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Modelli DKW - Coggle Diagram
Modelli DKW
DKW 250
La mezzo litro bicilindrica a cilindri sdoppiati è sovralimentata dal cilindro pompa che comprime la miscela aria-carburante lubrificato ed, alternativamente, la pompa nei due vani cilindrici che costituiscono un cilindro motore.
Il 22 ottobre 1933 registra un record di velocità, 161 orari.
DKW 175
Arriva a una velocità di 144 km/h e per favorire una migliore aereodinamica monta una forcella a steli profilati.
DKW 500
Questa moto da corsa presenta un telaio in lamiera, un ampio sellone e un pedale ausiliare quasi al mozzo della ruota motrice per permettere al pilota una posizione aereodinamica.
Possiede un motore bicilindrico due tempi con cilindri sdoppiati e disposti parallelamente al suolo con l'obiettivo di abbassare il centro di gravità della macchina permettendo una migliore tenuta della strada e una migliore penetrazione dell'aria.
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La moto da corsa del 1936 riceve un telaio con sospensione posteriore mutuata dal brevetto Benelli, dato che la macchina delle versioni precedenti soffriva di una tenuta di strada alquanto precaria.
La macchina sassone resta competitiva nelle corse interne germaniche e si fa onore con buoni piazzamenti senza velleità di trionfo pure in alcune corse del campionato europeo.
Vittoriose in Europa da fine 1937 in poi le DKW 250, e nel 1939 pure le DKW 350 bicilindriche.
DKW Ure 250
Macchina progettata per una buona longevità, non per correre a velocità elevate.
La curva di potenza del piccolo propulsore monocilindrico a cilindri sdoppiati e sovralimentato dal cilindro pompa con ammissione a membrana elastica evidenziava alcuni dati interessanti ancora oggi riferiti a un motore da 24 cavalli al regime di 4800 giri con regime massimo raggiungibile.
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La sua classificazione secondo le formule impiegate dagli studiosi dell'arte moderna è con motore a due tempi, monocilindrico a cilindro sdoppiato e sovrallineamento a cilindro pompa con ammissione a membrana.
Arrivata a 24 cavalli a 4800 giri, la Ure dispone di una singolare curva di erogazione della potenza che le consente accelerazioni straordinarie per l'epoca, rendendola imbattibile sui circuiti misti germanici.
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Puch 250 del '32 e '33
Moto due tempi, raffreddata ad acqua.
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