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GIACOMO TALDEGARDO FRANCESCO SALESIO SAVERIO PIETRO (detto Giacomo)…
GIACOMO TALDEGARDO FRANCESCO SALESIO SAVERIO PIETRO (detto Giacomo) LEOPARDI
LA VITA DI UN GRANDE POETA
Nasce a
Recanati
il
29 giugno 1798
GENITORI OPPOSTI
Madre:
Adelaide Antici
Religiosa
, anzi, fin troppo religiosa: donna
anaffettiva, rigida, fredda
,
felice
se i figli
soffrono
e
credente del cattolicesimo
, visto per lei come un insieme di
obblighi e di regole
da seguire
La presenza di questi due tipi diversi di genitori, spinse Leopardi
a ricercare l'amore e l'affetto
Padre:
Monaldo Leopardi
Un
reazionario
ostile alle nuove idee, che circolavano in Europa, e che aveva
troppe aspettative
sul Leopardi. Il padre voleva che il figlio facesse
carriera nella Chiesa
e, ritenendolo un vero genio, decise di
stargli
sempre
addosso
Vive nel borgo di Recanati fino all'età di
24 anni
.
1819=
Tentativo di fuga da Recanati non riuscito
1819-1822=
Scrive numerosi componimenti poetici
1822=
Viaggio a Roma (Rimarrà molto deluso della città e degli intellettuali che la abitano e che sono molto arretrati)
1825=
Leopardi si emancipa da Recanati e inizia a viaggiare anche grazie all'aiuto di collaborazioni e di lavori editoriali
1830=
Va a Firenze e inizia a frequentare dei salotti molto importanti. Lì si innamorerà di una ragazza che non ricambierà il suo amore
Leopardi si
innamorò
di molte ragazze nella sua vita, ma nessuna
ricambiò
tale amore: "
Virtù non luce in disadorno ammanto
" (
L'ultimo canto di Saffo
)
1833-1837=
Leopardi si reca a Napoli, ospite nella casa del suo amico e di sua sorella. Entrambi lo aiuteranno negli ultimi anni della sua vita
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LO STUDIO
Leopardi era un ragazzo
precoce e vivace
, considerato da tutti un vero
genio
. Era così geniale che il padre
licenziò
il suo insegnante perché non era in grado di
tener testa
a Leopardi
1809-1816=
"
Studio matto e disperatissimo
"
Studiò, tramite la biblioteca del padre, da autodidatta:
LE LINGUE ANTIHE E MODERNE
Ad
11 anni
sapeva parlare il
latino e il greco
Sapeva leggere i testi di Virgilio e Omero nella
lingua originale
A
13 anni
, sapeva parlare l'
ebraico
A
15 anni
sapeva parlare il
sancristo
, l'
inglese
, il
francese
e lo
spagnolo
LA FILOLOGIA E LA FILOSOFIA
A
17 anni
scrisse
due tragedie
e alcuni
saggi di filologia
LA POESIA
STEREOTIPI DI LEOPARDI RIGAURDANTI I SUOI STUDI
La
gobba e i problemi alla vista
sono causati dallo studio
VERITA'
Aveva il
Morbo di Pott
e lo studio portò all'
aggravarsi
di questi problemi causati dal Morbo
STEREOTIPI
Un poeta troppo
studioso
Il poeta
dell'infelicità
Un poeta
infelice, cupo e depresso
VERITA'
Lui è il poeta
della vita
e il suo fine è quello di
celebrare la bellezza
della vita
che è ricca di ostacoli ma che l'uomo può superare
LE SUE MIGLIORI OPERE
ZIBALDONE
(1817-1832)
Il "diario" di Leopardi, pieno di
appunti e di messaggi filosofici
sistemati
senza un ordine preciso
OPERETTE MORALI
Sono
24 testi
sotto forma di
dialoghi
tra diversi
personaggi storici, fantastici e leggendari
che discutono su
questioni relative alla condizione umana
I CANTI
(A Silvia, Infinito, Sabato del villaggio, Ginestra, ecc...)
L'INFINITO
IL PENSIERO DI LEOPARDI
Un pensiero complesso e che varia col passare del tempo
Per questo si sviluppano tre pensieri diversi, detti
"pessimismi"
PESSIMISMO INDIVIDUALE
L'uomo
soffre ed è infelice
perché è nella
continua ricerca
di un
piacere materiale
che gli porti felicità
Ma ogni
appagamento
di questo desiderio risulta
temporaneo e parziale
. Quindi, poiché non esiste un
piacere
dell'uomo che
è infinito
, questo ci lascia sempre
insoddisfatti
e ci spinge nella
ricerca
di un piacere infinito ma che ci
sfugge di continuo
PESSIMISMO COSMICO
Il pensiero di Leopardi cambia, diventando più complesso
La
natura
è colei che ci
spinge nella continua ricerca
del piacere, ma non ci fornisce
i mezzi/gli strumenti
per soddisfarla
Quindi si tratta di una
natura matrigna e indifferente
che ci da
i mezzi per soffrire
Secondo il pessimismo cosmico, la
sofferenza
serve per la
conservazione della specie umana
e per
far continuare il meccanismo
folle, cieco e crudele che la natura mette in moto per noi
E' detto "Pessimismo cosmico" perché
riguarda tutti gli esseri viventi
e perché è il "
meccanismo del cosmo
" (che è il meccanismo di base del funzionamento della natura)
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PESSIMISMO STORICO
Secondo Leopardi, dinanzi a questa
infinita insoddisfazione e sofferenza
che tormenta l'uomo, possiamo usare gli
strumenti della natura benigna (ovvero l'illusione e l'immaginazione)
per sopportare quello stato di sofferenza che ogni uomo ha
Di conseguenza: chi è stato più a contatto con la natura (
gli antichi
) e chi ha più immaginazione (
i giovani
)
è più felice
di chi non è sempre a contatto con la natura (
i moderni
) e di chi invece usa la ragione al posto dell'immaginazione (
gli adulti
)
LA POETICA DI LEOPARDI
Secondo Leopardi, l'
immaginazione
, che è lo strumento utile nella lotta contro l'infelicità, è di continuo
stimolata da immagini e suoni vaghi e indefiniti
Quindi il compito del poeta è quello di
evocare
quelle sensazioni che ci hanno
affascinato da giovani
(il cosiddetto "
Tema della rimembranza
")
Quindi Leopardi scrive
L'INFINITO
Una poesia con
versi sciolti
e in cui Leopardi
non ha fatto uso di rime
.
Leopardi utilizza, nella poesia, numerose
parole vaghe
che stimoleranno l'immaginazione