Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
L'IMPERO DOPO COSTANTINO - Coggle Diagram
L'IMPERO DOPO COSTANTINO
L'impero si trasformò in uno Stato fortemente centralizzato, governato da un sovrano-Dio e da una burocrazia, che consentì la sopravvivenza dell'impero
I membri della burocrazia e dell'esercito formavano una nuova aristocrazia che comprendeva anche i grandi proprietari terrieri.
Inoltre l'impero cristiano aveva sempre più stretto rapporto fra Stato e chiesa, si diffuse il cristianesimo
Costantino morì nel 337, lotta per la successione fra due
-
Costante
Occidente, più legato alla ortodossia.
Il vescovo di Roma, il Papa assumeva maggiore dignità e autorevolezza
-
-
Venne acclamato Valentiniano, comandante della guardia imperiale di Giuliano, nominò augusto il fratello Valente
Entrambi cristiani, gli univa l'obbligo di prestarsi soccorso in caso di necessità
Alle frontiere arrivava la minaccia degli unni, un popolo nomade dell'Asia centrale
Entrarono in contatto con i Goti, che si erano divisi in due gruppi:
Visigoti, ovest
Ottennero dall'imperatore valente il permesso di entrare in Mesia, con l'obbiettivo di rafforzare l'esercito in difesa del confine
Iniziarono a compiere razzie e violenze perché l'impero era disorganizzato, quando parve che minacciassero Costantinopoli, Valente decise di affrontarli senza aspettare il figlio di valentiniano, Graziano
Ad Adrianopoli l'esercito romano venne annientato, valente perse la vita, la disfatta destò enorme impressione
-
Teodosio, generale fulminato da Graziano augusto d'oriente
-
Problema di reclutamento dell'esercito, sempre più costoso
Trattato 382, goti riconosciuti come federati, alleati
prestavano servizio nell'esercito, in cambio ottenevano terre
-