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CHIESA E CATTIVITÀ AVIGNONESE - Coggle Diagram
CHIESA E CATTIVITÀ AVIGNONESE
CONTESTO
Esigenza di riforma evangelica della Chiesa
Nascita di movimenti pauperistici
Vita povera e comunitaria, voto di castità
Valdesi: Valdo, predicazione del Vangelo in volgare
Millenarismo: Gioacchino da Fiore, avvento dell'età dello Spirito Santo
Catari: lotta dualistica tra bene e male, tra materia e spirito
Nascita di nuovi ordini religiosi
Ordine domenicano o dei Frati Predicatori (Domenico di Guzman): predicazione del Vangelo come antidoto alle eresie
Ordine francescano (San Francesco d'Assisi): vita improntata alla povertà, esaltazione della pace e della fratellanza
Innocenzo III (1198 - 1216)
Affermazione della supremazia universale del papa
Il papa riceve da Dio il potere temporale e quello spirituale
Il potere temporale viene affidato ai sovrani, che devono esercitarlo sotto la guida papale
Interesse nelle questioni politiche
Prima elezione di Ottone di Brunswick, poi alleanza contro di lui
Emanazione di decretali
Scomunica degli appartenenti ai movimenti ereticali
1208: crociata contro i Catari
Concilio Lateranense IV (1215): si gettano le basi per la formazione dell'Inquisizione
Gregorio IX si occupa della persecuzione sistematica degli eretici, fissa la sede del tribunale a Roma, promuove la tortura
Innocenzo IV
Diritto papale di scegliere e deporre gli imperatori e amministrarne il potere in caso di assenza
Celestino V (Pietro del Morrone - 1294)
Uomo di rigorosa spiritualità ma privo di esperienza politica
Abdica dopo pochi mesi
Bonifacio VIII
Primo Giubileo (1300): indulgenza plenaria per i pellegrini che avessero visitato le tombe degli apostoli a Roma
Unam Sanctam (1302): ogni potere civile doveva subordinarsi a quello spirituale
Filippo IV il Bello: revoca dell'immunità fiscale del clero; giuristi che teorizzano l'autonomia del potere regio da quello pontificio
Pietro Dubois accusa Bonifacio di eresia per essersi attribuito il potere temporale
Il re viene scomunicato dal papa
1303: una spedizione raggiunge Bonifacio ad Anagni, dove viene insultato e arrestato per poi morire qualche tempo dopo
1305: viene eletto Bertrand de Got, vescovo di Bordeaux, col nome di Clemente V
1309: temendo un'accoglienza ostile da parte dei romani, la sede pontificia viene spostata ad Avignone fino al 1377
CATTIVITÀ AVIGNONESE
Rafforzamento dei rapporti tra Papato e regno di Francia
Consolidamento dell'asse guelfo
Pontefici francesi e anche la maggior parte dei cardinali
Sviluppo di un efficiente apparato amministrativo
Rafforzamento del potere monarchico dei pontefici sulla Chiesa
Riduzione del potere delle istituzioni ecclesiastiche locali
Accentramento della nomina dei vescovi, degli abati e delle badesse
Accentramento dell'assegnazione di uffici e benefici minori
Rafforzamento degli uffici di curia; riordino e ampliamento della cancelleria
Aumento delle spese del papato
Rafforzamento della camera pontificia, che si occupava di tenere le scritture contabili
Risoluzione delle questioni spinose tramite l'invio in loco di cardinali legati
Accentuazione dei fenomeni di corruzione
Vendita delle indulgenze
Perdita dell'autorità morale del papato
Accuse di mondanizzazione
Sollecitazioni per il rientro a Roma
1377: Gregorio XI riporta la curia a Roma
1378: Gregorio XI muore e il collegio cardinalizio si spacca sull'elezione del pontefice per i contrasti tra i prelati italiani e francesi
Italiani: papa Urbano VI; francesi: papa Clemente VII
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Rinnovata azione spirituale connessa al rientro
Contrapposizione delle correnti spirituali francescane alla Chiesa come istituzione di potere
Repressione da parte dell'Inquisizione
Chi si opponeva alla chiesa era tacciato di ribellione o di eresia
Ribellione: attentato alla sovranità e dunque crimine contro la maestà divina
Eresia: strumentale alla difesa della sovranità pontificia e alla volontà di imporre l'obbedienza a un ordine legittimo
Esigenze di religiosità più individuale seguendo orientamenti mistici
Caterina da Siena
MOVIMENTO CONCILIARISTA
Concilio di Pisa (1409): vengono deposti e dichiarati scismatici ed eretici i due papi, che si rifiutano di abdicare; viene eletto papa Alessandro V
Diffusione della convinzione che solo un concilio ecumenico avrebbe potuto riportare ordine all'interno della Chiesa
Concilio di Costanza (1414 - 1418): convocato dal re di Germania Sigismondo; viene eletto papa Martino V nel 1417
Egli convoca il concilio di Basilea (1431): ridimensionamento delle prerogativa papali in termini di benefici e fiscalità, riforma del collegio cardinalizio, riduzione del potere della curia
Contrasti con papa Eugenio IV
1437: dichiara decaduto il concilio e indice una nuova assemblea a Ferrara per una soluzione dello scisma con la Chiesa ortodossa
Precaria riunificazione nel 1439 a Firenze, dove il concilio si era spostato
Riduzione del consenso dei principi a causa delle esiti del concilio e dei contrasti interni
Trasferimento a Losanna (1449) dei pochi padri conciliari rimasti
Riconoscimento di papa Niccolò V e scioglimento
Fondazione di Chiese nazionali
Svincolamento dal controllo della curia sulle istituzioni ecclesiastiche locali da parte dei sovrani
RITROVATA AUTORITÀ
Dalla metà del XV secolo: ritorno alla centralizzazione del governo pontificio
Ampi gradi di controllo locale ai sovrani in cambio del riconoscimento dell'autorità pontificia
Interesse da parte del papato delle vicende politiche italiane
Ripresa della mondanizzazione
Nepotismo
Insoddisfazione delle esigenze di riforma religiosa
Terzi ordini di laici: esercizi di devozione e pietà in collegamento con un ordine religioso
Osservanti: piena osservanza delle regole monastiche iniziali, soprattutto in merito alla povertà