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CINEMA EUROPEO DEGLI ANNI ’10 pt3 - Coggle Diagram
CINEMA EUROPEO DEGLI ANNI ’10 pt3
Cabiria e gli altri filoni di punta del primo cinema italiano
Storicamente Cabiria rappresenta uno snodo a cui arrivano e da cui partono idealmente vari filoni
(filone per la natura artigianale e poco strutturata che non consente l'applicazione del genere
hollywoodiano).
Sofonisba, interpretata da Itala Almirante Manzini, è l'archetipo della femme fatale: nonostante il
personaggio fosse africano lei è bianca (bianco=bellezza). Su modello di Sofonisba si costruisce il
ruolo dei personaggi femminili nel cinema italiano: drammi borghesi/simbolisti svolti nell'alta
borghesia o aristocrazia; trame da romanzi di D'Annunzio/esponenti decadentismo con topos della
passione fatale, stile liberty europeo, fascino erotico delle dive.
Nel 1913, con Ma l’amor mio non muore di Mario Caserini, con Lyda Borelli si impone un
archetipo di diva fatale molto seguito dal pubblico (Pina Menichelli e Francesca Bertini, “divafilm”).
Bartolomeo Pagano, Maciste nel film, diventa protagonista di una serie di film con Maciste
“sbiancato” nonostante il personaggio fosse indicato come afrodiscendente (Pastrone lo definisce
“meticcio”)
Per tutti gli anni Dieci il cinema italiano si affida ai film storico-epici, ai drammi sentimentali, alle
comiche e ai film forzuti; con la guerra però non è più possibile realizzare i kolossal epici, per via
dei costi altissimi della scenografia.
Intorno al 1912 si impone la Svezia, con la Svenska (1907); gli anni d'oro del cinema svedese
corrispondono con la Prima guerra mondiale, che non ferma l'apparato produttivo del paese. I tre
registi più importanti del tempo,Georg Af Klercker, Mauritz Stiller e Victor Sjöström, sono tutti in
contatto con la Svenska.
Sjöström il cinema nordico inizia il suo declino.
Greta Garbo in un film ispirato a un romanzo di Selma Lagerlöf; con la partenza di Stiller, Garbo e
Stiller è un autore eclettico, alterna commedie brillanti e drammi epici di matrice letteraria; lancia
Uniti dopo il successo dei loro film e lavorano ad Hollywood.
Stiller e Sjöström, entrambi registi, sceneggiatori, produttori e attori, si trasferiscono negli Stati
La Svezia e la rivelazione del cinema nordico
Nel cinema nordico si impongono le produzioni danesi della Nordik, principalmente melodrammi;
la Kosmorama produce film di lunghezza superiore agli standard e lancia Asta Nielsen, la prima
diva europea, nell'archetipo della donna che rinuncia a tutto per amore, in L’abisso (Urban Gad,
1910) .