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L'architettura privata - Coggle Diagram
L'architettura privata
La domus aristocratica
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Domus
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Ingresso (fauces) passando sotto un vestibolo, si accedeva all'atrio
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Cubicula erano intorno all'atrio, dove si dormiva
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Dopo l'atrio il tablinum, spazio in cui il capofamiglia riceveva ospiti e clienti
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Domus II secolo a.C.
Aggiunta dopo tablinum di un grande peristilio (secondo cortile interno circondato da un porticato a colonne) usato come giardino
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Arricchirsi di pavimenti musivi e di sale specializzate per i banchetti, decorazioni sfarzose
Domus Età imperiale
Peristilio fu sostituito da un ampio giardino (viridarium) attraversato da un canale artificiale (euripus) protetto da un pergolato
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Peristilio vero cortile di rappresentanza, su cui si affacciavano i triclini e dove si trovavano ampie vasche d'acqua
Di fianco all'ingresso della casa si aprivano le tabernae, botteghe artigianali o adibite alla vendita di prodotti alimentari o alla mescita del vino
Tabernae non erano comunicanti con la domus, ma autonome
Casa di Menandro
II secolo a.C., rinnovata nel I secolo d.C.
Proprietà della famiglia Poppea, seconda moglie di Nerone
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Ingresso, fauces e atrio con impluvio e larario (tabernacolo immagini di Lari, protettori casa, e Penati, protettori focolare domestico)
Tablinum e peristilio (giardino interno), esedre semicircolari e rettangoli
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Triclinio estivo, triclinio invernale, oeci (saloni lussuosi)
Piccolo quartiere termale, con apodyterium (spoglliatoio) e caldarium
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Orto, cucina, magazzino e latrina
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La residenza imperiale
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Tiberio, Caligola e Claudio ampliarono la residenza
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Domus Aurea
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Padiglione articolato in 2 nuclei: centro con peristilio e ninfeo, altro organizzato intorno a una sala ottagonale
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Sala scenografica che si affacciava sul lago e da cui si accedeva a una serie di triclini a raggiera
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Con Vespasiano, Tito e Domiziano (età flavia) tradizione palazzo ellenistico (privata sovrano, ma funzione pubblica di rappresentanza)