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APOLOGA DI SOCRATE - Coggle Diagram
APOLOGA DI SOCRATE
CAP. 18
S
.
professa
ancora una volta
con sincerità
di
dire le cose vere
e che
non ha paura dei giudizi altrui
S
.
dice che se loro
gli f
aranno male allora faranno del male a loro stessi
mentre pensano di farsi del bene
infatti
sta ragionando sul bene e sul male
e nel
mettersi d'accordo sulle parole
ovvero
decidere cos'è male e cos'è il bene
S
. dice che
se lo uccideranno
non troveranno un altro tafano come lui
il
tafano
lo possiamo
collegare al ruolo dell'educatore
perchè il
suo ruolo è
di
continuo punzecchiamento
come quello di S.
colui che
predispone l'ambiente educativo
in modo da
permettere la formazione autonoma
e
creativa della soggettività
questa
figura del tafano
è stata
decisa dal dio
è presente la
II stringa di verbi
stimolarvi
costituire uno stimolo attraverso le
continue domande
persuadervi
la sua è una
persuasione che aiuta la parola
ricollegandoci a DIALOGARE
la
parola poetica
e
magico religiosa
ha
bisogno della persuasione
(è una divinità)
perchè lui sa
che la
persuasione dei sofisti
è
è
vuota
perchè
non è una persuasione che sorregge la verità
rampognarvi
sgridare continuamente se non fanno ciò che lui gli diceva di fare
sgridava uno per uno
quindi fa un'
insegnamento individualizzato
per questo quando
parla di anima
dice
che
ognuno deve occuparsi della propria anima
affinché
diventi migliore
e
non dice come diventa migliore
1 more item...
il
tempo è fondamentale
perchè
ogni momento è buono per insegnare
continua ad affrontare il processo
pur sapendo
che
l'esito è già segnato
è
presente la metafora del cavallo nel passo 30a
ovvero che i
suoi concittadini sono come una cavallo di razza
, ma un
pò lento
che
deve essere sempre punzecchiato
come se lui dicesse che
Atene
è una
citta di buona razza grande
ma un
pò pigra
CAP.19
dice che lui
fa l'educatore
ma
da consigli solo in privato
cioè
si tiene lontano dalle
cariche pubbliche
lui
sente la voce del
demone
sin da
fanciullo
che gli
dice cosa non deve fare
ed
è questa voce
che lo
distoglie dall'occuparsi di cose dello stato
lo distoglie perchè
sa che il
modo di agire di S
. è un modo che lo
porterebbe a crearsi dei nemici
come poi
è successo a fine vita
ma se
lui dice
che
se avesse coperto una carica politica
sarebbe
stato ucciso molto prima
e
non avrebbe fatto cosa utile
ne a loro ne a se stesso
CAP. 21
riparte dall'interrogativo con il quale si è concluso il CAP.19
chiedendosi
se
avrebbe potuto vivere tanti anni
se si fosse occupato degli affari pubblici come gli uomini corrotti che mantennero i loro privilegi e cariche
rispondendo
che
nessun uomo avrebbe potuto
dice che difronte al giusto
l
ui non ha mai ceduto a nessun compromesso
perchè per lui la
giustizia
è stata sempre il I obiettivo
e
non ha mai ceduto nemmeno davanti a coloro che i
calognatori definisco suoi scolari
lo
calognano di averi scolari
perchè
rifiuta di aver avuto scolari
infatti
dice
che
non è mai stato maestro di nessuno
e con questo lui ci porta
a
metterci d'accordo su cosa significhi
maestro
maestro
è
colui che dialoga con tutti e non si fa pagare
se per
maestro
si intende
sofista
quindi
nega di essere un maestro
come i sofisti