Please enable JavaScript.
Coggle requires JavaScript to display documents.
L’IMPRESA COOPERATIVA NEL SISTEMA AGROALIMENTARE - Coggle Diagram
L’IMPRESA COOPERATIVA NEL SISTEMA AGROALIMENTARE
Struttura e dimensione di una cooperativa
Società cooperativa= somma delle imprese associate
La dimensione economica dipende dai conferimenti dei soci
La dimensione dell’impresa cooperativa dipende dall’attività dei membri integrati nella cooperativa stessa
Le società cooperative si distinguono in mutualità prevalente o non prevalente
Il principio della mutualità prevalente
Le cooperative agricole si definiscono “a mutualità prevalente” quando “la quantità o il valore dei prodotti conferiti dai soci è superiore al cinquanta per cento della quantità o del valore totale dei prodotti”
quantità (o valore) dei beni conferiti dai soci/
quantità (o valore) totale dei prodotti
il costo del lavoro dei soci è superiore al 50% del totale del costo del lavoro
il costo della produzione per beni conferiti dai soci è superiore al 50% del totale del costo delle merci e materie prime acquistate
i ricavi dalle vendite dei beni e dalle prestazioni di servizi verso i soci sono superiori al 50% dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi complessivi
Quando tale indice assume valore maggiore del 50% la cooperativa è da considerarsi a mutualità prevalente e ha diritto al regime fiscale agevolato
La specificità degli obiettivi strategici dell’impresa cooperativa di trasformazione
Le cooperative si distinguono dalle imprese di capitale per il fatto che la loro attività è tesa, in primo luogo, a tutelare il benessere economico e sociale dei soci conferenti.
I vantaggi e gli svantaggi competitivi delle imprese cooperative rispetto a quelle di capitale
I vantaggi:
il legame diretto e particolarmente forte con i soci, che sono anche fornitori delle principali materie prime;
attraverso la dilazione e la compressione dei pagamenti ai soci, le cooperative dispongono di un formidabile strumento di finanziamento a breve;
Garanzia sbocco commerciale della produzione delle aziende agricole associate (obbligo della cooperativa di ritiro del prodotto);
Attraverso il controllo della produzione è possibile avere un controllo diretto sulla qualità dell’offerta–diffusione delle conoscenze tecniche tra gli associati
Gli svantaggi:
Insufficiente dotazione di capitale proprio (sottocapitalizzazione–soci conferiscono beni, non capitale; le cooperative non generano utili da reinvestire in azienda);
Rigidità nell’approvvigionamento delle materie prime può risultare penalizzante se non consente di approfittare dei vantaggi del mercato;
Difficoltà nella riconversione o diversificazione delle attività produttive;
Conflitto management e soci conferenti (direzione cooperativa vuole accumulare capitale per favorire consolidamento impresa, i soci vogliono vedere remunerato il prodotto conferito)
Possibili conflitti tra obiettivo dei soci e della cooperativa
Se la cooperativa è esclusivamente uno strumento per garantire il collocamento sul mercato del prodotto dei soci e l’obiettivo della cooperativa si identifica con quello dei soci e consiste nella massimizzazione del valore per unità conferita, l’attenzione dei dirigenti cooperativi si concentra soprattutto sul volume di vendite realizzate e sulla remunerazione dei fattori produttivi conferiti dai soci senza affrontare il problema delle condizioni necessarie per espandere l’attività senza compromettere gli equilibri di tipo economico-finanziario dell’azienda.
Situazione e sviluppo della cooperazione agroalimentare italiana
Sebbene la cooperazione sia distribuita su tutto il territorio nazionale, lo sviluppo è disomogeneo (al Nord imprese più avanzate)
Ad una ripartizione equilibrata di imprese e soci nelle diverse aree del territorio nazionale fa da contraltare una elevata concentrazione di addetti e fatturato al nord
Da questa diversità di fatturato medio incide
il diverso orientamento produttivo dell’area;
la diversa competitività delle cooperative;
la cooperazione rappresenta u canale privilegiato di valorizzazione della produzione agricola italiana, oltre a costituire una componente essenziale e rilevante del tessuto produttivo alimentare nazionale
PVL= Produzione Lorda Variabile totale italiana (valore economico della produzione che può essere venduta dalle aziende agricole)