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Scolastica e la Pedagogia Islamica - Coggle Diagram
Scolastica
e la
Pedagogia Islamica
Ugo di San Vittore
(1096-1141)
Convinzione di un non contrasto tra ricerca razionale e fede ma invece, un rapporto gerarchico. Infatti, per lui l’apice della conoscenza risiedeva nella mistica, con essa il mistico superava la parte razionale delle conoscenze andando oltre le sue capacità conoscitive e quindi perdendosi nella contemplazione di Dio. San Vittore distingue per primo le arti e le discipline: le prime concrete mentre le seconde basate sulla logica. Per questo designa uno spazio nel percorso di studi alle arti meccaniche. Voleva un ambiente si studio lieto e non obbligatorio in uno spazio aperto alla verità
I testi:
Didascalion e De istitutione novitiorum
Bonaventura da Bagnoregio
(1221-1274)
Il maestro per Bonaventura non solo stimola ma anche orienta e assiste l’allievo. Questo e il lavoro del maestro terreno però, la sapienza viene da un maestro spirituale e più autentico il Christus unus omnium magister.
La metodologia del maestro e di incoraggiare con l’esempio l’allievo
I testi:
Itinerario della mente verso Dio, Riduzione delle arti alla teologia e Cristo unico maestro di tutti
Le sue teorie sono basate sul pensiero agostiniano, infatti sostiene che prima il filosofo raggiungere la realtà empirica che poi solo il teologo cristiano riuscirà ad usare per raggiungere la sapientia religiosa. La realtà e quindi riflesso Dio ed è per questo che la conoscenza parte dalle cose inferiori, terrene, per arrivare alla contemplazione. Essa e divisa in 3 gradi: esteriore, interiore ed esterno. La migliore via per cogliere le essenze esterne e accostarsi a Dio e data dal conoscere tutte queste vie e giungere all’estasi e compiere il bene.
Tommaso d'Aquino
(1225-1274)
Testi:
Questioni disputate sulla verità (magistro)
Nel pensiero di Tomaso l’insegnate doveva favorire l’ambiente per esercitare la pratica della questio, dove si mettevano in luce i problemi che nascevano dalla lettura di un testo e aprire il dialogo con gli studenti
Secondo Tomasso serve un maestro per tirare fuori questi saperi già nell’uomo. Le conoscenze per lui si assimilano in due modi il primo parte dall’educando (inventio) il secondo grazie a un agente esterno (doctrina). Tommaso struttura vari articoli i principali sono:
1° sostiene che l’uomo può insegnare in quanto alla conoscenza serve la mediazione del maestro per passare dalla potenza all’atto;
2° educatore e educando non possono essere la stessa persona, perché l’educando deve possedere già le conoscenze che insegnerà;
4° dove parla l’insegnante appartiene sia alla vita contemplativa sia a quella attiva, perché si articola in materia insegnata e nell’atto dell’insegnarla.
Pedagogia Islamica
Avicenna
(980-1037)
Secondo lui, uomo riceve i principi universali della conoscenza dall'intelletto divino, che è separato dall’intelletto umano
Durante il declino in Europa a conservare, tradurre e elaborare i classici della filosofia saranno i dotti arabi e persiani. L’educazione islamica si divide in tre parti:
-Le conoscenze sul testo sacro (di conseguenza le lettere);
-Le scienze filosofiche e razionali;
-Le scienze tecniche.
Infatti come poi affermerà
Averroè
è necessaria anche la filosofia per comprendere il testo sacro. Un altro aspetto fondamentale dell’educazione islamica e l’educazione hai valori e modelli ispirati dall’islam. Secondo tutti questi insegnamenti l’educazione è importantissima sia perché per l’appunto insegna come già detto i valori ma anche perché è importante diffondere le proprie conoscenze. Lo scopo della scuola era anche quello di insegnare allo studente a comportarsi come Maometto, per questo le scuole erano aperte a tutti.
Averroè
(1126-1198)
Secondo lui, l'intelletto e comune a tutti gli uomini e di conseguenza è impersonale.
I gradi dell'educazione
La scuola superiori
: Questa istruzione avviene nelle
madrasa
, vengono approfonditi gli insegnamenti del Corano per diffondere un senso di appartenenza comune a una cultura. Come detto primo apprendimento e sui testi sacri mentre, le altre materie vengono insegnate con senso di gradualità, di affinità e di importanza. Gli studenti frequentavano i corsi che gli interessavano raggrupparsi attorno all'insegnante che prediligevano. La metodologia di insegnamento era libera ma dovevano tutti gli studenti imparare a memoria quotidianamente un numero nozioni e i testi affidati. Gli studenti assistevano anche alle dispute tra gli insegnanti sugli argomenti ed erano invitati a partecipare. Un altra cosa che gli studenti avevano come compito era quello di scegliere un modello da seguire.
La scuola elementare
: In primo piano nella cultura araba vi è la funzione educativa della scuola che, fino all’età di 5 anni e identificata nei
kuttab
. La scuola prima nelle moschee e poi in locali privati e durava tutto il giorno. I bambini memorizzano tutto il Corano a memoria e da esso prendevano sia le tradizioni sia le lettere (grammatica, scrittura e lettura) che il calcolo.