reattivo in acqua, moderatamente tossico a seguito di ingestione. Se il rubidio prende fuoco, causa ustioni termiche. Il rubidio reagisce prontamente con l'umidità della pelle formando idrossido di rubidio, che causa bruciore chimico di occhi e pelle. Segni e sintomi di sovresposizione: bruciore di occhi e pelle. Non guadagno di peso, atassia, iper irritazione, ulcere della pelle e nervosismo estremo. Stato medico aggravato da esposizione: pazienti del cuore, squilibrio di potassio.
Il rubidio non ha alcun ruolo biologico noto ma ha un leggero effetto slimolatorio sui metabolismo, probabilmente perché è simile al potassio. I due elementi sono trovati insieme in minerali ed nel terreno, anche se il potassio è molto più abbondante del rubidio. Le piante adsorbiranno il rubidio abbastanza rapidamente. Quando stressate dalla mancanza di potassio alcune piante, come la barbabietola da zucchero, reagiscono con l'aggiunta di rubidio. In questo modo il rubidio entra nel ciclo alimentare, in modo contribuisce ad una assunzione quotidiana compresa tra 1 e 5.
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Poiché questo elemento è così reattivo, deve essere maneggiato con cura. Dovrebbe essere conservato sotto vuoto o in olio minerale e dovrebbe essere maneggiato in un’atmosfera non reattiva con l’uso di gas tampone. Le persone che maneggiano il metallo puro di solito sono accuratamente addestrate al suo uso e le persone normali non sono normalmente esposte ad esso. Sebbene il rubidio non sembri tossico, non ha una funzione biologica e può essere pericoloso in grandi quantità, quindi le persone dovrebbero evitare di ingerirlo. Quando si lavora con questo elemento, è necessario indossare anche una protezione per occhi e viso.
Il rubidio (dal latino rubidus, rosso scuro) fu scoperto da Robert Bunsen e Gustav Kirchhoff nel 1861 nel minerale
lepidolite, tramite uno spettroscopio. Ebbe un uso industriale praticamente nullo fino agli anni venti. Storicamente
l'uso principale del rubidio è rimasto confinato nella ricerca e nello sviluppo nell'industria chimica ed elettronica.
Come gli altri metalli alcalini si infiamma spontaneamente all'aria e reagisce violentemente con l'acqua, liberando
idrogeno che può anche infiammarsi a sua volta. Come gli altri metalli alcalini forma inoltre amalgami con il
mercurio e leghe con l'oro, il cesio, il sodio ed il potassio.
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