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LA "FORTUNA", in Cesare. - Coggle Diagram
LA "FORTUNA", in Cesare.
CARATTERISTICHE
Secondo Francesco Semi, Cesare ritiene che "il vero artefice di tutte le cose non è l'uomo, ma la fortuna" e che per questo motivo egli scrive in terza persona di sé stesso.
Cesare trae il concetto di "FORTUNA" dalla storiografia greca, in particolare Tucidide.
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La "fortuna" in Cesare è una forza superiore a tutto, anche ai valori più importanti dell'uomo come la "virtus"
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ESEMPI
Comprobat hominis consilium fortuna (de b. G., V, 58);
; neque ...
quicquam fortuna deminuerat (de b. G., I, 53)
fortuna ... parvis momentis magnas rerum commutationes
eff icit (de b. G., III, 68)
multum cum in omnibus rebus tum in re militari potest fortuna (de b. G., VI,
30)
quantum in bello fortuna possit (de b. G., VI, 35;
DEFINIZIONE
La "FORTUNA" è la sorte, che è casuale, non è influenzata dal volere degli dei ed è la causa delle alterne vicende degli uomini.
Nonostante sia per loro incontrollabile, gli uomini possono avere il suo favore se sanno cogliere al volo una occasione favorevole, praticano l' "industria" ( ovvero si "danno da fare") e hanno la capacità di prendere "decisioni ponderate" ("consilium")
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