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CRISI E RIPRESA DEL TRECENTO - Coggle Diagram
CRISI E RIPRESA DEL TRECENTO
CRISI DEMOGRAFICA
Calo della popolazione nel XIV secolo
Squilibrio tra le disponibilità alimentari e la popolazione sempre crescente
Crisi di sussistenza
Coltivazione di terreni marginali e dunque improduttivi; eccessivo sfruttamento dei terreni
Carenza di concime e mancato incremento della produzione cerealicola
Mancato afflusso dall'estero e crisi annonaria
Afflusso di contadini nelle città, rifiutati; incremento di dieci volte del prezzo dei cereali; sottoalimentazione
1347: peste proveniente dal Kazakistan
Arriva in Sicilia e si diffonde nel continente
Diffusione tra gli strati più umili della popolazione
Scarsissime condizioni igieniche
Calo di 1/3 della popolazione europea
Diminuzione del 30% in alcune aree; del 50% in altre
1300: 70mln; 1350: 50mln; 1400: 45mln
Recrudescenza delle guerre
Saccheggi e violenze da parte dei soldati
Fuga dalle campagne
TRASFORMAZIONI DELL'ECONOMIA
Aumento dei salari a causa del calo della popolazione
Aumento dei costi di produzione e dei prezzi dei prodotti
Calo della domanda
Calo della produzione agraria
Abbandono dei terreni improduttivi
Ricopertura di sterpaglie e boschi
Trasformazione dei terreni incolti in pascoli
Sviluppo dell'allevamento
Coltivazione di terreni migliori
Aumento delle rese medie dei raccolti (XV secolo: oltre 4 volte le sementi)
Colture specializzate e pregiate
Progressivo ristabilimento dell'equilibrio tra le risorse disponibili e il numero degli uomini
Miglioramento dell'alimentazione
Diversificazione della produzione (produzioni di pregio - produzioni non di pregio)
Ristrutturazione dell'organizzazione produttiva delle manifatture
Perdita di prestigio dell'artigiano
Distinzione tra fasi di produzione e di vendita
Affidamento a botteghe artigiane di un momento particolare della produzione
Bancarotta delle attività creditizie a causa dell'insolvenza dei sovrani per il finanziamento delle guerre e il mantenimento degli apparati amministrativi regi
Articolazione del sistema bancario in filiali autonome, cosicché non si determinasse un crollo dell'intero sistema
Declino del sistema delle fiere
Incremento dei trasporti marittimi
Navi di stazza maggiore
Baricentro mercantile nell'Europa atlantica
Egemonia veneziana nei commerci con l'Oriente
MENTALITÀ E SENSIBILITÀ DI FRONTE ALLA CRISI
Impressione per la rapidità della diffusione della peste
Divieto di assembramenti, limitazione degli spostamenti, segregazione dei malati
Lazzaretti, luoghi dove confinare i malati
Paralisi della vita economica e politica
Interpretazione come annuncio apocalittico
Pratiche di penitenza tramite la flagellazione, culto dei santi protettori della peste (Sebastiano e Rocco)
Donazioni alle chiese
Linciaggio degli ebrei, accusati di avvelenare i pozzi e uccidere il bestiame
Caccia alle streghe
RIVOLTE E MARGINALITÀ SOCIALI
XIV-XV: rivolte in campagna e città
Carestie, epidemie, guerre, crisi economica, pressioni sui lavoratori
Assenza di contestazione della legittimità delle autorità; richiesta di redistribuzione della ricchezza e di partecipazione politica
CAMPAGNE: vecchi diritti signorili (corvées), recinzione di terreni usati collettivamente, nuove tasse per finanziare le guerre
Jacquerie (1358): rivolta dei contadini francesi
Assalti e saccheggi ai castelli; repressione da parte dei nobili
Rivolta dei contadini inglesi (1381)
Introduzione dello Statuto dei lavoratori (1351): tetto massimo ai salari a giornata
Tassa personale per il finanziamento della guerra
Richieste: abolizione della servitù e dello Statuto, ripristino degli usi sulle terre comuni
Ottenimento di alcuni privilegi; repressione
Assenza di rivolte nelle campagne italiani, ma stesse condizioni pessime di vita
CITTÀ: sviluppo delle corporazioni (XIII - XIV secolo) per tutelare gli interessi comuni
Ne facevano parte i proprietari e i capi delle botteghe, i soci e i collaboratori, talora gli apprendisti, ma non i lavoratori salariati
I salariati non avevano nemmeno diritto a costituire proprie corporazioni
Massimi salariali fissati dagli imprenditori
Tensioni e sommosse nel mondo delle manifatture (Firenze, 1343 - 1345)
In lotta con gli imprenditori gli artigiani tessili riuscirono a prendere posto nei consigli cittadini e a imporre governi basati sulle arti
Quasi ovunque le corporazioni riuscirono a ridimensionare il potere dei vecchi gruppi dirigenti
Tumulto dei ciompi, gli operai della lana, a Firenze (1378)
Richieste: partecipazione al governo del comune con una propria arte, aumento dei salari, tutela dalle vessazioni giudiziarie della corporazione della lana
Ottenimento di un terzo delle cariche di governo; repressione
Condizioni di vita precarie dei braccianti e dei salariati
Piccola delinquenza
Fondazioni di enti caritativi e ospizi; creazione dei monti di pietà