Il conflitto radicale tra i due concetti è produttore di un conflitto violento nella narrazione degli anni ’40. Tutto infatti viene narrato attraverso due elementi dominanti nell’immaginario. Infatti si perde la voce oggettiva che narra, in quanto, al contrario, si ha invece una voce individuale di uno dei personaggi che narra. Con l’identificazione fra la voce narrante e quella del personaggio stesso mette in evidenza una parte psichica degli stessi, dove si raccontano parti di esperienza. Nel cinema popolare hollywoodiano non si ha questo tipo di sperimentazione, ma si porta comunque una serie di strutture linguistiche e formali che raccontano questa perdita di centralità del personaggio, insieme a una sua perdita di gestire lo spazio e il mondo che lo circonda. Il personaggio ha una crisi dove, attraverso la narrazione, il personaggio non è capace di costruire e leggere la situazione intorno a lui. Questo lo si vede nel Noir (genere di racconto o film con caratteristiche vicine a quelle del giallo e del thrilling, impostato sulla risoluzione di enigmi tenebrosi e fuorvianti), ma anche in racconti che tendono ad interrogarsi sul passato.