera dei comportamenti sociali
utilizzati in larga parte da giovani (generazione Y e Z: fascia di età tra 14 e 24 è quella maggiormente analizzata). Hanno dimestichezza, scarsa propensione a informarsi attraverso canali tradizionali e tendenza a comunicare istintivamente pensieri ed emozioni: i social sono per loro un luogo dove dimostrare auto-espressione di sé: una diversa concezione di intimità.
Motivazioni che stanno dietro l'utilizzo dei social network: a) intrattenimento b) mantenimento di relazioni sociali c) auto-espressione e conferimento di status d) ricerca di informazioni --> non solo la rete/portali/testate online diventano una fonte informativa privilegiata, ma anche gli stessi social network, che sono anzi largamente utilizzati. e) oggi utilizzato anche per realizzazione professionale
quasi la metà dei giovani in età adolescenziale utilizza un solo medium di informazione, rappresentato da internet per a) punti di vista differenti dalle fonti ufficiali b) formati innovativi in grado di intercettare più facilmente il gusto del pubblico giovanile c) aggregatori di notizie/personalizzazione dei contenuti/filter bubble
SE leggono: spesso infatti si verificano casi di deprivazione informativa/non fruiscono di alcun tipo di news. Ricerche hanno dimostrato che è qualcosa che risulta in corrispondenza di bassi redditi familiari --> scarsa attitudine a informarsi --> scarso capitale culturale --> scarso esercizio di diritti --> esclusione e marginalità sociale
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Necessità di una digital information literacy che unisca alle competenze digitali anche la conoscenza delle logiche e dei meccanismi di funzionamento per sviluppare un pensiero critico e informato --> avere un elettorato consapevole e responsabile
COVID E INFODEMIA
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La fortuna delle bufale
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è più facile la loro comparsa su temi fortemente polarizzanti dove la comunità è chiamata a schierarsi
sono banalmente più divertenti, più interessanti e giocose queste forme alternative di verità
esempi di bufale: connessione tra ogm e virus, la creazione di virus in laboratorio ecc
Obiettivo dell'articolo:
come è cambiato il rapporto tra la popolazione e processo informativo in epoca covid, tantoché, oltre alle canoniche fake news, bufale, possiamo utilizzare un altro neologismo: infodemia
autore è un giornalista medico scientifico responsabile di un'impresa che collabora con esperti del settore medico-sanitario per fare corretta informazione medico-scientifica (lavora con la Sif e nei primi mesi del 2020 è stato aggregato al sito di questa società un magazine sull'uso corretto e consapevole del farmaco). Ha cercato di ritagliarsi uno spazio di visibilità sulla rete attraverso alcuni accorgimenti informatici, sistemando parole chiave che risultavano essere le più cercate dagli utenti
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CONFLITTI ARMATI
Obiettivo: mostrare le modalità di utilizzo del web e di piattaforme social da parte di gruppi radicali e terroristici che prima non avrebbero potuto mai ritagliarsi uno spazio all'interno di un contesto in cui i media tradizionali agivano come gatekeepers (dettavano le regole della discussione)
Conflitto israelo-palestinese --> le forze israeliane avevano subito uno smacco mediatico nel 2006 da parte dell'organizzazione libanese affiliata a Hezbollah (abile nell'uso degli strumenti informativi x dare immagine di israele come stato aggressore e per compattare il fronte anti-israeliano nell'area e rafforzare il malcontento nella stessa counità israeliana --> Israele ha affinato le tecniche e ha dato inizio dal 2007 a campagne per contrastare i commenti ostili presenti sui social, promuovere un'immagine positiva di sé --> ha dato prova di capacità di manipolazione delle informazioni nella scorsa primavera quando ha finto un'invasione via terra (con tanto di diffusione della notizia sulle agenzie di stampa, poi smentita) per bloccare le milizie palestinesi nei tunnel dove preparavano la resistenza + hanno bombardato le sedi locali di agenzie nel settore della comunicazione per distruggere le risorse narrative dell'avversario (il potere della parola per rovesciare le strutture di potere egemonico) --> RISCOSSA PALESTINESE che si è vista negli ultimi anni costretta a utilizzare social che ha reso prevalenti le posizioni filopalesitnesi sul web
Stato Islamico: guerra di marketing condotta sui social che non ha richiesto dispiego di forze: Isis non aveva le competenze tecniche militari per riuscire nell'impresa: ha ottenuto una vittoria 1) grande campagna propagandistica su Twitter, messaggi poi condivisi da account personali dei combattenti, da fans e bot 2) intimidazione psicologica volta a terrorizzare opinione pubblica --> james foley
guerra di informazione condotta dalla Russia --> si sente attaccata dall'Occidente, responsabile di aver dichiarato contro la Russia un'offensiva informativa volta a destabilizzare le istituzioni (sul libro)
Armamento dei social media 1) raggiungere un vasto pubblico (molti attori coinvolti) 2) creare effetti nel dominio fisico e raggiungere obiettivi politici attraverso la manipolazione del cyber spazio/integrare guerre informatica, psicologica ed elettronica con le tradizionali strategie militari 3) guerra psicologica per piegare le difese dell'avversario e influire sul dominio cognitivo degli utenti e influenzare stati d'animo/motivazioni 4) creare e condividere contenuti dall'alto valore propagandistico spesso fuorvianti (promozione di campagne di disinformazione) 5) fattori come brevità, qualità dell'editing, grado di emotività e plurilinguismo in grado di favorire la diffusione tra i più giovani