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Scienza e fascismo. - Coggle Diagram
Scienza e fascismo.
Per il fascismo la ricerca scientifica è decisiva aiutando e collaborando con i centri culturali, come mai nessun Governo prima riuscì a fare.
Durante il potere del Duce l'Italia aumenta il suo prestigio non solo a livello nazionale, ma internazionale nell'ambito tecnico scientifico.
Partecipa a molti convegni scientifici anche a livello internazionale in molti ambiti della ricerca come quello atomico.
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Viene istituito il Centro nazionale di notizie e tecniche per raccogliere le notizie sulla ricerca scientifica nazionale.
Viene inoltre istituito l'Istituto centrale di calcolo con il compito di verificare tutte le leggi e le teorie degli scienziati in tutti gli ambiti. Questo organo a il compito di verificare praticamente i problemi dell'agricoltura e degli altri settori sulla quale la scienza deve intervenire.
Secondo il fascismo i focolari di cultura sono per il popolo elementi di forza. In tale posizione il Governo porta delle migliorie negli organi atti a regolare la ricerca.
Il fascismo per la scienza ha creato due istituti per gestire l'ambito tecnico dello Stato la Reale Accademia d'Italia e il Consiglio nazionale delle Ricerche.
Nel caso della Reale Accademia il suo scopo è quello di promuovere e coordinare il movimento intellettuale italiano per preservare la tradizione e per espandere il prestigio nazionale oltre i confini.
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Il compito del Consiglio nazionale delle Ricerche è quello di coordinare le ricerche scientifiche del Paese in ambito tecnologico
I temi principali trattati da questo organo di ricerca vengono organizzati in commissioni che formati da un gruppo di scienziati si specializzano solo su un unico problema come quello dei fertilizzanti o del carburante o delle forme di energia.
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