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I funghi - Coggle Diagram
I funghi
Il regno dei funghi comprende una notevole varietà di organismi, dagli unicellulari visibili soltanto al microscopio ai grandi pluricellulari che troviamo nei boschi.
Diversamente dalle piante, i funghi non hanno la clorofilla; perciò sono eterotrofi e si nutrono di sostanze che assorbono dall’ambiente.
COME SI NUTRONO I FUNGHI
In base al modo in cui si nutrono, i funghi si possono classificare in saprofiti, parassiti o simbionti.
I funghi saprofiti si nutrono delle sostanze in decomposizione pre- senti nel suolo, e mentre lo fanno arricchiscono il terreno di sali minerali.
Il prugnolo, per esempio, è un fungo saprofita che cresce nei prati ai margini del bosco.
I funghi parassiti ricavano i nutrienti da altri organismi, danneggiandoli. Alcuni funghi parassiti colpiscono anche l’es- sere umano, causando malattie. Il fungo candida, per esempio, causa il cosiddetto mughetto, una micosi che colpisce la bocca.
I funghi simbionti ricavano nutrienti da altri organismi a cui portano un vantaggio. I fun- ghi porcini, per esempio, vivono in simbiosi con certi alberi: dalle radici assorbono zuccheri, ma al contempo le riforniscono di acqua e sali minerali.
I LICHENI, UNA SIMBIOSI PERFETTA
Una simbiosi molto curiosa è quella dei licheni: sono infatti il risultato di una associazione tra un fungo e un organismo autotrofo fotosintetico, che può essere un cianobatterio oppure un’alga.
In questa simbiosi i due organismi sono talmente uniti tra loro da esse- re praticamente indistinguibili!
Il vantaggio di vivere così vicini è reciproco: il fungo trae nutrimento dall’alga (o dal cianobatterio), che produce il glucosio attraverso la foto- sintesi, e in cambio fornisce protezione, acqua e sali minerali.
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I FUNGHI UNICELLULARI
I lieviti sono funghi unicellulari a forma di sfera o di bastoncino.Si riproducono per gemmazione, cioè formano sulla membrana dellacellula escrescenze che danno origine a nuovi individui.
Le civiltà umane hanno sfruttato i lieviti fin dall’antichità: grazie a questi microscopici viventi, infatti, facciamo il pane e produciamo il vino e la birra.
Il fungo più usato per queste preparazioni è il Saccharomyces
cerevisiæ, conosciuto da tutti come lievito di birra.
L’impasto del pane o della pizza lievitano perché i funghi del lievito sono vivi, respirano e producono anidride carbonica, che fa gonfiare la pasta.
Non tutti i funghi unicellulari però sono così utili. Anche la candida è un fungo unicellulare e, come abbiamo visto, provoca fastidiose infezioni.
I FUNGHI PLURICELLULARI
I funghi pluricellulari sono formati da ife, micelio e corpo fruttifero:
leife,filamentifattidilunghefiledicelluletutteuguali,siramificano nel terreno;
il micelio,formatodall’intrecciodelleife,serveperassorbiredalsuolo le sostanze nutritive;
il corpo fruttifero, la parte visibile del fungo, esce dal terreno; può essere a forma di coppa o di palla, come nella vescia, oppure suddiviso in gambo e cappello, come nei porcini.
Quando un fungo è maturo libera milioni di cellule sferiche chiamate spore, attraverso cui si può riprodurre in modo asessuato. Se una spora trova un ambiente favorevole, sviluppa nuove ife e produce un nuovo fungo, come puoi vedere nella figura G della pagina a fianco.
I funghi possono inoltre rigenerarsi. Perciò quando si raccoglie un fungo è bene non strappare dal suolo tutto il micelio: così l’anno succes- sivo si rigenererà, producendo un nuovo corpo fruttifero.
LE MUFFE
Le muffe sono funghi pluricellulari; le loro spore sono diffuse in tutto l’ambiente in cui viviamo, così attaccano per esempio la frutta, ricopren- dola con le ife e facendola marcire
Ci sono anche muffe coltivate appositamente per preparare formaggi erborinati come il gorgonzola e soprattutto per produrre gli antibiotici, i farmaci che ci permettono di combattere le malattie batteriche.
Molti antibiotici, come la penicillina scoperta cent’anni fa da Alexander Fleming, sono prodotti infatti naturalmente proprio dalle muffe per difendersi dai batteri, uccidendoli.