Tra il IX e il XIII l'umo è un vassallo, cioè uomo di un altro, infatti un potente offriva benefici a un'altra persona che offriva fedeltà assoluta e servizi, specialmente di tipo militare. all'inizio gli veniva assegnato un beneficio che non per forza era costituito da terre ma anche supporto militare e burocratico, più avanti il nucleo vassallitico consiste nel signore che regala un'intera porzione di territorio, che però era revocabile in ogni momento dal padrone. Durante XI secolo queste assegnazione diventa ereditaria, per i feudatari maggiori attraverso il "capitolare di Quirezy (877)" e in seguito attraverso il "capitolare de fudis ( del 1037)" per i feudi minori, quindi non revocabile, si può iniziare a parlare di feudalesimo da feudo quota del gregge nella comunità pastorale
il feudalesimo durante il VIII secolo cominciò a diffondersi per poi diventare con Carlo Magno la colonna portante dell'impero franco, in Francia il feudalesimo viene abolito solo durante la rivoluzione francese nel 1789
il benefico feudale veniva reso attraverso una cerimonia chiamata investitura la quale aveva gesti semplici ma ricchi di significato, il vassallo teneva con tutte e due le mani le mani del signore e si procedeva con un bacio in bocca da cui si riconosceva l'homo del signore(da omaggio). Violare il patto era il maggiore delle pene chiamata "fellonia" che macchiava in maniera permanete colpevole. Il primo signore era il re che aveva dei feudatari maggiori, questi feudatari maggiori avevano a sua volta dei feudatari (valvessori), e a sua volta potevano avere dei feudatari minori (valvassini)